Rimateria, nuova diffida da parte della Regione Toscana

L’azienda: «Ritardi dovuti sostanzialmente al blocco estivo delle attività, legato al rinnovo della fideiussione. Tutte le attività relative alle questioni indicate sono in corso»

[20 Settembre 2019]

Con decreto dirigenziale n.15306 (consultabile qui o in allegato all’articolo, ndr), nella serata di ieri è arrivata una nuova diffida rivolta all’azienda piombinese Rimateria, a causa di «inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie».

Con quest’atto la Regione diffida Rimateria «ad attuare tutte le azioni e gli interventi necessari a ricondurre la gestione della discarica nel rispetto delle prescrizioni di cui all’AIA n.189 del 09/12/2011 rilasciata dalla Provincia di Livorno, come modificata dalla DGRT n. 761 del 01/08/2016 e dal DD n. 5688 del 12/04/2019 e smi, e dei dettami normativi di cui al d.lgs. 152/2006 e al d.lgs. 36/2003», e dà all’azienda 15 giorni per mettere in campo «tutte le azioni necessarie a eliminare le inosservanze rilevate» e dettagliato nel decreto dirigenziale, individuando l’Arpat come ente deputato a controllare l’attuazione della presente diffida.

Nel merito, dall’azienda informano che i ritardi nell’adempimento alle prescrizioni sono dovuti sostanzialmente al blocco delle attività che questa estate ha riguardato la società in relazione alla vicenda del rinnovo della fideiussione. Oltretutto Rimateria ha potuto riprendere il lavoro soltanto nella settimana a ridosso di ferragosto quando, come è comprensibile, le imprese incaricate degli appalti sono in ferie. La verifica compiuta da Arpat – dalla quale ha avuto origine il provvedimento regionale – risale al 27 agosto».

«Attualmente – aggiungono da Rimateria – tutte le attività relative alle questioni indicate dalla Regione sono in corso; tra esse ricordiamo la trivellazione dei pozzi che, man mano che procede, permette di ripristinare il piano di cappello della discarica e, quindi, le varie coperture. Per quanto riguarda le due centraline di monitoraggio , gli organi di controllo hanno già ricevuto il protocollo tecnico concordato in questi mesi. Si ricorda che, insieme ai soggetti pubblici,  è stato stabilito di piazzare le stazioni di rilevamento in zone esterne alla proprietà di Rimateria e che sono in corso le procedure per avere la disponibilità e le autorizzazioni di tali spazi, con tempi e modalità che non dipendono dall’azienda».