L’appuntamento in diretta streaming venerdì 16 aprile alle 16

Siena, l’Alleanza territoriale carbon neutral si presenta

Le opportunità di un obiettivo raggiunto: mentre l’Europa punta alle emissioni nette zero di gas climalteranti entro il 2050, la provincia di Siena ci sta già riuscendo (da dieci anni)

[14 Aprile 2021]

Per rispettare l’Accordo di Parigi sul clima, l’Europa – e dunque l’Italia – si è impegnata ad arrivare alla neutralità carbonica entro la metà del secolo: per allora, le emissioni di gas serra delle attività antropiche lungo tutto il continente dovranno ridursi tanto da essere completamente bilanciate dalla capacità degli ecosistemi locali di assorbire CO2.

Utopia? Per niente, come dimostra la provincia di Siena esattamente da un decennio: qui la carbon neutrality è realtà (certificata ISO 14064) dal 2011, e a dimostrarlo ogni anno c’è il Bilancio territoriale con emissioni zero elaborato dal gruppo di Ecodinamica dell’Università di Siena.

Si tratta della prima area vasta d’Europa, e probabilmente al mondo, a tagliare questo traguardo mostrando in concreto una strada per lo sviluppo sostenibile.

Un risultato frutto di tanti fattori, non tutti replicabili altrove: qui ad esempio il 92% dell’elettricità prodotta arriva da una fonte rinnovabile come la geotermia, l’area provinciale ha una bassa densità di popolazione e di attività industriale e allo stesso tempo vanta una vasta area forestale (circa il 45% della superficie), inoltre i rifiuti generati localmente sono gestiti in modo efficiente grazie a un’adeguata infrastruttura impiantistica a valle. Ciò non toglie che raggiungere la carbon neutrality sia stata una sfida: nel 2006 l’assorbimento delle emissioni climalteranti era del 72%, mentre nel 2016 era arrivato al 108%.

Per continuare a migliorare e per allargare il perimetro delle buone pratiche, nel 2017 nasce l’Alleanza territoriale carbon neutrality Siena grazie all’impegno della Fondazione Mps, della Provincia, del Comune e dell’Università di Siena oltre alla Regione Toscana; nel frattempo hanno aderito al progetto anche membri sostenitori come Sienambiente, Estra e Sei Toscana, mentre nei mesi scorsi ha preso avvio una campagna di comunicazione ad hoc.

Una campagna che vedrà il suo concreto trampolino di lancio questo venerdì 16 aprile alle 16 – in diretta streaming dalla pagina Facebook Siena carbon neutral e dal canale Youtube dell’Ateneo cittadino – grazie al webinar Siena carbon neutral: opportunità di un obiettivo raggiunto.

All’appuntamento, che sarà moderato dal direttore di greenreport, interverranno Simone Bastianoni in qualità di presidente Alleanza territoriale, il chimico ambientale dell’Ateneo senese Federico Maria Pulselli e Gianfranco Bologna, presidente onorario della comunità scientifica del Wwf Italia.

Un’occasione preziosa non solo per aggiornare il Bilancio territoriale delle emissioni (verranno presentati i risultati delle annualità 2017, 2018 e 2019) e per capire come l’esperienza senese s’inserisce nel percorso globale verso uno sviluppo più sostenibile, ma anche per esplorare le modalità con cui il precoce raggiungimento della carbon neutrality possa rappresentare – già oggi – una leva per incrementare l’attrattività e la vivibilità del territorio locale.

L’ultimo esempio in tal senso arriva dalla cronaca di questi giorni: Vezua, un’innovativa piattaforma online nata lo scorso ottobre, dove è possibile vendere e comprare prodotti ecologici, etici e consultare annunci di servizi, aziende e professionisti della green economy, ha appena acquistato un terreno a Monteroni d’Arbia (SI). Per cosa? Parte dei ricavi del marketplace vengono utilizzati per acquistare terreni e ricreare ecosistemi di foreste, piantando vari tipi di strati boschivi: quello di Monteroni d’Arbia è il primo terreno acquistato e sarà riforestato in queste settimane.

Non a caso Vezua ha stretto una collaborazione con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena per la valorizzazione sociale e ambientale e lo sviluppo sostenibile locale, una strategia che sarà supportata e portata avanti anche grazie all’Alleanza carbon neutrality.

«Collaborare insieme alla Fondazione Mps per avere un impatto positivo sul nostro territorio, dalla provincia di Siena alla Toscana in generale, è un traguardo molto importante per Vezua – commentano i due giovani co-founder, Francesco Salvi e Giulia Faleri – Grazie a questa importante collaborazione locale anche noi possiamo dare un contributo al miglioramento della situazione ambientale del nostro territorio».