Chi è il leader politico mondiale più bugiardo del 2015?

Sorprese e conferme di un anno nel quale le menzogne sono state il pane quotidiano

[15 Dicembre 2015]

 

Il  noto blog Tedesco Alles Schall und Rauch – che non nasconde le sue simpatie per la Russia – ha proposto ai suoi lettori un sondaggio on-line che aveva l’obiettivo di scegliere i  più grandi bluffeurs di Stato del 2015.

Diciamo subito che in un anno tragico e complicato come il 2015 le balle e i nascondimenti della realtà sono stati pane e companatico dei leader mondiali e che migranti, Siria, Stato Islamico/Daesh  – aerei abbattuti e traffici di petrolio compresi –  sono i campi nei quali hanno dato il peggio di loro. Diciamo anche che il risultato finale è viziato dal fatto che il sondaggio è stato realizzato in Germania e che ogni leader politico sembra più bugiardo c a casa propria, aggiungiamo che probabilmente lo stesso sondaggio fatto in Italia avrebbe visto stravincere il nostro primo ministro Matteo Renzi, battuto forse dal solo Matteo Salvini… ma l’Italia è così periferica rispetto al mondo che conta e determina pace e guerra che non ci hanno nemmeno presi in considerazione.

Detto tutto questo è la cancelliera tedesca Angela Merkel, appena nominata personalità dell’anno da Time,  ad aggiudicarsi con il 39,09% dei voti il titolo di “leader politico più grosso mentitore del 2015”.

Dopo di lei la classifica rivela però molto bene quali siano le convinzioni e le antipatie (che non sempre coincidono, come ben insegna la parabola politica di Berlusconi in Italia) dei tedeschi riguardo ai leader mondiali ed alle crisi in corso.

Secondo nel sondaggio di Alles Schall und Rauch si piazza il presidente statunitense  Barack Obama con il 21,19%, seguito dal presidente turco  Recep Tayyip Erdogan con il 18.34%. Un secondo e terzo posto che sono con tutta evidenza il frutto del caos mediorientale nel quale è difficile trovare il bandolo della verità, ma dove sicuramente le bugie di Obama e Erdogano (e quelle della Merkel) si tengono per comuni interessi geostrategici e per la pessima scelta di affidare alla Tirchia la gestione dei migranti siriani in cambio di un bel pacco di euro e del silenzio sulla repressione dei kurdi e dell’opposizione di sinistra.

Al quarto posto, con l’8,05%, si piazza il premier israeliano Benjamin Netanyahu, un uomo che ha fatto della mistificazione della realtà un’arte, riuscendo a spacciare il pericolo nucleare iraniano come una minaccia globale mentre Israele nasconde forse 200 testate nucleari o a far passare la disperata intifada palestinese come una minaccia all’integrità di Israele che ha disintegrato in bantustan e colonie illegali la Cisgiordania e blindato la gigantesca prigione all’aria aperta di Gaza.

Per la gioia dei russi (che infatti rilanciano con evidente piacere la classifica) quinto si piazza il presidente ucraino Piotr Porochenko con il 7,81%.  Lontanissimi tutti gli altri, con Putin all’1,51% e Alexis Tsipras all’1,3%, Hollande è allo 0,77%, dopo per noi pressoché sconosciuti politici tedeschi.

A mettere in fila i più grossi bugiardi politici del 2015, sembra quasi che il sondaggio sia stato realizzato da Vladimir Putin in persona, tanto che Ria Novosti/Sputnik sottolinea: «Più di 3.000 persone di  40 Paesi diversi hanno così deciso della sorte della verità, così spesso relegata in secondo piano sulla scena politica».