Consumi elettrici: crollo del 6,2% a giugno. Rinnovabili al 50% della domanda

[8 Luglio 2013]

Secondo i dati del Rapporto mensile sul sistema elettrico pubblicato da Terna (www.terna.it), nel mese di giugno 2013 l’energia elettrica richiesta in Italia, pari a 25,8 TWh, ha registrato un crollo di ben il 6,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, confermando il trend nettamente negativo degli ultimi Rapporti mensili.

La diminuzione risulta un po’ più lieve (-5,2%) se se il dato viene rapportato al calendario e alla temperatura. Infatti rispetto all’anno scorso, il mese di giugno ha avuto un giorno lavorativo in meno (20 invece di 19) e ha registrato una temperatura media più bassa di circa mezzo grado centigrado.

Il crollo dei consumi ha riguardato tutta l’Italia, ma è stato molto più forte al Sud (-10,4%) rispetto che al Nord (-3,8%), mentre il Centro ha fatto registrare un valore intermedio (-7,3%).

Se da un lato si registra il crollo dei consumi elettrici, l’altro dato che salta agli occhi è la crescita incontrastata delle energie rinnovabili, che a giugno hanno raggiunto circa la metà della produzione nazionale di energia elettrica. Infatti, dei 22,7 TWh elettrici prodotti in Italia, solo 12,4 sono frutto della generazione termoelettrica (che, tra l’altro, comprende anche la produzione di una fonte rinnovabile, cioè le biomasse). La produzione da termoelettrico, infatti, crolla del 22,8% rispetto ad un anno fa.

Di contro, salgono le produzioni di energia da fonte idroelettrica (6,2 TWh, con un aumento del 21,8%, dovuto ad un inizio di anno all’insegna delle precipitazioni), fotovoltaica (2,7 TWh, +33,0%), eolica (1 TWh, +34,6). Resta sostanzialmente stabile la geotermia (430 Mwh).

Il crollo dei consumi e l’aumento della produzione nazionale da fonti rinnovabili fanno migliorare il saldo con l’estero, che rimane negativo (-3.215 MWh), ma si riduce del 2,1%.

Se si analizza il primo semestre del 2013, confrontandolo con il primo del 2012, i dati di Terna mostrano come il crollo dei consumi raggiunga livelli molto elevati: la richiesta di energia è infatti passata da 162.074 a 155.727 TWh (-3,9 %), con un crollo verticale della produzione termoelettrica (da 103.085 a 86.285 TWh, -16,3%) e una crescita inarrestabile delle rinnovabili: fonte idroelettrica

(da 19.811 a 27.317, +37,9%), eolica (da 6.692 a 8.796 TWh, +31,4%), fotovoltaica (da 9.261 a 10.671 TWh, +15,2%) e geotermoelettrica (da 2.616 a 2.599, -0,6).