Lo certifica Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale

Energia elettrica: a luglio giù ancora i consumi ma volano le rinnovabili

Nei primi sette mesi dell’anno le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 40% della domanda elettrica

[12 Agosto 2020]

Consumi di energia ancora in calo a luglio, ma l’onda lunga dell’emergenza Covid sta ormai finendo. Inoltre, vola la produzione da impianti fotovoltaici (+12%) che ha portato nell’ultimo mese le rinnovabili a coprire il 40% della domanda di elettricità”. Lo certifica Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale. Nel mese di luglio – spiega in una nota –  la domanda di elettricità in Italia è stata di 29 miliardi di kWh, in diminuzione del 7% rispetto allo stesso mese del 2019.

Questo valore – spiega – è stato ottenuto con lo stesso numero di giorni lavorativi (23) e una temperatura media mensile inferiore di 0,9°C rispetto a luglio dello scorso anno. Mesi peraltro di caldo record.  Come detto, a luglio la riduzione dei consumi ha risentito in maniera minore rispetto ai mesi precedenti dell’impatto delle misure introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, mostrando graduali segnali di ripresa.

Ma come è stata soddisfatta nel mese di luglio la domanda di energia elettrica nel nostro Paese? Per l’89,5% con produzione nazionale e per la quota restante (10,5%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 37,9% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (36,8%). In dettaglio, la produzione nazionale netta (26,1 miliardi di kWh) è risultata in flessione (-6,1%) rispetto a luglio 2019.

In crescita la fonte di produzione fotovoltaica (+12%), in calo tutte le altre (geotermica -3,5%; termica -6,7%; idroelettrica -10,8%; eolica -21,5%).

Il dato destagionalizzato sui consumi e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta ad un decremento più contenuto (-5,9%). La domanda dei primi sette mesi del 2020 risulta in flessione dell’8,6% rispetto al corrispondente periodo del 2019. In termini rettificati il dato resta sostanzialmente invariato (-8,4%). Nei primi sette mesi dell’anno le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 40% della domanda elettrica, rispetto al 35,7% del corrispondente periodo del 2019.

Ed è un dato certamente positivo, ma che non deve trarre in inganno: è dal 2014 infatti che la crescita delle rinnovabili si è praticamente arenata  Le cose da tempo non vanno affatto bene, tanto che il Coordinamento Free – ovvero la più grande associazione italiana nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica – stima che se il tasso di autorizzazioni per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili rimanesse quello del 2017-2018, sarà di 67 anni il tempo necessario per realizzare il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec).

Tornano ai numeri di Terna, in termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a luglio 2020 ha fatto registrare una variazione positiva (+3,1%) rispetto al mese precedente (giugno 2020).