Eolico? Sì nel mio giardino

Le persone preferiscono vivere vicino alle pale eoliche che alle centrali elettriche o ai grandi impianti solari

[28 Marzo 2019]

Lo studio “A strong relative preference for wind turbines in the United States among those who live near them” pubblicato recentemente su Nature Energy da Jeremy Firestone e Hannah Kirk dell’università del Delaware, ha esaminato l’atteggiamento delle persone che vivono vicino a impianti eolici per capire se li preferiscono a centrali elettriche a carbone, gas o nucleare oppure a un grande impianto fotovoltaico.

Per ottenere informazioni sulle preferenze energetiche e valutare le opinioni delle persone che vivono entro 8 chilometri da una pala eolica, Firestone e Kirk, hanno utilizzato il dataset di un precedete studio del Lawrence Berkeley National Lab e hanno scoperto che gli intervistati dello studio preferiscono di gran lunga il loro progetto locale di energia eolica a una qualsiasi delle alternative che si trovano a una distanza simile, indipendentemente dalle convinzioni politiche e dalle situazioni geografiche o economiche dello stato in cui vivevano gli intervistati.

Nel complesso, lo studio ha dimostrato che, a prescindere dal combustibile utilizzato, «Circa il 90% degli intervistati preferisce il proprio progetto eolico locale a una centrale elettrica situata a una distanza simile». Inoltre, i due terzi ha detto di preferire l’eolico rispetto a un impianto solare di grandi dimensioni.

Firestone, che insegna alla School of marine science and policy del College of Earth, ocean and environment School of Marine Science and Policy dell’università del Delaware e che è direttore del  e direttore del Center for Research in Wind, ha sottolineato che già in precedenza c’erano stati studi comparativi sulle preferenze rispetto all’energia eolica, ma si erano concentrati sulle persone che vivevano lontano dalle turbine eoliche, «Questi studi hanno misurato le opinioni relative agli impianti di generazione situati a 40 o 160 chilometri di distanza. A quelle distanze, le persone sono più propense a esprimere atteggiamenti generali riguardo alle tecnologie piuttosto che a come queste tecnologie le influenzano a livello di comunità.

I ricercatori hanno tenuto in considerazione le caratteristiche dello Stato Usa in cui vive ogni intervistato, come il livello di produzione di carbone, la posizione – costiera o continentale – e la proporzione di terreni agricoli e pascoli, nonché la densità della popolazione. Firestone evidenzia che «Indipendentemente dal fatto di vivere in aree geograficamente diverse con economie diverse, gli intervistati hanno mostrato in generale una forte preferenza per il loro impianto locale di energia eolica. Persino gli intervistati negli Stati carboniferi preferirebbero di oltre 10 a uno un loro impianto locale di energia eolica rispetto a una centrale elettrica a carbone situata in una posizione simile. Questo suggerisce che la transizione energetica in corso negli Stati Uniti potrebbe essere ampiamente accettata».

I due ricercatori hanno anche valutato le percentuali di voto Statale per i democratici e repubblicani rispetto alle preferenze per le diverse le tecnologie energetiche, definendo Stati rossi quegli che hanno votato per il candidato repubblicano alla presidenza sia nel 2012 che nel 2016; viola per gli Stati che hanno votato in maniera diversa nel 2012 rispetto al 2016; e blu per gli Stati che hanno votato per il candidato democratico in entrambe le elezioni. La Kirk sottolinea che «Sulla base edi modelli elettorali, non abbiamo trovato una differenza significativa tra le preferenze per l’energia eolica degli intervistati, il che riflette il fatto che le preferenze per l’energia eolica sono bipartisan».

Questo schiacciante appoggio locale agli impianti di energia eolica ha fatto riflettere Firestone su come i ricercatori stanno facendo domande alla gente riguardo ai progetti locali di energia rinnovabile. Secondo lui, «I ricercatori devono essere più sfumati quando si tratta di caratterizzare i risultati degli studi e progettarli per acquisire appieno atteggiamenti, preferenze e opinioni pubbliche». E conclude: «Abbiamo esaminato l’accettazione sociale dei progetti eolici esaminando fattori quali l’effetto del cambiamento del paesaggio, il rumore e l’attaccamento al luogo. In questi studi, la domanda finale è se un membro della comunità appoggia o si oppone a un progetto locale: vale a dire, energia eolica o nulla. Ma questa non è la scelta che ha di fronte la società, che è invece tra l’energia eolica, solare, carbone o gas. Anche quando i residenti potrebbero avere atteggiamenti non positivi rispetto a un progetto locale, la maggioranza sembra concludere che il loro progetto locale di energia eolica è migliore delle alternative».