Giornata mondiale del vento: l’energia eolica e la transizione ecologica in Italia

Troppi ostacoli burocratici alla decarbonizzazione: «E’ necessario liberare l’energia eolica»

[15 Giugno 2021]

Dal convegno della Giornata Mondiale del Vento organizzato dall’Associazione nazionale energia del vento (Anev) sul tema del ruolo dell’energia eolica nella transizione ecologica e tenutosi oggi per via telematica, è venuta la conferma che «L’energia eolica, chiamata nell’attuale fase di transizione ecologica a dare il proprio contributo per la lotta ai cambiamenti climatici e per favorire la decarbonizzazione, incontra troppo spesso sul proprio cammino ostacoli burocratici che ne bloccano lo sviluppo. E’ necessario quindi “liberare l’energia eolica”».

L’evento ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica e i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Transizione Ecologica.

E’ da qui che  nasce lo slogan della campagna straordinaria di comunicazione Libera l’energia, segui il vento” lanciata dall’Anev per il 2021 e che sottolinea «Il tema della linearità e trasparenza dei processi autorizzativi è centrale nelle battaglie dell’Associazione, che chiede da anni di ricondurre le tempistiche medie degli iter per la realizzazione degli impianti eolici, oggi pari a oltre 5 anni, ai 6 mesi previsti dalla normativa. I pareri discordanti tra i decisori hanno infatti troppo spesso portato al blocco delle iniziative e il superamento di questi contrasti potrebbe avvenire con regole chiare e indicazione preventiva delle mitigazioni».

Secondo Anev, «Nel quadro istituzionale attuale la nascita del ministero della transizione ecologica e del Cite, Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, rappresenta un importante passo verso il corretto funzionamento dei meccanismi autorizzativi e quindi verso il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione posti dall’Ue al 2030.

Nel suo intervento, il presidente Anev, Simone Togni, ha ricordato che «Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) inviato a Bruxelles dall’Italia, il tema della semplificazione è posto tra le riforme necessarie che il nostro Governo ha giustamente individuato come indispensabili al fine di dare una svolta in termini di tempi e procedure al Paese” ha commentato “La transizione ecologica è un’opera immane che ha a che fare con la semplificazione profonda delle procedure burocratiche di cui si parla nel PNRR e per la quale è necessaria una chiara individuazione di obiettivi e di strumenti necessari a raggiungerli, per proseguire con una sensibilizzazione della popolazione attraverso una campagna di informazione chiara che spieghi i motivi per i quali un percorso così importante sia necessario e soprattutto conveniente. È quello che l’ANEV sta facendo con la Campagna di Comunicazione Libera l’energia, segui il vento, ma è anche ciò che ci aspettiamo che il Governo Draghi e il Ministero per la Transizione Ecologica facciano, imprimendo una vera svolta allo sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese».

La sottosegretaria alla Sottosegretario alla transizione ecologica, Ilaria Fontana, ha concluso: «La potenza che sprigiona il vento alimenta una delle forme di approvvigionamento più sostenibili e “green” in circolazione che, si spera, nei prossimi decenni possa permettere l’utilizzo di un’energia sempre più pulita ed accessibile. Non vi è dubbio che lo sviluppo delle fonti rinnovabili rappresenti una priorità per l’UE per far fronte alla crisi climatica e consentire all’Italia, anche come Stato membro della Ue, di contribuire al raggiungimento degli obiettivi energetico-ambientali, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra previsti al 2030, e, in prospettiva al 2050, per una completa decarbonizzazione della produzione di energia. Il 2019 è stato un anno davvero importante per la crescita dell’energia eolica. Secondo le statistiche presentate ad aprile dalla World Wind Energy Association (WWEA), la capacità di generazione elettrica da eolico installata nel mondo ha raggiunto i 651 GW” ha commentato il “Tanta strada resta ancora da fare per realizzare un nuovo modello energetico più sostenibile basato, sempre di più, sull’utilizzo dell’energia rinnovabile. Per questo faremo di tutto per dialogare con i soggetti interessati come ANEV per poter aprire la strada ad un futuro pienamente sostenibile, per uno sviluppo più rispettoso dell’ambiente e a misura d’uomo. Nel decreto governance inseriamo una semplificazione atta a snellire l’iter burocratico autorizzativo e sono certa che il Parlamento la migliorerà ulteriormente».