La road map dell’Iea per un mondo a emissioni net-zero entro il 2050

Il 2021 sarà un anno cruciale per avviare la transizione verso l’energia pulita per tutti

[12 Gennaio 2021]

L’International energy agency (Iea) ha annunciato che realizzerà la prima roadmap completa al mondo per il settore energetico per raggiungere le emissioni net zero entro il 2050, rafforzando ulteriormente il suo ruolo di leadership nelle transizioni globali verso l’energia pulita.

All’Iea spiegano che «Il nuovo rapporto speciale “The World’s Roadmap to Net Zero by 2050” definirà in dettaglio ciò che è necessario a governi, aziende, investitori e cittadini per decarbonizzare completamente il settore energetico e mettere le emissioni su un percorso in linea con un aumento della temperatura di 1,5 gradi centigradi».  Il rapporto fa parte di una serie di nuovi progetti Iea per sostenere gli sforzi per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici globali.

La nuova roadmap  verrà pubblicata il 18 maggio e sarà uno dei documenti preparatori della 26esima Conferenza delle parti  dell’United Nations framework convention on climate change (COP26 Unfccc) che si terrà a Glasgow a novembre, co-organizzata da Regno Unito e Italia.

L’Iea ricorda che «Decine di Paesi, compresa la maggior parte delle maggiori economie mondiali, e molte aziende leader hanno già annunciato piani per portare le loro emissioni a zero entro la metà di questo secolo. Ma resta ancora molto lavoro da fare per tradurre questi obiettivi ambiziosi in riduzioni effettive delle emissioni».

Il direttore esecutivo dell’Iea, Fatih Birol, ha sottolineato che «L’energia che alimenta la nostra vita quotidiana e le nostre economie produce anche i tre quarti delle emissioni globali. Ciò significa che la nostra sfida climatica è essenzialmente una sfida energetica. L’Iea è determinata ad affrontare questa sfida e guidare le transizioni globali verso l’energia pulita, La nostra roadmap verso il net zero può svolgere un ruolo fondamentale nell’aiutare i Paesi a identificare e attuare le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi climatici, di sicurezza energetica e di accessibilità economica. Sarà solo necessaria una trasformazione totale della nostra infrastruttura energetica. Questo richiede un’azione decisiva quest’anno, l’anno prossimo e in effetti per ogni anno fino al 2050».

Per Alok Sharma, presidente della COP26 Unfccc,  «Il piano dell’Iea per produrre un percorso verso le emissioni globali net zero entro il 2050 è un altro passo importante per l’azione climatica. Questo renderà chiare le azioni che i Paesi devono intraprendere singolarmente e collettivamente per raggiungere tale obiettivo».

Nei prossimi anni, una delle priorità essenziali dell’Iea sarà la promozione di un più forte consenso globale sul percorso verso il net zero. Inoltre, l’Agenzia intende intensificare il suo lavoro sulle transizioni globali di energia pulita in altre aree importanti fino al 2021 e oltre e assicura che «Amplierà gli sforzi per sostenere i suoi membri e partner nel soddisfare le loro ambizioni climatiche e svolgerà un ruolo maggiore nel monitoraggio degli impegni nazionali. Questo include il lavoro con i governi per sviluppare meccanismi più forti che creino fiducia sul fatto che non sono i soli a compiere i passi necessari per mantenere le loro promesse sul clima».

L’Iea ha anche annunciato che «Il rafforzamento della cooperazione energetica internazionale sarà uno dei temi principali del secondo Iea Clean Energy Transitions Summit, dopo il primo evento tenutosi l’anno scorso». Il vertice di quest’anno sarà origanizzato il il 31 marzo  insieme al governo del Regno Unito e si concentrerà su come i governi possono collaborare in modo più efficace per garantire che gli obiettivi net zero a lungo termine si traducano in azioni concrete in vista della COP26.

Sharma ha aggiunto che «La collaborazione internazionale è al centro della presidenza della COP26 del Regno Unito e sono orgoglioso che il governo del Regno Unito ospiterà il vertice COP26-Iea sulle transizioni all’energia pulita per contribuire ad accelerare il passaggio globale a un’energia pulita, accessibile e resiliente».

Parallelamente, l’Iea continuerà a sostenere un sistema energetico globale sicuro e inclusivo e ha annunciato la costituzione di Our Inclusive Energy Future,  una nuova commissione globale di alto livello, guidata dalla premier socialdemocratica danese Mette Frederiksen, che «riunirà leader di governo, ministri e pensatori di spicco per esplorare il modo migliore per consentire ai cittadini di beneficiare delle opportunità e affrontare le difficoltà derivanti dalle transizioni all’energia pulita».

La nuova commissione  prenderà in considerazione gli impatti sociali ed economici della transizione energetica su individui e comunità e le questioni di accessibilità ed equità che ne deriveranno, con l’obiettivo di «mettere le persone al centro delle transizioni verso l’energia pulita». Le riunioni della commissione saranno presiedute dal ministro danese per l’energia, il clima e i servizi pubblici Dan Jørgensen e presenteranno raccomandazioni per la comunità internazionale prima della COP26 Unfccc.

I progetti speciali dell’Iea per il 2021 includono anche la pubblicazione la prossima settimana di nuovi dati globali sulle emissioni di metano, un potente gas serra, insieme a una guida dettagliata per i responsabili politici e le autorità di regolamentazione che cercano di aumentare le loro ambizioni per  ridurre queste i emissioni.

Per garantire che i Paesi e le imprese siano ben preparati ad accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie, l’Iea presenterà ad aprile un nuovo rapporto speciale “The Role of Critical Minerals in Clean Energy Transitions”.

L’Iea conferma il suo impegno ad approfondire la collaborazione con le principali economie emergenti, come Brasile, Cina, India, Indonesia e Sud Africa, «sostenendole nei loro sforzi per sviluppare e attuare politiche per raggiungere i loro obiettivi energetici e climatici».

Per contribuire a garantire che le tecnologie energetiche pulite siano disponibili per tutti i Paesi, l’Agenzia pubblicherà, in collaborazione con World Economic Forum (WEF) e Banca mondiale il rapporto speciale “Financing Clean Energy Transitions in Developing Economies” che sarà presentato allo Special Annual Meeting 2021 del Wef che si terrà a Singapore a fine maggio.

Birol  conclude: «Presi insieme, i progetti che abbiamo annunciato riflettono il nostro impegno a guidare le transizioni globali verso l’ energia pulita in un momento critico e ad assicurarci di poter affrontare la sfida del cambiamento climatico con sistemi energetici sostenibili, resilienti e sicuri».