L’eolico che domina la crescita energetica. Nel 2030 fornirà il 20% dell’elettricità globale

Pubblicato il rapporto Global Wind Energy Outlook: Italia quinta in Europa

[19 Ottobre 2016]

Entro il 2030 l’energia eolica potrebbe raggiungere i 2.110 GW, fornire fino al 20% dell’elettricità globale, creare 2,4 milioni di nuovi posti di lavoro, ridurre le emissioni di CO2 di oltre 3,3 miliardi di tonnellate all’anno  e attrarre investimenti per circa 200 miliardi di euro all’anno. E’ quanto emerge dal “Global Wind Energy Outlook” il rapporto biennale del Global wind energy council (Gwec) che delinea 4 scenari della diffusione dell’energia eolica nel mondo fino al 2020, al 2030 e al 2050.

Il nuovo rapporto esamina il “New Policies Scenario”, lo scenario principale del “World Energy Outlook” dell’International energy agency (Iea)  e lo confronta con il 450 Scenario dell’Iea, il Gwec  Moderate Scenario e il Gwec Advanced Scenario, e conclude che « I risultati mostrano cosa otterrà l’industria eolica globale in termini di fornitura globale di energia elettrica, riduzione delle emissioni di CO2, occupazione, riduzione dei costi e degli investimenti». Questi quattro scenari dal lato dell’offerta vengono poi confrontati con due diversi scenari per lo sviluppo della domanda di energia elettrica, ne viene fuori che «Gli impianti globali di energia eolica sono pari a 433 GW a partire dalla fine del 2015 e il settore nel 2016 è destinato ad aumentare in media di altri  60 GW».

Il segretario generale del Gwec, Steve Sawyer, sottolinea: «Ora che l’accordo di Parigi sta entrando in vigore, i Paesi devono fare sul serio su quello a cui si sono impegnati nel dicembre scorso: raggiungere gli obiettivi di Parigi di una fornitura di energia elettrica completamente decarbonizzata ben prima del 2050, e per riuscirci l’energia eolica giocherà il ruolo di primo piano».

Il “Global Wind Energy Outlook” evidenzia che, grazie alle fortissime diminuzioni di prezzo negli ultimi anni dell’energia eolica, solare e altre fonti rinnovabili, «Un’industria energetica decarbonizzata non è solo tecnicamente fattibile, ma è pure economicamente competitiva. Nuovi mercati si stanno sviluppando rapidamente in tutta l’Africa, l’Asia e l’America Latina, la fornitura di energia pulita per sostenere lo sviluppo sostenibile».

Il 44,2% della nuova potenza installata nel 2015 nell’Unione europea è eolica e nell’Ue la capacità degli impianti ha raggiunto i 141,6 GW. In questo quadro di forte crescita ed espansione, l’Italia, con 9 gigawatt di potenza eolica installata s piazza quinta in Europa, dietro a Germania (44,9 GW), Spagna (23 GW), Gran Bretagna (13,6 GW) e Francia (10 GW). A fare la parte del leone è la Germania, col  47% di tutti i nuovi impianti dell’Ue.

Secondo il Gwec  Moderate Scenario, la capacità di energia eolica in Europa potrebbe aumentare fino a 200 GW nel 2020 (+ 42% sul 2015), per arrivare a 320 GW nel 2030 (+ 126%).

Sawyer è convinto che «L’energia eolica è l’opzione più competitiva per l’aggiunta di nuove capacità alla rete in un numero crescente di mercati, ma se si vogliono raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, questo significa la chiusura delle centrali elettriche a combustibili fossili e la loro sostituzione con l’energia eolica, solare, idroelettrica, geotermica e biomasse. Questa sarà la parte più difficile, e i governi dovranno fare sul serio se vogliono attuare  agli impegni ai quali ora sono vincolati».

Il principale autore del rapporto, Sven Teske, ricercatore capo all’Institute for sustainable futures dell’University of Technology Sydney, conclude: «La decarbonizzazione del sistema energetico globale include il settore dei trasporti come un grande emettitore di carbonio. Il mercato per la mobilità elettrica, sia per quanto riguarda i veicoli elettrici, nonché i mezzi pubblici, continuerà a crescere in maniera significativa e con questo la domanda di energia elettrica per il settore dei trasporti. L’energia eolica è in pole position per la fornitura di questa futura domanda di energia, rendendo l’industria eolica una delle industrie chiave del settore energetico».