Per centrare gli obiettivi servono altri 150 MW, la Giunta prende sei mesi di tempo per precisare i parametri per l’autorizzazione di nuovi pozzi esplorativi

Proposta di legge regionale sullo sviluppo della geotermia in Toscana

[15 Gennaio 2015]

Presentata alla stampa dal presidente Rossi la nuova proposta di legge sullo sviluppo delle risorse geotermiche in Toscana,  appena approvata dalla Giunta Regionale. Il provvedimento adesso passerà al Consiglio per completare l’iter legislativo, anche se il calendario non gioca a favore visto che a breve l’assemblea sarà sciolta in vista della prossima tornata elettorale.  Comunque il testo uscito dall’esecutivo mira a razionalizzare l’utilizzo di questa fondamentale fonte energetica, cercando un punto di equilibrio tra quanto previsto dalla programmazione (e dagli impegni con il Governo centrale) con le oltre trenta richieste di  permessi per esplorazione e ricerca di nuovi giacimenti sul territorio regionale.  La proposta di legge richiama gli obiettivi del Piano Regionale dell’Energia (Paer) sullo sviluppo geotermoelettrico al 2020, che seppur ancora da approvare definitivamente, stabilisce gli obiettivi a cui far riferimento. In Toscana risultano operanti 34 impianti geotermici (le centrali sull’Amiata e quelle nell’area geotermica di Larderello) con una potenza efficiente lorda istallata pari a 875,5 MW. Con la recente apertura della centrale di Bagnore 4 nel comune di Santa Fiora (GR), che apporta 40 MW, adesso per centrare l’obiettivo al 2020 mancherebbero 150 MW.

È su questa capacità residua che quindi occorre intervenire, secondo la Giunta con uno specifico strumento normativo,  per stabilire dove, come e quando rilasciare le opportune autorizzazioni per le attività di ricerca di nuovi giacimenti, per evitare rischi di sostenibilità ambientale e socioeconomica nelle aree di produzione geotermica. “In questi sei mesi stabiliremo quali siano i criteri perché le ricerche non siano 31, ma siano semplicemente il numero funzionale alla programmazione che abbiamo fatto nel Piano energetico”, ha dichiarato in conferenza stampa il Presidente Rossi.

Con questa legge la Regione si dà così tempo per valutare meglio con quali criteri e modalità sviluppare la geotermia in Toscana per raggiungere i 150 MW di potenza che ancora mancano per centrare l’obiettivo imposto al 2020 dal cosiddetto Burden sharing, la ripartizione degli oneri concordati tra i Paesi dell’Unione Europea, e recepito dal Piano energetico regionale.  Al momento i permessi di ricerca per l’energia geotermoelettrica in Toscana sono 31. Di questi, 24 sono in fase di ricerca non invasiva e 7 nella fase di ricerca più avanzata.