Riduzione impatto ambientale in campo aeronautico: Pisa sul tetto dell’Ue

[30 Luglio 2013]

Un consorzio formato dal Dipartimento di ingegneria civile e industriale (Dici) dell’Università di Pisa e da due imprese pisane, la società Catarsi Ing. Piero & C. e AM Testing, nata come spin-off dell’Ateneo, si è aggiudicato un bando lanciato dal Clean Sky, la più importante partnership fra Commissione europea e grande industria per la promozione di programmi di ricerca in campo aeronautico (all’interno del VII Programma quadro) per produrre motori a basso impatto ambientale.

Nello specifico si tratta di progettare, realizzare e impiegare un complesso sistema di prova finalizzato a verificare sperimentalmente le caratteristiche di una innovativa trasmissione meccanica, Power Gearbox (Pgb), sviluppata per il motore aeronautico Geared Turbo Fan (GTF) di futura generazione.

«L’architettura del GTF consente di disaccoppiare meccanicamente l’elica del velivolo (la sezione fan/propeller) dall’albero della turbina tramite l’inserimento di una Power Gearbox basata su un potente e sofisticato rotismo epicicloidale», ha spiegato il professor Marco Beghini del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa.

«La soluzione – ha aggiunto – permette di ottimizzare in modo indipendente i regimi di rotazione di entrambi i sotto-sistemi e quindi di ottenere un significativo incremento di prestazioni dell’intero sistema di propulsione che si traduce in risparmio di carburante e riduzione di emissioni inquinanti e di rumore».

I compiti dei vari partner sono così suddivisi: al Dipartimento di ingegneria civile e industriale (Dici) dell’Università di Pisa è affidato il compito di curare l’adattamento della test facility, di progettare il banco di prova e di effettuare l’analisi dei risultati delle prove. La AM Testing supporterà il Dici nelle attività di progettazione, sarà responsabile del commissioning del sistema di prova e della conduzione dell’attività sperimentale. La società Catarsi Ing. Piero & C. realizzerà e assemblerà il banco di prova.

«Lavoreremo in stretta collaborazione per raggiungere l’ambizioso obiettivo nei 20 mesi previsti. L’attività, oltre a risultati di generale interesse dal punto di vista tecnico-scientifico, porterà un beneficio significativo nel territorio toscano e nazionale, non solo in termini di sviluppo del know-how, ma anche di tipo economico. I partner del consorzio considerano l’attività un’occasione per creare nuova occupazione di alto livello e per stimolare la rete dei subfornitori locali», ha concluso Beghini.

La realizzazione del progetto, promosso da Avio, porterà al consorzio pisano un finanziamento di circa 2,1 milioni di euro, a fronte di un volume di attività del valore di 3,1 milioni di euro, che coinvolgerà oltre al consorzio una fitta rete di subfornitori locali.