Rigassificatore di Rosignano, Sì Toscana: «E’ un’opera dannosa e inutile»

Fattori e Sarti: «La Giunta ne prenda atto e archivi definitivamente il progetto»

[6 Giugno 2016]

Quella del rigassificatore di Rosignano è una vicenda che ha assunto aspetti grotteschi, se non fosse in realtà una questione molto seria. Il progetto originario del 2002 era stato bocciato sia dalla Giunta comunale di Rosignano sia dalla Regione Toscana. La seconda variante, nel 2005, è stata nuovamente bocciata dalla Regione e assoggettata a diverse prescrizioni da parte del Comune. Il Ministero, dal canto suo, è stato sempre favorevole, e per questo è stato promosso un ricorso da parte del Comitato No Rigassificatore e sostenuto dal WWF ancora pendente presso il TAR del Lazio. Ora siamo alla terza variante proposta da Edison, ancora una volta all’esame del Ministero dell’Ambiente.

Il problema è che esistono criticità insormontabili, a partire dall’assenza di un piano industriale relativo al consolidamento e allo sviluppo dell’occupazione. Ed è proprio l’occupazione che subirà il più forte contraccolpo nell’intera area a causa del rigassificatore, soprattutto nel settore del turismo, con tutte le grosse limitazioni alla balneazione e al transito di natanti nella zona che ne conseguiranno.

L’aspetto più inquietante, però, è quello legato alla sicurezza e all’impatto ambientale, in una zona densamente abitata e attraversata da strade e ferrovie. Solo il Pontile, lungo più di 2 Km,  produrrà un forte impatto visivo, rimescolamento dei fondali inquinati da mercurio e fanghi industriali della Solvay, rumore e presenza di grosse navi metaniere cariche di materiale infiammabile proprio di fronte all’abitato di Vada e alla zona turistico archeologica di San Gaetano – Spiagge Bianche. Ci saranno inoltre due serbatoi di gas da 160.000 metri cubi ciascuno, strutture ad altissimo rischio.

Tutto questo mentre, contemporaneamente, è stato riattivato il “servizio integrato di Stoccaggio e Rigassificazione” nel vicino impianto OLT di Livorno, che rende del tutto superfluo l’impianto di Rosignano per l’accesso diretto al GNL da parte delle imprese operanti nel Parco Industriale di Rosignano. E’ anche in corso la rivalutazione del gasdotto Algeria-Sardegna-Piombino, un progetto a minor pericolosità, privo di enormi punti di stoccaggio ed ugualmente funzionale alle aziende della zona ed all’acciaieria di Piombino in particolare.  Che senso ha, quindi, perseverare in un’idea inutile e dannosa come il rigassificatore di Rosignano? Noi chiediamo che la Giunta rimanga coerente con l’impostazione avuta in passato, questo è il momento di alzare la voce.

Tommaso Fattori e Paolo Sarti

Consiglieri regionali di Si Toscana a Sinistra