Riparte tra le proteste il nucleare giapponese del post Fukushima

A Sendai riavviato il reattore 1, il primo dopo il disastro nucleare dell’11 marzo 2011

[11 Agosto 2015]

La Kyushu Electric Power Company (Kepco) non ha fatto nemmeno sedimentare la grande emozione (e le proteste contro il neo-militarismo del governo) per il settantesimo anniversario delle bombe atomiche su Nagasaki e Hiroshima per annunciare il riavvio del reattore 1 della centrale nucleare di Sendai, nella Prefettura di Kagoshima.

Il 9 agosto, anniversario del bombardamento di Nagasaki, circa 2.000 manifestanti hanno marciato intorno alla centrale di Sendai, blindata dalla polizia, ed  hanno espresso con forza la loro opposizione al riavvio del reattore. Ma i vertici della Tepco, incuranti anche del sit-in di un centinaio di manifestanti che protestavano ancora davanti alla sua sede di Fukuoka il 10 agosto, ha annunciato che da oggi riprendono le attività della sua centrale nucleare, la prima a ripartire in Giappone dopo quello che i Giapponesi chiamano il Grande Terremoto e Tsunami del Giappone Orientale che l’11 marzo 2011 innescò la tragedia nucleare di Fukushima Daiichi, ancora in corso.

Dopo il disastro nucleare del 2011  tutte le centrali nucleari del Giappone sono state fermate e  solo nei reattori 3 e 4 della centrale nucleare di Oi nella prefettura di Fukui, gestita da Kansai Electric Power Co. Erano state temporaneamente riprese le operazioni, per poi rifermarsi nel settembre 2013. Per un anno e 11 mesi il Giappone non ha avuto impianti nucleari operativi, dimostrando di poter rinunciare senza grandi problemi al nucleare, ma questa moratoria di fatto – contrastata dalle forze del centro-destra che formano l’attuale governo (Liberaldemocratici e buddisti del New Komeito)  – si è conclusa oggi con il riavvio di Sendai.

Stamattina,  alle 10,30 ora del Giappone,  sono state rimosse le barre di controllo del reattore 1 di Sendai per riavviare la fissione nucleare e la Kepco ha informato la Nuclear Regulation Authority (NRA) delle procedure  per la rimessa in funzione dell’impianto di  Sendai.

Circa 12 ore dopo che le barre di controllo sono state rimosse, il reattore 1  dovrebbe raggiungere il punto critico nel quale la  fissione nucleare è autosufficiente. Se le operazioni procedono senza intoppi, il reattore inizierà a produrre energia dal 14 agosto 14 ed entro settembre dovrebbe essere a pieno regime.

La Kepco assicura di aver posto in atto, a partire dal luglio 2013,  tutte le norme di sicurezza più severe sono state attuate a partire dal luglio 2013 e nel settembre 2014  la NRA ha dato il via libera al riavvio dei reattori 1 e 2 della centrale di Sendai, la prima ad aver soddisfatto le norme più severe che si basano sugli stress test  nucleari dell’Unione europea .

Ma le rassicurazioni non convincono affatto Tatsuya Yoshioka, direttore di Peace Boat, che ha organizzato la manifestazione del 10 agosto a  Fukuoka, che ha detto: «Non riesco a capire il motivo per cui le operazioni  stanno riprendendo». Alla manifestazione partecipavano anche diversi sudcoreani e Yoshioka ha sottolineato che «L’energia nucleare è una questione che va oltre i confini nazionali».

Hiroko Uehara, ex sindaco di Kunitachi, un municipio occidentale di Tokyo ed attualmente segretario generale di un gruppo di sindaci anti-nuclare ha sottolineato che «i piani di evacuazione per i cittadini che vivono nei pressi della centrale di Sendai sono insufficienti. Non possiamo permettere che la ripresa delle operazioni ignori  la vita dei residenti».

«Gli argomenti del passato, che le centrali nucleari erano ad energia sicura e che il  nucleare era a buon mercato si sono tutti dimostrati delle bugie –  ha detto lo scrittore Satoshi Kamata, uno degli organizzatori della dimostrazione – Kyushu Electric non è qualificata  per riprendere le operazioni perché non ha completato una struttura anti-sismica per provvedere ad una possibile incidente, nonché la venting facility che era stata progettato per evitare di danneggiare il  reattore abbassando la pressione all’interno del pressure vessel del reattore)».