Filmata per la prima volta la più misteriosa della balene: la Balenottera di Omura (VIDEO)

Una popolazione di questi inafferrabili cetacei vive al largo del Madagascar

[2 Novembre 2015]

Un team internazionale di biologi ha realizzato le prime osservazioni in assoluto in mare di una delle specie meno conosciute di balene del mondo: la balenottera di Omura (Balaenoptera omurai). In un articolo pubblicato recentemente su Royal Society Open Science  i ricercatori descrivono sia i comportamenti d foraggiamento che le vocalizzazioni di queste elusive balene che sembrano preferire le acque costiere poco profonde del Madagascar.

Alla Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), che ha partecipato alla ricerca, spiegano che «Per molti anni, questi mammiferi marini sono stati erroneamente identificati come balene di Bryde a causa del loro aspetto simile, entrambe sono piccole balene tropicali con pinne dorsali comparabili, anche se quelle delle Omura di sono di dimensioni leggermente più piccole di e hanno caratteristiche uniche, come la mascella inferiore, che è bianca sul lato destro e scura a sinistra».

Nel 2003, utilizzando i dati genetici da campioni ottenuti da vecchie spedizioni di caccia e da alcuni spiaggiamenti nel Pacifico tropicale occidentale, gli scienziati hanno determinato  che le balenottere di Omura erano in realtà una specie distinta. Ma fino ad ora nessuno aveva mai osservato, fotografato e filnmato questi cetacei nel loro ambiente naturale.

Il principale autore dello studio, Salvatore Cerchio, che all’epoca era un ricercatore  della WHOI e ora lavora per il New England Aquarium, sottolinea che «Durante questi anni, c’erano stati una piccola manciata di possibili avvistamenti di balenottere di Omura, ma nulla era stato confermato. Sembrano vivere in regioni remote e sono difficili da trovare in mare, perché sono piccole e variano in lunghezza da circa 33 a 38 piedi», cioè tra i 10 e gli 11 metri.

Delle balenottere di Omura se ne sa così che gli scienziati non sono sicuri della consistenza di questa rara specie e cerchio aggiunge: «Quel poco che sapevamo su queste balene in precedenza proveniva  principalmente da  8 esemplari di balenottere di Omura catturate dalla caccia giapponese a fini scientifici largo delle Isole Salomone e Keeling e d e da un paio di spiaggiamenti di animali morti in Giappone. Questa è la prima prova definitiva con descrizioni dettagliate delle balenottere di Omura in natura e fa parte di ciò che rende questo lavoro particolarmente eccitante».

Quando Cerchio e i suoi colleghi hanno iniziato le ricerche nel mare sui mammiferi marini al largo della costa nord-occidentale del Madagascar nel 2007, prima individuato le balenottere di Omura nell’area nel 2011, anche loro credevano che fossero balenottere di Bryde (Balaenoptera bryde), anche perché, come spiega ancora Cerchio, «Dalle poche notizie sul loro habitat e sul loro areale, le balenottere di Omura non avrebbero dovuto essere in quella parte dell’Oceano Indiano».

Dopo che il team di ricercatori capeggiato da Cerchio si è trasferito nelle aree di studio del Madagascar nel 2013, gli avvistamenti sono diventati sempre più frequenti e i ricercatori hanno notato la caratteristica pigmentazione asimmetrica sulla testa: è così che hanno cominciato a pensare che quelle balene potessero essere le rarissime e misteriose balenottere di Omura.

Per due anni i ricercatori hanno osservato 44 gruppi di cetacei e sono stati in grado di ottenere campioni di pelle di 18 balene adulte. I campioni sono stati poi inviati ad  Alec Lindsay alla Northern Michigan University, che ha eseguito l’analisi del DNA ed ha confermato che si trattava di Balaenoptera omurai. Il team di ricerca ha anche osservato 4 mamme con cuccioli e, utilizzando degli idrofoni, ha  registrato vocalizzazioni e “canti” che possono indicare un  comportamento riproduttivo. Quindi si tratta di una popolazione vitale.

Gli altri coautori dello studio sono: Melinda Rekdahl, della Wildlife Conservation Society, e Boris Andrianantenaina, Norbert Andrianarivelo e Tahina Rasoloarijao dell’Institut Halieutique et des Sciences Marines dell’ Universite de Toliara del Madagascar. Il lavoro del team internazionale è stato sostenuto da: International Whaling Commission Small Cetacean Conservation Fund, U.S. Marine Mammal Commission e Prince Albert II Conservation Fund.

Cerchio tornerà in Madagascar questo mese per studiare ulteriormente le vocalizzazioni, il comportamento e le caratteristiche della popolazione delle balenottere di Omura e spera anche di espandere l’area di ricerca dei futuri studi su questi sfuggenti cetacei,  lavorando con i suoi colleghi della WHOI per  piazzare i Digital Acoustic Recording Tags (DTAGS) e per studiare la specie in altre parti del suo areale. Cerchio spera così di fare al largo del Madagascar la prima stima in assoluto del numero di una popolazione di balenottere di Omura. Finora, il team ha censito circa 25 individui attraverso le identificazioni fotografiche.

Videogallery

  • Balaenoptera omurai - Omura's whale