Yemen: peggiorano le condizioni e aumenta la malnutrizione tra i bambini

Fao, Unicef e Wfp: 1 bambino su 5 al di sotto dei 5 anni è gravemente malnutrito e ha urgente bisogno di cure

[28 Ottobre 2020]

pubblicata da Fao, Unicef, Wfp e dai loro partner, «i tassi di malnutrizione acuta tra i bambini sotto i cinque anni sono i più alti mai registrati in alcune zone dello Yemen, con oltre 500.000 casi nei distretti meridionali». I dati per i restanti distretti dello Yemen settentrionale sono ancora in fase di analisi. In base alle tendenze passate, la situazione in queste aree dovrebbe presentarsi altrettanto preoccupante.

L’analisi, che prende in analisi solo 133 distretti nel sud dello Yemen – controllate dai Sauditi e dalla coalizione sunnita –  dove vivono 1,4 milioni di bambini sotto i 5 anni, rivela «un aumento di quasi il 10% dei casi di malnutrizione acuta nel 2020» ed evidenzia che «L’aumento maggiore si registra nei casi di bambini piccoli che soffrono di malnutrizione acuta grave, con un aumento del 15,5% nel 2020. Senza un trattamento urgente per la malnutrizione acuta grave, almeno 98.000 bambini sotto i cinque anni rischiano di morire».

Ad aggravare la situazione dei bambini più piccoli dello Yemenè una pericolosa combinazione di fattori, dovuta alla guerra e al declino economico. Nelle aree più colpite comprese nell’analisi delle tre agenzia Onu, circa un bambino su cinque soffre di malnutrizione acuta ad Abyan lowlands (23%), Lahj lowlands (21%), Taiz lowlands (22%). Nelle pianure di Hodeidah la situazione è ancora peggiore, visto che soffre di malnutrizione acuta più di un bambino su quattro (il 27%).

Gli esperti Onu  avvertono che «Almeno 250.000 donne in stato di gravidanza o di allattamento hanno bisogno di cure per la malnutrizione» e che «il numero reale è probabilmente più alto poiché le cause della malnutrizione nello Yemen sono peggiorate nel 2020».

Per Hussein Gadain, rappresentante della Fao in Yemen, «Il peggioramento della situazione nutrizionale indicata in quest’ultima analisi sottolinea il bisogno urgente di fare in modo che ogni ragazza, ragazzo, donna e uomo in Yemen abbia accesso a regimi alimentari sani e diversificati ora e nel futuro. Ciò significa costruire, ripristinare e sostenere sistemi alimentari in Yemen, ampliando immediatamente gli sforzi per proteggere i mezzi di sussistenza delle persone e metterle nelle condizioni di produrre, vendere e consumare cibi vari e nutrienti anche durante questi periodi di crisi estrema».

Dopo la presa del potere da parte degli sciiti Houthi a Sana’a e l’intervento armato della coalizione sunnita a guida saudita che ha occupato il sud del Paese e bombarda il Nord, lo Yemen ha dovuto affrontare alcuni dei tassi di malnutrizione più alti nel mondo. Il rapporto IPC spiega che «Fino ad oggi, gli interventi umanitari per curare e prevenire la malnutrizione, oltre a fornire assistenza alimentare d’emergenza, hanno impedito un deterioramento ancora più grave. Ma nel 2020, questi risultati, duramente conquistati, andranno persi. La crescita dei conflitti e il declino economico, oltre al forte impatto della pandemia di Covid-19, hanno spinto una popolazione già stremata sull’orlo del baratro. A ciò si aggiunge il fatto che molti progetti di aiuto, tra cui l’assistenza alimentare d’emergenza e i servizi idrici e igienico-sanitari, sono stati interrotti a causa della carenza di fondi. Anche i programmi di cura della malnutrizione sono a rischio se non si riceveranno presto finanziamenti aggiuntivi».

L’Unicef fa notare che «Questi fattori si aggiungono ad altri che storicamente hanno reso lo Yemen uno dei luoghi più difficili in cui essere madre o figlio: regimi alimentari insufficienti e di scarsa qualità, alta diffusione di malattie trasmissibili, elevati livelli di insicurezza alimentare, accesso limitato ai servizi per la nutrizione e sanitari, servizi igienico-sanitari carenti e l’impossibilità per molti bambini di accedere a vaccini importanti, come quelli per il morbillo e la poliomielite».

Philippe Duamelle, rappresentante dell’Unicef per lo Yemen, sottolinea che «Sono in gioco le vite di migliaia di bambini e di donne. La malnutrizione acuta può essere curata e prevenuta con pacchetti di servizi chiave, ma per questo abbiamo bisogno di azioni urgenti e di sostegno. Dovrebbe prevalere un grande senso di urgenza, mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie e assicurando l’accesso ai bambini e alle donne che hanno estremo bisogno di assistenza».

Laurent Bukera, Direttore del Wfp nello Yemen, aggiunge che «Il circolo vizioso di conflitti e fame nello Yemen sta costando molto caro a quanti sono già tra i più vulnerabili. L’aumento dei tassi di malnutrizione acuta sta mettendo a rischio troppe donne e bambini mentre le conseguenze si faranno sentire nel paese per generazioni a venire. Possiamo fermare questa devastante tendenza. Bisogna agire ora».

Ma lo Yemen rimane la peggiore crisi umanitaria al mondo: circa l’80% della popolazione – oltre 24 milioni di persone – ha bisogno di una qualche forma di assistenza umanitaria e protezione. A metà ottobre, sono stati ricevuti solo 1,43 miliardi di dollari, sui 3,2 miliardi necessari per il 2020.

Lise Grande, coordinatrice umanitaria per lo Yemen, conclude: «E’ da luglio che avvertiamo che lo Yemen è sull’orlo di una catastrofica crisi della sicurezza alimentare. Se non si pone fine ora alla guerra, ci avvicineremo a una situazione irreversibile e rischieremo di perdere un’intera generazione di bambini yemeniti.  dati che pubblichiamo confermano che la malnutrizione acuta tra i bambini sta raggiungendo i livelli più alti che abbiamo visto dall’inizio della guerra. Nei due anni passati, siamo riusciti ad evitare quella che sarebbe stata la peggiore carestia di una generazione, fornendo una massiccia assistenza umanitaria e lavorando con le autorità per stabilizzare i fattori economici alla base della crisi. E’ una situazione che spezza il cuore, quando le persone hanno maggiormente bisogno di noi e noi non possiamo fare quello di cui c’è bisogno perché mancano i fondi».