Il 4 settembre torna Keep clean and run, l’eco-trail contro l’abbandono dei rifiuti

Kcr for peace prenderà il via venerdì 4 settembre da Cortina d’Ampezzo, per concludersi una settimana dopo a Trieste

[26 Agosto 2020]

Sette tappe per 330 chilometri e 13.000 metri di salita, da Cortina d’Ampezzo al Molo Audace di Trieste, ripercorrendo i luoghi che furono teatro della Grande Guerra: dal 4 al 10 settembre riparte Keep clean and run, l’eco-trail contro l’abbandono dei rifiuti (littering) giunto alla sesta edizione, che quest’anno per l’occasione cambierà denominazione in Keep clean and run for peace. Con tre nuove tappe rispetto al percorso originale previsto ad aprile, poi rimandato a causa dell’emergenza Covid.

Kcr for peace prenderà il via venerdì 4 settembre da Cortina d’Ampezzo, per concludersi una settimana dopo a Trieste. Gli eco-atleti, in sette tappe, attraverseranno Veneto, Friuli-Venezia Giulia e sconfineranno in Slovenia, attraversando lo scenario meraviglioso delle Dolomiti; protagonista anche quest’anno il “rifiutologo” e divulgatore ambientale Roberto Cavallo, accompagnato lungo il percorso dal suo coach, il triatleta Roberto Menicucci.

Per sette giorni, Cavallo e Menicucci raccoglieranno i rifiuti abbandonati che troveranno lungo il percorso, fotografando e mappando quelli che non sarà possibile portare con sé. Queste, nell’ordine, le città sede di tappa, con le tre novità rispetto al percorso originale: Cortina d’Ampezzo, Lorenzago di Cadore (BL), Tolmezzo, Caporetto (Kobarid-SLO), Cividale del Friuli, Gorizia, Duino-Aurisina (Malchina), Trieste. Previste, inoltre, numerose tappe intermedie, dove la popolazione –a partire da scuole, famiglie e associazioni del territorio– sarà invitata a partecipare a eventi di pulizia del territorio e/o incontri, durante i quali verranno presentate le finalità dell’iniziativa, concentrandosi poi sui dati legati all’azione di contrasto all’abbandono dei rifiuti.

L’iniziativa vuole sensibilizzare la popolazione e i media sul fenomeno del littering, ponendo l’attenzione sull’origine di tali rifiuti. La scelta di incentrare l’evento sportivo negli eco-sistemi montano e marino, infatti, nasce dalla consapevolezza che oltre il 75% dell’inquinamento dei mari ha origine nell’entroterra e viene trasportato dai fiumi.

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