Goletta Verde: in Molise 2 punti su 3 risultati fortemente inquinati

Sono la foce del fiume Sinarca e un canale a Termoli. Legambiente: basta alibi, porre subito fine a queste criticità

[9 Luglio 2019]

Goletta Verde ha presentato a Termoli il bilancio del monitoraggio svolto dalla sua equipe tecnica lungo le coste del Molise e i risultati non sono per niente confortanti: «Dei tre punti selezionati per il nostro monitoraggio delle acque in Molise, due sono risultati con valori di inquinanti analizzati – che sono marker specifici di problemi legati ad una cattiva o assente depurazione – ben oltre i limiti di legge. Risultano quindi “fortemente inquinati” la foce del fiume Sinarca, sempre oltre i limiti di legge negli ultimi tre anni in cui è stata monitorata dai nostri tecnici ed il canale presso la rotatoria del lungomare Colombo a Termoli, risultata fortemente inquinata anche nel 2018». Oggi alcuni attivisti del Cigno Verde hanno effettuato un EcoBlitz proprio alla foce del Sinarca, srotolando uno striscione con su scritto “che vergogna!”

Il terzo punto analizzato nel piccolo Molise, è risultato con valori entro i limiti di legge ed è la foce del fiume Trigno (presso la Marina di Montenero di Bisaccia), «Un segnale positivo all’interno di risultati che nel complesso denotano il persistere di forti criticità a livello regionale», dicono gli ambientalisti che ricordano che «Il monitoraggio di Legambiente è stato effettuato attraverso segnalazioni sui punti critici, in particolare le foci dei fiumi, che non possiamo rassegnarci a considerare come perennemente inquinati ma su cui chiediamo alle amministrazioni di mettersi in rete e confrontarsi per migliorare la depurazione e la qualità dell’acqua dei fiumi e dei canali che poi arrivano nel mare. Un monitoraggio che, dopo le intense piogge del mese di maggio che hanno causato numerose criticità depurative lungo tutta la costa, ha risentito dell’improvviso cambio di temperature e delle condizioni meteorologiche avvenuto a metà giugno con l’arrivo dei tecnici di Legambiente».

Manuela Cardarelli, presidente Legambiente Molise, ha evidenziato: «Una situazione quelle delle acque molisane, in particolare delle foci dei fiumi, che conferma il persistere di alcune criticità nei confronti delle quali non ci resta tempo da perdere è necessario infatti che le amministrazioni prendano più coraggio nell’affrontare il tema della depurazione, facendo rete e coinvolgendo tutti i soggetti interessati, compresi i Comuni dell’entroterra, per mettere in campo interventi concreti. Dalla qualità dei nostri fiumi dipende infatti la salute del mare e dei cittadini, ma anche il turismo e l’economia locale».

Mattia Lolli portavoce della Goletta Verde, ha concluso: «E’ ora di dire basta ad ogni forma di alibi e intervenire in maniera decisa per porre fine a queste emergenze che causano danni all’economia, al turismo e soprattutto all’ambiente a partire dalla gestione delle acque reflue e al miglioramento del nostro sistema depurativo. Non va dimenticato che sono già quattro le procedure di infrazione comminate all’Italia dall’Ue con un nuovo deferimento alla Corte di Giustizia arrivato pochi mesi fa. Soldi che avremmo potuto spendere per progetti innovativi a tutela del mare. L’obiettivo del nostro viaggio è mantenere alta l’attenzione contro la mala depurazione, le trivellazioni di petrolio, il cemento illegale e il marine litter. Crediamo siano questi i veri nemici del mare da fermare ad ogni costo, purtroppo ci sembra che l’attenzione del Governo, e spesso anche delle amministrazioni locali, sia diretta su tutt’altro».