Goletta Verde, in Molise cariche batteriche elevate per 2 campionamenti su 3

Sotto accusa le foci e la mancata depurazione degli scarichi

[28 Luglio 2017]

I risultati dei prelievi eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente il 25 e 26 luglio lungo il litorale del piccolo Molise non sono buoni: «Sui tre campionamenti eseguiti lungo le coste molisane, in corrispondenza delle foci di fiumi e nei pressi di scarichi di depuratori, due risultano fuori dai limiti di legge e, di questi, uno è “fortemente inquinato».

Goletta Verde spga che «Oltre al tradizionale prelievo nei pressi della foce del fiume Biferno, che ha confermato una situazione invariata rispetto agli anni scorsi a causa della presenza di scarichi non depurati o illegali, risultando “fortemente inquinato”, i tecnici di Goletta Verde hanno campionato tre punti in provincia di Campobasso: è risultato fortemente inquinato” il Canale Rio Vivo; entro i limiti, invece, i risultati del prelievo effettuato presso il lungomare Federico II di Svevia, all’altezza del civico 43; “inquinato” il giudizio emerso dal campionamento alla foce del fiume Tecchio.

Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente e in questa occasione portavoce di Goletta Verde, ribadisce che «Il nostro monitoraggio non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi regionali per porre rimedio all’inquinamento dei nostri mari Il problema della cattiva depurazione affligge purtroppo tantissime zone dell’Italia, visto che nel nostro Paese circa il 25% delle acque di fognatura viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato. Sebbene non vi siano procedure di infrazione pendenti sul Molise, continuano a permanere criticità ormai croniche. Motivo per cui sarebbe opportuno che gli organi competenti indaghino per definire le cause che compromettono lo stato di salute di mare e fiumi, utilizzando anche i nuovi strumenti repressivi previsti dalla Legge 68 del 2015 sugli Ecoreati in caso di scarichi illeciti».

E anche in Molise si ripete la situazione riscontrata un po’ dappertutto durante la lunga navigazione di Goletta Verde: i bagnanti non vengono informati e la cartellonistica in spiaggia è inesistente, anche se obbligatoria da tre anni per i comuni costieri. In Molise, i volontari di Legambiente hanno verificato in 6 differenti punti, tra spiagge e foci, la presenza o meno di cartelli informativi sullo stato di salute del mare e sulla non balneabilità delle foci. Informativa obbligatoria per legge e che ha la funzione di informare i cittadini sulla qualità del mare (in base alla media dei prelievi degli ultimi 4 anni), i dati delle ultime analisi e le eventuali criticità della spiaggia stessa. Il Cigno Verde molisano dice che «Delle 4 foci verificate – Biferno, Tecchio, Canale Rio Vivo e Sinarca – e delle 2 spiagge – lungomare Federico II e la spiaggia a 30 metri dal Canale Rio Vivo – solo presso la foce del Tecchio e del Sinarca, vi era la presenza del divieto di balneazione. Si tratta di un problema che non va minimamente sottovalutato, perché mette a rischio la stessa salute dei bagnanti. In molti punti giudicati critici dai tecnici di Goletta Verde, infatti, viene spesso registrata la presenza di bagnanti nel punto preso in esame o nelle immediate prossimità dello stesso».

Per quanto riguarda il tema centrale di Goletta Verde 2017, i rifiuti marini, in Molise sulla spiaggia di Ventotto a Petacciato e su quella di Torre del Sinarca a Termoli, su un’area monitorata pari a 6.000 metri quadri, sono stati trovati 259 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia.  Legambiente dice che «Il 6% dei rifiuti trovati nelle spiagge molisane monitorate proviene dalla mancata depurazione degli scarichi. Infatti, tutti quei rifiuti che vengono gettati nel wc, a causa di una cattiva depurazione, finiscono in mare. Di questi la maggior parte è costituita da cotton fioc, se ne trovano quasi 3 ogni 10 metri, poco meno di quelli che si trovano in media sulle spiagge del resto d’Italia (4 ogni 10 m)». Manuela Cardarelli, presidente Legambiente Molise, precisa: «I tecnici di Goletta Verde, durante il monitoraggio lungo le coste molisane effettuato in questi giorni hanno trovato rifiuti da mancata depurazione alla foce del fiume Tecchio, a Petacciato. Rifiuti buttati nel WC e che hanno raggiunto mare e spiagge, anche a causa di criticità del sistema di depurazione. Prevenire è possibile e anche molto semplice: basterebbe evitare di usare i nostri WC come se fossero cestini della spazzatura. Ecco perché Legambiente ha lanciato la campagna #NoRifiutinelWC, per stimolare il cambiamento spontaneo e permanente di abitudini attraverso un piccolo gesto quotidiano che, tuttavia, può contribuire ad arginare un problema di portata globale come il marine litter».

Quelli del Cigno Verde sono convinti che. «Il problema delle microplastiche è serio e globale Bisogna mettere in campo strategie di prevenzione, non solo limitando l’ingresso dei rifiuti in mare ma anche mettendo al bando le microplastiche nei cosmetici. Legambiente chiede con decisione che la proposta di legge, già licenziata dalla Camera dei deputati e ancora ferma in Senato, venga approvata dopo la pausa estiva, come già avvenuto ad esempio in Francia e nel Regno Unito».

La Cardarelli conclude: «A fronte di una situazione sostanzialmente invariata rispetto agli anni scorsi, l’obiettivo di Goletta Verde è quello di spronare le amministrazioni competenti a risolvere i problemi su fronte della mancata depurazione, al fine di valorizzare un territorio che diventi capace di coniugare sviluppo economico, offerta di servizi turistici e salvaguardia dell’ambiente».