Il divieto volontario di cacciare con munizioni al piombo non funziona

La maggior parte dei fagiani venduti nel Regno Unito contiene ancora pallini di piombo

[24 Febbraio 2021]

Nonostante 9 associazioni di cacciatori britannici abbiano approvato nel febbraio 2020 una moratoria volontaria sull’utilizzo di munizioni contenenti piombo, quasi tutti i fagiani venduti nel Fregno Unito contengono pallini di piombo tossico. Dei 180 fagiani esaminati da un tea m di scienziati e ambientalisti inglesi e scozzesi uccelli, 179 sono stati uccisi con pallini di  piombo,  una scoperta che arriva dopo il primo anno della transizione quinquennale che dovrebbe portare all’utilizzo di munizioni non tossiche de che dimostra un clamoroso fallimento degli impegni presi dai cacciatori. Quel divieto volontario era stato sottoscritto in una dichiarazione congiunta delle associazioni venatorie che si sono impegnate tutte a eliminare gradualmente i pallini di piombo e passare “completamente” ad alternative non tossiche.

La British Association for Shooting and Conservation (Basc), che prima si era opposta a qualsiasi cambiamento nelle regole sulle munizioni al piombo, ora sostiene la transizione volontaria, ma Steve Bloomfield della Basc ha detto a BBC News che «Il cambiamento è difficile e richiede tempo. I pallini di piombo sono le munizioni tradizionali per il tiro dal vivo, lo sono da generazioni. I nostri membri hanno bisogno di tempo per provare le alternative e quelle alternative devono essere efficaci e umane».

Ma le alternative “umane” ci sono eccome e includono acciaio, bismuto e tungsteno. In Danimarca, i cacciatori le utilizzano dal 1996, quando le munizioni al piombo sono state vietate per qualsiasi tipo di caccia.Nelm resto dell’’Unione europea, le evidenze scientifiche dei danni provocati dal piombo all’ambiente hanno portato al divieto dell’uso di pallini di piombo sulle zone umide. Ma questa restrizione non è non è entrata in vigore prima della fine del periodo di transizione della Brexit e quindi non si applicherà nel Regno Unito.

Il team di ricercatori ha acquistato fagiani selvatici venduti da commercianti di selvaggina, macellai e supermercati in tutto il Regno Unito. Poi ha eseguito le dissezioni della selvaggina abbattuta e, come spiega Debbie Pain dell’università di Cambridge, «Abbiamo tirato fuori i pallini e li abbiamo inviati per l’analisi e il 99% delle munizioni che abbiamo estratto era piombo. Quindi in realtà il non è affatto diminuito da quando le organizzazioni venatorie hanno aderito al divieto volontario. Questo impegno non ha ancora avuto alcun impatto rilevabile».

Un altro scienziato che ha partecipato all’inchiesta, Rhys Green dell’università di Cambridge,  ricorda che «Il piombo è tossico anche a concentrazioni molto basse. Nel tempo, è stato bandito da un elenco di prodotti che si allunga progressivamente, inclusi impianti idraulici, vernici su cose come giocattoli per bambini e come additivo per la benzina. E la concentrazione massima consentita di piombo in molti alimenti è stata limitata anche da una direttiva Ue, che si applica ancora nel Regno Unito. Ma, per ragioni che non sono chiare, i prodotti a base di carne di selvaggina non sono inclusi in quella lista di alimenti. Attualmente, la quantità di piombo nella carne di selvaggina venduta per il consumo umano non è regolamentata dalla legge».

La Pain  conclude: «Quando il piombo viene sparato contro la fauna selvatica, può essere mangiato dai predatori che si u nutrono degli uccelli s abbattuti. E molti colpi  sparati utilizzando cartucce al piombo cadono nell’ambiente e possono quindi essere mangiati da uccelli selvatici e uccelli terrestri e causare avvelenamento. Spero che entro pochi anni le munizioni al piombo per fucili non vengano utilizzate del tutto per abbattere  selvaggina nel Regno Unito. Ho una mentalità aperta sul fatto che questo possa essere ottenuto sia attraverso un cambiamento volontario o richieda un divieto da parte del governo, ma le prove finora indicano che, se vuole rimanere credibile, l’approccio volontario deve aumentare drasticamente la sua efficacia».

E dall’indagine la credibilità dei cacciatori britannici è finita sotto le suole dei loro stivali.