Pesticidi, ecco perché i bambini sono più esposti a danni per la salute. Una guida per proteggerli

Fao, l’obiettivo è far conoscere i rischi ed i modi per ridurli

[14 Maggio 2015]

Con l’aiuto di un nuovo manuale formativo elaborato dalla FAO e dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), gli educatori che lavorano in Africa e altrove nel mondo stanno operando con le comunità rurali per ridurre l’esposizione dei bambini ai pesticidi tossici usati in agricoltura.

Circa 100 milioni di ragazzi e ragazze tra i 5 e i 17 anni sono impiegati come lavoratori minorenni nel settore agricolo, secondo le statistiche dell’ILO. Molti di loro sono esposti direttamente a sostanze chimiche tossiche, lavorando nelle aziende. Ma i bambini sono esposti anche quando aiutano nelle faccende domestiche o giocano, nonché tramite il cibo che mangiano e l’acqua che bevono.

I bambini sono di gran lunga più sensibili ai pesticidi degli adulti. L’esposizione può tradursi in avvelenamento e malori immediati a seguito del contatto e spesso ha anche effetti cronici di più lungo termine sulla salute e lo sviluppo dei bambini.
Limitare l’uso di pesticidi e promuovere alternative non tossiche è importante per ridurre l’esposizione, ma l’educazione è altrettanto cruciale. Proteggi i bambini dai pesticidi!, la nuova guida illustrata realizzata da FAO ed ILO, fornisce uno strumento educativo facilmente accessibile. Essa aiuta gli educatori nel settore agricolo, gli ispettori del lavoro e le organizzazioni di produttori ad insegnare ai contadini e alle loro famiglie come identificare e minimizzare i rischi in casa e in azienda. E insegna loro anche come riconoscere i segni ed affrontare gli effetti di un’esposizione a sostanze tossiche.
Questa guida facile all’uso è costituita da tre moduli principali: in che modo i bambini sono esposti ai pesticidi; quali sono i rischi per la salute e perché i bambini sono particolarmente vulnerabili; e cosa può esser fatto per ridurre tali rischi.

«Questo strumento è stato adottato per la prima volta in Mali, dove è oggi ampiamente utilizzato dagli educatori nel settore agricolo, nelle scuole delle zone rurali, dagli ispettori del lavoro e dalle organizzazioni di produttori – ha detto Rob Vos, Direttore della Divisione Protezione Sociale della FAO – Il suo utilizzo si sta diffondendo anche in Niger e in altri paesi africani. Stiamo riscontrando un interesse crescente anche da parte di altre regioni. La guida non mira solo a maturare la consapevolezza che è necessario fare qualcosa, ma mostra anche che cosa è necessario fare».
Ma non tutte le situazioni sono uguali. Per questo la guida, oltre ad esser disponibile in diverse lingue (attualmente in Inglese, Francese, Portoghese e Spagnolo, e presto anche in Russo), è stata anche adattata a diversi contesti regionali, tra cui l’Europa dell’Est, il Caucaso e l’Asia Centrale, l’America Latina e i Caraibi, e l’Asia Pacifica. Anche i grafici e le illustrazioni sono stati adattati conformemente.

L’impegno di adattare la guida illustrativa e promuoverne il più ampio uso vede il sostegno della Convenzione di Rotterdam, un trattato multilaterale che promuove la condivisione delle responsabilità in merito alle importazioni di sostanze chimiche rischiose. La FAO e il Programma delle Nazioni Unite per L’Ambiente fungono insieme da Segretariato delle Convenzione.
«Questo è un ottimo esempio di come il lavoro normativo di una convenzione possa contribuire a raggiungere i gruppi più vulnerabili e a far la differenza nelle loro vite – afferma Christine Fuell, Coordinatrice FAO per la Convenzione di Rotterdam – Le illustrazioni colorate sono basate sulla conoscenza locale e si riferiscono a situazioni assolutamente concrete e reali, di modo da poter raggiungere anche i bambini, rendendoli consapevoli dei rischi causati dai pesticidi». La FAO ha presentato la guida durante un evento tenutosi oggi a margine della Conferenza delle Parti della Convenzione (RC COP-7), attualmente in corso a Ginevra, Svizzera (4-15 Maggio).

I bambini sono particolarmente vulnerabili all’esposizione da pesticidi per varie ragioni biologiche e comportamentali. Essi inspirano più aria degli adulti e quindi inalano più polveri, vapori tossici, e gas spray. Rispetto al loro peso corporeo, i bambini hanno bisogno di mangiare e di bere di più degli adulti, e se il cibo è contaminato assimilano quindi più tossine. La superficie esterna della pelle di un bambino per unità di massa corporea è maggiore di quella di un adulto, e la loro pelle è più delicata. Tutti questi fattori possono portare ad un maggiore assorbimento di sostanze chimiche, e gli organi dei bambini hanno più difficoltà a disintossicarsi dai pesticidi, perché non sono ancora completamente sviluppati, afferma la guida. I bambini piccoli spesso giocano per terra, portano le cose alla bocca e sono attratti dai contenitori colorati: tutti atteggiamenti che normalmente aumentano il rischio di esposizione.

di Fao