Usa: l’inquinamento atmosferico lo producono i bianchi, ma lo subiscono neri e ispanici (VIDEO)

Un problema di disuguaglianza, ricchezza, giustizia e regolamentazione ambientale

[14 Marzo 2019]

Negli Stati Uniti la scarsa qualità dell’aria è il più grande rischio per la salute ambientale e ogni anno l’inquinamento da particolato fine è la causa di oltre 100.000 morti per infarto, ictus, cancro ai polmoni e altre malattie. Ma lo studio “Inequity in consumption of goods and services adds to racial–ethnic disparities in air pollution exposure”, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) da un team di ricercatori statunitensi, rivela che non tutti gli americani sono ugualmente esposti a una cattiva qualità dell’aria, né tutte le persone ne sono responsabili nella stessa maniera: «Gli americani neri e ispanici sostengono un onere sproporzionato dell’inquinamento atmosferico prodotto principalmente da americani bianchi non ispanici».

Lo studio quantifica per la prima volta il divario “razziale” tra chi produce l’inquinamento atmosferico e chi lo respira, e il suo principale autore, Christopher Tessum  del dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’università di Washington (UW)  evidenzia che «In maniera simile a studi precedenti, dimostriamo che le minoranze etniche sono esposte a un inquinamento più elevato rispetto ai bianchi non ispanici. La novità è che abbiamo scoperto che tali differenze non si verificano perché le minoranze in media causano più inquinamento dei bianchi: in realtà, è vero il contrario».

Il team ha confrontato per cosa le persone spendono i loro soldi – come comprare generi alimentari o benzina o in lavanderie a secco – con l’inquinamento prodotto da queste attività, quindi ha sovrapposto questi risultati su una mappa di dove vivono le persone per vedere se c’era differenza tra l’inquinamento prodotto da specifici gruppi etnici e i loro consumi»

Un altro autore dello studio, Julian Marshall  che insegna  ingegneria civile e ambientale all’UW sottolinea che «Qualcuno deve fare la penna che abbiamo comprato al negozio. Volevamo vedere dove si trova l’inquinamento associato alla realizzazione di quella penna. E’ vicino a dove vivono le persone? E chi vive lì?»

Il team ha scoperto che in media gli americani bianchi non ispanici spendono più denaro in beni e servizi ad alta intensità di inquinamento, il che significa che producono  più inquinamento di altri gruppi. Ma i bianchi americani hanno anche un “pollution advantage”, perché sono esposti a circa il 17% in meno di inquinamento di quanto non ne generino. Invece, le popolazioni nere e ispaniche hanno un “pollution burden”: in media, i neri americani subiscono circa il 56% di inquinamento in più rispetto a quanto ne generano. Per gli ispanici i,l dato è ancora superiore: 63%.

All’UW spiegano che «Queste disparità possono essere influenzate da tendenze sociali di lunga data, come la disuguaglianza di reddito. Inoltre, i modelli razziali in cui le persone vivono o riflettono spesso la segregazione o altre condizioni di vita risalenti a decenni prima. Gli americani neri e ispanici hanno maggiori probabilità di vivere in luoghi con maggiori concentrazioni di inquinamento rispetto ai bianchi americani, il che significa che la loro esposizione giornaliera è maggior. In generale, gli Stati Uniti hanno fatto passi da gigante per ridurre l’inquinamento atmosferico in tutto il Paese: tra il 2003 e il 2015 l’esposizione media all’inquinamento da particolato è diminuita di circa il 50%. Ma durante lo stesso periodo lo squilibrio dell’impatto dell’’inquinamento è rimasto elevato».

Un altro autore dello studio, Jason Hill, del Department of bioproducts and biosystems engineering dell’università del Minnesota, aggiunge: «Il nostro lavoro si pone all’intersezione di molti argomenti importanti e attuali come la razza, la disuguaglianza, la ricchezza, la giustizia ambientale e la regolamentazione ambientale». Il team spera che questo collegamento tra inquinamento e disuguaglianza possa fornire ai policymakers e all’opinione pubblica un modo semplice e intuitivo per capire e vedere la disparità tra l’inquinamento prodotto dai diversi gruppi di popolazione e l’inquinamento a cui sono esposti.

Marshall conclude: «L’approccio che abbiamo stabilito in questo studio potrebbe essere esteso ad altri inquinanti, luoghi e gruppi di persone. Quando si tratta di determinare chi causa inquinamento atmosferico- e chi respira quell’inquinamento – questa ricerca è solo l’inizio».

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  • Black and Hispanic minorities in the U.S. bear a disproportionate burden from air pollution