Firenze: con il riciclo dei materiali e l’innovazione si “rifanno” le strade in vista dei Mondiali di ciclismo

[26 Luglio 2013]

I Mondiali di ciclismo previsti a settembre a Firenze, forniscono l’occasione per sperimentare materiali, frutto di innovazioni tecnologiche, per le pavimentazioni stradali. Si tratta di un nuovo materiale che permette una riduzione del rumore da traffico e di iniezioni di resine per consolidare il lastrico in modo da evitare le toppe in asfalto.

L’intervento più significativo è quello che ha interessato via Pistoiese dove è stata sperimentata una nuova miscela di conglomerato bituminoso denominato Asphalt Rubber, realizzato con l’aggiunta di gomma riciclata proveniente da pneumatici usati.

«I conglomerati bituminosi tipo “Asphalt Rubber” – hanno spiegato dall’amministrazione comunale – sono miscele di nuova generazione costituite da aggregati lapidei di primo impiego e da bitume modificato con polverino di gomma riciclata mediante metodologia wet, denominato “Asphalt Rubber” (AR) da cui il conglomerato prende nome. Il conglomerato bituminoso può essere utilizzato per manti di spessore ridotto o per strati di spessore fino a 4 centimetri, caratterizzati da una elevata rugosità superficiale, parzialmente drenanti e anti-rumore e rappresentano una delle più vantaggiose tecniche per la manutenzione degli strati d’usura di pavimentazioni stradali in buono stato strutturale. Questi materiali garantiscono in opera elevati livelli d’aderenza e di macrorugosità superficiale, sia a breve, sia a lungo termine. Trattandosi di una miscela a granulometria più fine (0/8 mm) permette, inoltre, d’ottenere superfici stradali a bassa emissione acustica, come nel caso dei conglomerati bituminosi drenanti».

La sperimentazione è stata effettuata per un tratto di 200 metri di via Pistoiese fra via Golubovich e via di Cocco, su entrambe le corsie. Sono state eseguite le misure fonometriche nella situazione ante opera in modo tale da poter verificare la riduzione del rumore a seguito dell’intervento; i fonometri sono stati installati sulla parete della scuola che si affaccia in quel tratto su via Pistoiese. La prospettiva è quella di utilizzare in futuro questi materiali nelle zone a più alto traffico dove l’inquinamento acustico costituisce una problematica rilevante.

Intanto l’Amministrazione comunale di Firenze sta sperimentando una metodologia innovativa per la manutenzione dei lastrici che sfrutta le tecnologie già oggi di uso comune per il consolidamento dei terreni cedevoli. Si tratta di applicare l’iniezione di resine consolidanti che vengono utilizzate all’interno dei sottofondi stradali, anche alle pavimentazioni stradali in pietra.

La procedura è semplice: non appena iniziano a manifestarsi i primi sintomi di sconnessione dei lastrici, si deve intervenire praticando dei fori nei giunti fra le diverse lastre di pietra ed iniettando la resina nel sottofondo. In questo modo il movimento viene bloccato e il degrado della pavimentazione si arresta dando il tempo di programmare un intervento di manutenzione straordinaria.

Inoltre si evitano le toppe d’asfalto sulle strade in pietra che oggi costituiscono l’unico sistema per “bloccare” le emergenze nell’attesa di interventi risolutivi. Questa nuova tecnica, attualmente in fase di studio, sarà presto oggetto di una sperimentazione per poi diventare operativa sulle strade a partire dalla prossima primavera.