Mobilitaria 2020: «Il lockdown ha ridotto traffico e inquinamento dell’aria»

Ora la sfida è tornare a muoverci senza inquinare e congestionare le città italiane

[28 Maggio 2020]

Oggi Kyoto Club e Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iia) hanno presentato lo studio annuale “MobilitAria 2020”, il cui obiettivo è quello di «delineare un quadro sull’andamento della qualità dell’aria e delle politiche di mobilità urbana nelle 14 principali città e aree metropolitane italiane nel periodo 2019-2020»-

Secondo lo studio «Nel 2019 migliora leggermente la qualità dell’aria nelle città rispetto all’anno precedente, tuttavia permangono valori critici che non sono sufficienti a garantire il rispetto dei limiti normativi in vigore. Nel periodo di lockdown invece, complice il blocco del traffico, si registra un netto calo dell’inquinamento soprattutto per il crollo del biossido di azoto (NO2)».

A marzo e aprile, a Roma, Milano, Torino e Napoli i livelli di emissioni e di inquinamento dovuti ai trasporti hanno segnato un calo, in particolare per quanto riguarda  il biossido di azoto (NO2). Il crollo principale di NO2 è avvenuto a Roma, dove le concentrazioni medie sono inferiori alle annualità precedenti (2016-2019) del 59% a marzo del 71% ad aprile.  A Torino invece il calo è del 43% per marzo e -51% per aprile, a Milano si è avuta una riduzione del -29% e -43% rispetto alla media dello stesso periodo 2016-2019, mentre Napoli registra rispettivamente una riduzione del -33% e -57%.

Il direttore del Cnr-Iia, Francesco Petracchini, evidenzia che «L’analisi condotta sulla qualità dell’aria per l’annualità 2019 ha mostrato la persistenza per alcune città italiane di valori di concentrazioni elevati che non sono sufficienti a garantire il rispetto dei limiti normativi in vigore. Occorre pertanto maggiore impegno da parte delle Amministrazioni locali per ridurre le concentrazioni e i superamenti al valore limite.  È stato inoltre analizzato nel periodo del lockdown nazionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 l’effetto sulla qualità dell’aria. I due mesi di blocco hanno permesso di comprendere l’importante impatto del traffico veicolare, in particolare quello privato, oltre che sulle emissioni di alcuni inquinanti anche sulle concentrazioni rilevate dalle centraline; tale evidenza risulta molto marcata, in accordo con quanto emerso dalle analisi delle stesse Agenzie per gli inquinanti legati direttamente al traffico, quale il biossido di azoto e in modo minore ma comunque allo stesso modo evidente anche per il particolato atmosferico».

Per quanto riguarda la mobilità urbana, il report analizza cosa è avvenuto in questo anno e mezzo a livello urbano, regionale e nazionale, con i diversi provvedimenti e investimenti: «Sono stati analizzati i PUMS, Piano Urbano Mobilità Sostenibile,  delle 14 città di ambito comunale o metropolitano, con lo stato di fatto ed i contenuti principali. PUMS che entro ottobre 2020, tutte le città metropolitane dovranno approvare. Nel 2020 con l’emergenza coronavirus molte Amministrazioni comunali hanno predisposto, ed ora iniziano ad attuare, Piani per la Mobilità per la Fase2 della ripartenza, per incoraggiare la crescita degli spostamenti ciclopedonali in sicurezza, per riorganizzare i servizi di TPL, potenziare la sharing mobility, sfalsare gli orari, incoraggiare lo smart working ed i servizi online».

Mentre le città provano ad attrezzarsi per essere sempre più sostenibili, per Kyoto Club Cnr-Iia  «Il Dl Rilancio appena licenziato dal Governo si dimostra timido e insufficiente a contrastare la crescita della congestione e del traffico che in modo progressivo torneranno ad invadere le nostre città dopo la ripartenza: ora più che mai è necessario accelerare la giusta transizione verso la mobilità sostenibile».

La coordinatrice del gruppo di lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club, Anna Donati, aggiunge: «Il lockdown ha ridotto traffico, inquinamento ed emissioni di CO2, ma noi vogliamo tornare a muoverci senza inquinare e congestionare le città. Questo è possibile se acceleriamo gli investimenti e le misure per spostarsi con la bicicletta, a piedi, con la sharing mobility e la micromobilità, se innoviamo i servizi di trasporto pubblico e puntiamo sull’elettrificazione dei veicoli. IL DL Rilancio è solo un timido tentativo per andare in questa direzione, serve molto di più e chiediamo che  il DL venga migliorato ed i prossimi provvedimenti  siano più efficaci».

Cnr-Iia e Kyoto Club  sono convinti che «Anche in tempi di Covid-19 servono cambiamenti strutturali e forti innovazioni che accelerino la decarbonizzazione con una offerta intelligente di mobilità,  secondo i principi Avoid, Shift, Improve». A questo scopo il terzo rapporto presenta  proposte concrete per la fase2, tra queste: potenziare lo smart working e i servizi di prossimità per decongestionare le città; pianificare gli orari di ingresso nel lavoro, nelle scuole, nei servizi pubblici e privati, nei servizi commerciali per ridurre le ore di punta e utilizzare al meglio gli spazi ed i servizi disponibili; allargare i servizi di sharing mobility, promuvere la mobilità ciclistica attraverso l’ampliamento delle piste ciclabili e dei servizi ai ciclisti; sostenere il trasporto pubblico; potenziare la figura del mobility manager; riorganizzare la logistica in maniera sostenibile; puntare sull’elettrificazione dei veicoli e mantenere ztl e low emission zone.

Il vicepresidente di Kyoto Club, Francesco Ferrante, conclude: «Sembra evidente che l’uscita dalla crisi pandemica ci pone di fronte a un bivio. Prevarrà la spinta “conservatrice” di chi pensa che la migliore risposta alle esigenze d distanziamento sociale sia quella di rinchiudersi nella propria auto privata magari incentivando l’acquisto dei modelli rimasti invenduti in questi mesi, o piuttosto vincerà un modello più moderno che si basa sul forte potenziamento del trasporto pubblico locale, dello sharing, delle forme di mobilità dolce e sostenibile e che incentivi l’innovazione tecnologica accelerando l’uscita dall'”era fossile” anche nei trasporti? Solo se saremo in grado di far vincere la seconda opzione potremo tornare a vivere in città di nuovo belle, accoglienti, piene di vita e di aria pulita».