Sicurezza stradale: le nuove regole Ue per una mobilità pulita, connessa e automatizzata

Si basano sui Cooperative Intelligent Transport Systems (C-ITS)

[13 Marzo 2019]

Oggi la Commissione europea Ue ha adottato le nuove regole per i Cooperative Intelligent Transport Systems (C-ITS) da dispiegare sulle strade dell’Europa e dice che «Questa nuova tecnologia permetterà ai veicoli di comunicare tra loro, con l’infrastruttura stradale e con gli altri utilizzatori della strada e di scambiare delle informazioni riguardanti, per esempio, delle situazioni pericolose, dei lavori stradali in corso e i tempi di circolazione del traffico, rendendo così i trasporti stradali più sicuri, più puliti e più efficienti. Le nuove regole sono conformi alle proposte sulla mobilità pulita presentate dalla Commissione Juncker e segnano una nuova tappa nella modernizzazione del settore europeo della mobilità, conducendola verso la neutralità climatica nella seconda metà del secolo e contribuendo all’obiettivo a lungo termine dell’Ue di fare in modo che il numero dei morti e dei feriti gravi sulle strade si avvicini a zero entro il 2050 (“Vision zero”)».

La commissaria Ue alla mobilità e ai trasporti, Violeta Bulc, ha commentato: «Pur rimanendo aperto alle nuove tecnologie e all’evoluzione commerciale, l’atto adottato oggi apporta, tra gli altri, alle case automobilistiche e agli operatori stradali la sicurezza giuridica tanto attesa di cui hanno bisogno per cominciare a dispiegare su grande scala dei servizi STI-C in tutta Europa. Vero trampolino di lancio verso una mobilità connessa e automatizzata, contribuisce in maniera significativa alla realizzazione delle nostre ambizioni in materia di sicurezza stradale»-

Le regole adottate oggi  permettono infatti la comunicazione tra veicoli e da quest’anno i veicoli, i cartelli segnaletici e le autostrade saranno equipaggiati con una tecnologia che permette di inviare dei messaggi tipo  a chi viaggia nelle loro vicinanze.

La Commissione Ue spiega che «Le specificazioni stabiliscono delle esigenze legali minimali  per garantire l’interoperabilità dei diversi sistemi cooperativi utilizzati, indispensabile perché tutte le stazioni equipaggiate possano scambiare dei messaggi con qualsiasi altra stazione, in tutta sicurezza e in una rete aperta. L’elemento cooperativo, reso possibile dalla connettività digitale tra veicoli e tra veicoli e infrastrutture dei trasporti, dovrebbe  migliorare considerevolmente la sicurezza stradale, l’efficienza del traffico e il comfort durante la guida, auitando il conducente a prendere buone decisioni e ad adattarsi alla situazione del traffico».

Ora la palla passa al Parlamento europeo e al Consiglio Ue.