Costa audito in Commissione Ecomafie su end of waste, Pfas e bonifica del Sin di Venezia Porto Marghera

Registro unico di tutte le autorizzazioni al riciclo rilasciate; obiettivo zero Pfas; caratterizzato il 95% del Sin

[12 Settembre 2019]

Oggi la a Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Ecomafie) oggi ha audito il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sui provvedimenti di cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste), la contaminazione da Pfas e la bonifica del Sin di Venezia Porto Marghera.

Per quanto riguarda i decreti end of waste, Costa ha detto che «L’iter del provvedimento sul polverino da pneumatici fuori uso è in fase di completamento, e sono in fase avanzata quelli dedicati a pastello di piombo, plastiche miste, carta da macero e pulper (scarto dell’industria cartaria), mentre sono state avviate le verifiche di fattibilità per i decreti su vetro sanitario, vetroresina, rifiuti da spazzamento stradale, oli alimentari esausti, ceneri da altoforno, tessili, residui da acciaieria». Il Ministro ha anche annunciato che al ministero dell’ambiente sarà istituito un registro unico di tutte le autorizzazioni al riciclo rilasciate.

Per quanto riguarda la contaminazione da Pfas, Costa ha detto che «E’ volontà del ministero  fissare l’obiettivo di virtuale assenza di queste sostanze in tutte le emissioni e gli scarichi nei corpi idrici» e ha anche spiegato che «Il ministero dell’ambiente, di concerto con il ministero della salute, ha avviato l’iter per istituire un’apposita cabina di regia che delinei un quadro della contaminazione da Pfas su tutto il territorio nazionale». Inoltre, il ministero dell’ambiente «ha promosso uno studio effettuato dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri per individuare potenziali sostituti a minore impatto ambientale dei Pfas».

Rispondendo alle domande sul  Sito di interesse nazionale per la bonifica di Venezia Porto Marghera, Costa ha evidenziato che «Ad oggi risulta caratterizzato il 95% della superficie dei suoli e delle falde. Per il 69% dei suoli e il 66% delle falde è approvato il progetto di messa in sicurezza o bonifica, mentre le aree con procedimento di bonifica concluso (aree risultate non contaminate) sono pari al 16% dei suoli e l’11% delle acque di falda. Per quanto riguarda invece gli interventi di marginamento delle macroisole, ad oggi risultano conclusi per il 92%». Secondo quanto riferito dal ministro dell’ambiente, «Per la prosecuzione delle opere di marginamento il Ministero dell’Ambiente ha stanziato circa 70 milioni di euro che saranno erogati entro il 2019. Il Ministro ha illustrato anche le criticità del procedimento di bonifica in corso, tra cui l’inadempienza e i ritardi da parte di alcune aziende, e la difficoltà nell’individuazione dei responsabili di talune contaminazioni a causa dei fenomeni di inquinamento diffuso che caratterizzano il Sin e del succedersi nel tempo di numerose imprese operanti nell’area».

Ieri, sulla bonifica del Sin di Porto Marghera la Commissione Ecomafie aveva audito anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che aveva riferito che «Per il completamento dei marginamenti sono necessari 250 milioni di euro» e che «La Cabina di regia con il ministero dell’ambiente non è stata più convocata da ottobre 2018». Costa ha risposto facendo notare che «La Cabina di regia viene convocata all’occorrenza su questioni tecniche».