Ecoballe nel canale di Piombino, Legambiente scrive ai Sindaci dei Comuni dell’Isola d’Elba

Immediato intervento su ministro dell’ambiente e governo per sbloccare la situazione

[21 Maggio 2020]

Dopo i recenti interventi del Sindaco di Piombino, del Presidente della Regione Toscana, dell’Onorevole Fratojanni e di Legambiente Toscana e Legambiente Nazionale per chiedere al Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di sbrogliare il pasticcio burocratico che non permette di recuperare dai fondali del Canale di Piombino le ecoballe disperse in mare a poche centinaia di metri passi dall’isolotto di Cerboli (Comune di Rio) il 23 luglio 2015 dal cargo Ivy – che alzava bandiera fantasma, lEgambiente Arcipelago Toscano si aspettava un intervento dei 7 Sindaci dei Comuni elbani che andasse nello stesso senso, ma l’attesa dell’associazione ambientalista è passata invano.

»Eppure – ricorda la presidente del cigno verde isolano Maria Frangioni in una lettera invaiata oggi ai sindaci -, come ha nuovamente sottolineato l’Amministrazione Comunale di Piombino, le 56 ecoballe  – alcune delle quali sono state recuperate spiaggiate o in galleggiamento a ridosso della costa – e i 65.000 Kg di plastiche eterogenee rappresentano un rischio altissimo di inquinamento sia per le nostre coste che per i fondali marini e il Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos e il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Un pericolo che si è già palesato all’Elba con il vistoso inquinamento da plastiche in forte aumento sulle spiagge del Comune di Rio tra Bagnaia e Cavo, constatato nelle estati 2018 e 2019 dai volontari dell’iniziativa Vele Spiegate, e con il ritrovamento di un’ecoballa al largo delle coste dei Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro».

Legambiente evidenzia che «Questo rischio non riguarda certo i soli Comuni dell’Elba orientale, a rischio è anche il mare di Portoferraio e i Comuni dell’Elba occidentale avrebbero comunque un contraccolpo di immagine pessimo dall’aggravarsi di una situazione che, così come la descrivono il Sindaco di Piombino, la Regione e gli esperti è giunta al limite del punto di rottura».

Per questo Maria Frangioni chiede ai 7 primi cittadini elbani  «Un immediato intervento unitario verso il ministro dell’ambiente e il governo perché sblocchino immediatamente, e con i procedimenti necessari, il recupero delle ecoballe, per evitare ulteriori danni all’ambiente marino e non compromettere l’immagine turistica dell’Elba in un momento di così grande difficoltà».