Microplastiche: gravi danni sui microrganismi marini. Foraminiferi a rischio scomparsa entro il 2100

Studio italiano: gravi conseguenze per l'ambiente se non si interverrà con buone pratiche e riduzione della plastica

[15 Marzo 2021]

«Le microplastiche disperse negli oceani hanno effetti estremamente negativi sulla vita dei piccoli organismi marini, mettendo a rischio il ciclo vitale di tutte le specie e la loro funzione regolatrice dell’ecosistema globale». E’ quanto emerge dallo studio “Plastics, (bio)polymers and their apparent biogeochemical cycle: an infrared spectroscopy study on foraminifera”, pubblicato su Enviromental Pollution da Giovanni Battista De Giudici, Carla Buosi e Daniela Medas, del Dipartimento di scienze chimiche e geologiche dell’università di Cagliari diretto da Rosa Cidu, in collaborazione Giovanni Birarda e Lisa Vaccari (Elettra sincrotrone Trieste); Francesca Caridi ed Anna Sabbatini (università politenica delle Marche); Letizia di Bella (università la Sapienza di Roma); Martina Pierdomenico (CNR-IAS); Maria Antonietta Casu (CNR); Carlo Meneghini (università Roma Tre) e Arthur Surowka (Akademia Górniczo-Hutnicza – AGH).

I ricercatori spiegano che «L’attività si è concentrata sugli effetti delle microplastiche, di produzione industriale, che contengono il plasticizzante DEHP sui gusci e il citoplasma dei foraminiferi, organismi marini unicellulari, presenti ovunque nel mare, che rappresentano uno degli ingressi verso la catena alimentare. Inoltre, un effetto positivo di molte specie dei foraminiferi è la creazione di un guscio di carbonato di calcio che aiuta nel riassorbire la CO2 atmosferica».

I risultati della ricerca dimostrano che «Le microplastiche sono presenti nel guscio e nella cellula dei foraminiferi analizzati. Studiando lo spettro composizionale delle cellule, è stato dimostrato per la prima volta che la presenza delle plastiche induce uno stress cellulare in questi microrganismi. Inoltre, il plasticizzante (DEHP) viene incorporato nella cellula ed anche nel guscio. Queste osservazioni inducono a pensare che l’inquinamento chimico combinato con l’acidificazione delle acque possa portare alla scomparsa dei foraminiferi entro il 2100. Un’eventualità da scongiurare, perché i foraminiferi sono una componente fondamentale dell’ecosistema e la loro biodiversità e abbondanza sono elementi essenziali per la resilienza ambientale rispetto ai Global Changes».

All’università di Cagliari, che da tempo ha attivato campagne di sensibilizzazione e azioni concrete, come la riduzione degli imballaggi di plastica nei distributori automatici, per limitare il più possibile l’inquinamento da sostanze plastiche, concludono: «L o studio dimostra che «La plastica sia un inquinante pericoloso delle acque e la sua presenza è talmente abbondante nei sedimenti fluviali e marini che gli effetti di questa situazione devono destare notevoli preoccupazioni».