Nel Sikkim borracce di bambù riutilizzabili al posto delle bottiglie di plastica

A Lachen un’iniziativa per i turisti e per combattere i rifiuti di plastica. In altre città indiane cibo in cambio di plastica

[16 Marzo 2021]

Nel tentativo di fermare l’uso di bottiglie d’acqua di plastica e di rifiuti, l’antica e pittoresca città di Lachen,  nell’ex regno himalayano indipendente del Sikkim, diventato uno Stato dell’India nel 1975, introdurrà bottiglie d’acqua in  bambù per i turisti. Lachen  è famosa per le sue cime innevate e per i suoi splendidi panorami dell’Himalaya, che ogni anno attirano migliaia di turisti che però lasciano dietro di loro una scia di rifiuti e inquinamento ambientale. Quella delle borracce in bambù e l’ultima di una serie di misure adottate dalle autorità del Sikkim per combattere la crescente crisi dei rifiuti di plastica nel minuscolo Stato di 7 096 km2 con poco più di 600.000 abitanti.

Nel 1998, il Sikkim ha vietato le bottiglie di acqua in plastica e nel 2016 ha vietato l’utilizzo di tutti i tipi di acqua potabile confezionata negli uffici governativi e negli eventi governativi.

L’iniziativa di Lachen parte da un deputato del Sikkim, Hishley Lachungpa, che, spinto dalle crescenti  lamentele da parte della comunità locale preoccupata per l’accumularsi ovunque dei rifiuti di plastica dei turisti, ha ordinato 1.000 bottiglie d’acqua in bambù prodotte in un altro Stato indiano: l’Assam.  Ai turisti che visitano Lachen verrà chiesto di lasciare le loro bottiglie di plastica fuori dalla città o di trasferire la loro acqua in bottiglie riutilizzabili che saranno disponibili nella maggior parte dei negozi. Le bottiglie d’acqua in bambù verranno distribuite durante il festival Losar, la celebrazione annuale più popolare e significativa del Sikkim. Intanto, visto l’affare, alcuni artigiani del Sikkim hanno cominciato a produrre borracce e bottiglie in bambù che vengono vendute ai turisti a un  prezzo che varia tra i 2 e i 5 euro. Una bella somma per l’India.

A Lachen, i turisti vengono spesso sottoposti a controlli per verificare che non introducano bottiglie di plastica, ma gli abitanti della cittadina chiedono alle autorità del Sikkim di mettere severi limiti e divieti anche per gli imballaggi in plastica dei generi alimentari.

Lachen non è l’unica città indiana inondata di rifiuti di plastica: il problema dell’inquinamento da plastica è diventato un grosso problema in tutto il subcontinente e in India la maggior parte delle città non dispone di sistemi di gestione dei rifiuti efficienti ed efficaci: solo 14.000 tonnellate su 25.000 di rifiuti di plastica prodotte quotidianamente vengono effettivamente raccolti e separarle o riciclarle è ancora fantascienza in gran parte del Paese. In India, la problematica dei rifiuti di plastica è destinata ad acuirsi a causa della domanda di plastica in crescita, trainata dalla rapida urbanizzazione e dall’aumento della popolazione.

Il primo ministro della destra induista Narendra Modi ha annunciato che l’India prevede di eliminare gradualmente la plastica monouso entro il 2022, ma sembra solo uno dei molti annunci ai quali ha abituato gli indiani, perché non sembra avere nessuna intenzione di vietare la plastica usa e getta.

Come il Sikkim, altri Stati in India stanno attuando proprie misure per combattere l’inquinamento da plastica: nel Chhattisgarh, la città di Ambikapur ha aperto un Garbage Cafe  che offre alle persone un pasto caldo nutriente in cambio di rifiuti di plastica. La plastica raccolta dal bar verrà utilizzata per la costruzione di strade, un metodo per “smaltire” i rifiuti di plastica che le autorità cittadine utilizzano dal 2015, quando un’intera strada è stata costruita con i rifiuti di plastica. Dopo aver analizzato il progetto di baratto cibo  contro plastica raccolta, anche altri Stati indiani stanno pianificando di lanciare i Garbage Cafes in tutte le città.