No-Trash Triangle Initiative, per salvare le piccole isole indonesiane dallo tsunami della plastica

Un programma di educazione ambientale e azioni concrete nell’'isola di Bangka

[25 Luglio 2019]

La No-Trash Triangle Initiative, un progetto è supportato dalla ONG tedesca Aqueis e coordinato dal diving resort Coral Eye del biologo marino italiano Marco Segre Reinach, è nata per far fronte al problema dell’inquinamento da plastica nei mari dell’Indonesia e, come ci spiega  la manager Anna Clerici, «Sabato 27 luglio avrà inizio un programma di educazione ambientale nella scuola media nell’isola di Bangka, Nord Sulawesi. Lo scopo è quello di incoraggiare gli studenti a prendersi cura dell’ambiente in cui vivono dandogli gli strumenti di informazione per una corretta gestione dei rifiuti».

Infatti, Bangka Island è nel cuore del “Coral Triangle”, l’area con la più ricca biodiversità marina di tutto il mondo. L’isola è circondata da bellissime barriere coralline e da una ancor più incredibile vita sottomarina. «Tuttavia – ricordano a No-Trash Triangle Initiative –  come è il caso in molte piccole isole indonesiane, questo ecosistema unico è sempre più in pericolo a causa della plastica e di altri inquinanti che si riversano quotidianamente negli oceani».

Per farlo, No-Trash Triangle Initiative ha recentemente stretto un accordo con l’ONG indonesiana Seasoldier per sviluppare un innovativo programma di educazione incentrato sulla conservazione degli oceani e per creare un modello sostenibile di gestione dell’inquinamento, di cui il programma di educazione fa parte, che possa essere esteso ad altre isole per far fronte alla sempre più alta quantità di plastica presente, aiutando così l’Indonesia a preservarne i suoi eccezionali e biodiversi ecosistemi marini e costieri.

Oltre all’istruzione, l’iniziativa ha creato una rete logistica che fino ad oggi ha fatto sì che oltre 5 tonnellate di rifiuti provenienti dal mare intorno all’isola di Bangka fossero riciclati, e incoraggia anche la responsabilità delle aziende europee ed indonesiane. Inoltre, supporta la ricerca scientifica anche grazie a Coral Eye, resort nato come centro di ricerca di biologia marina e quindi sensibile a problematiche ambientali, che mette a disposizione 6 borse di studio all’anno per progetti di conservazione ambientale.

Quelli di No-Trash Triangle Initiative sottolineano che «L’educazione creativa è una parte fondamentale del modello sostenibile e replicabile che stiamo sviluppando insieme. Se le nuove generazioni sviluppano una maggior consapevolezza dell’ambiente che li circonda, comprenderanno meglio l’impatto delle loro azioni e questa consapevolezza sarà la parte cruciale nell’implemento delle soluzioni stesse e quindi nella lotta contro l’inquinamento da plastica».

Il programma di educazione ambientale è stato definito con l’aiuto degli insegnanti di Bangka, per renderlo pertinente ed interessante per gli studenti. A tenere le lezioni Saranno i giovani volontari indonesiani di Seasoldier che spiegano: «L’idea è che un programma di questo tipo, presentato da ragazzi locali con la passione per il mare, porterà gli studenti ad essere più coinvolti ed ispirati. Alla fine del programma, i partecipanti riceveranno un certificato rilasciato dalla scuola che entrerà a far parte del loro curriculum. Si avrà quindi una nuova schiera di “Ocean Ambassadors” e, magari, la prossima generazione di biologi marini.

Una volta che il nuovo programma educativo sarà stato completato nel dicembre 2019, No-Trash Triangle Initiative lavorerà con Sea Soldier per assicurarsi che possa essere replicato su altre piccole isole nel Coral Triangle, adattandolo in base alle esigenze locali.

Jody Umboh, il preside della scuola media di di Bangka, conclude: «Questo programma è molto importante per aiutare i nostri ragazzi a rendersi conto di quanto siano fortunati a vivere in un posto così speciale e di quanto sia importante il loro contributo affinché continui ad esserlo».