Si tratta di 15 ettari in un Sin che ne conta 928,4 a terra e 2015 a mare

Piombino, sarà il Comune a dover mettere in sicurezza le ex discariche di Poggio ai venti

Ferrari e Bezzini: «Siamo convinti che sia un’opera indispensabile, da anni finanziata e mai realizzata». E i rifiuti da bonifica come verranno gestiti?

[21 Luglio 2020]

Con un’ordinanza firmata nei giorni scorsi dalla Regione Toscana, il Comune di Piombino – su richiesta avanzata dall’Amministrazione comunale – è tornato titolare per la bonifica delle ex discariche di Poggio ai venti, che nei decenni passati sono state gestite da Asiu per i conferimenti di rifiuti urbani.

«Siamo ben consapevoli – dichiara il sindaco Ferrari – di quanto la titolarità della bonifica di quel sito si traduca in un grande impegno per le forze del Comune ma questo non ci spaventa perché siamo convinti che sia un’opera indispensabile, da anni finanziata e mai realizzata. Per governare ci vuole coraggio anziché inerzia: dopo anni in cui il commissario Enrico Rossi non è riuscito a far partire la relativa bonifica, è arrivata una buona notizia dalla Regione Toscana che ci ha ascoltati e ha deciso di restituire al Comune di Piombino la titolarità dell’opera. Lavoreremo con impegno e convinzione, perché la rinascita del territorio passa anche dal risanamento ambientale».

Le due discariche sono da tempo esaurite, come ricorda il Comune: la prima dal 1983 e la seconda dal 1997. Risale al 2002 la conferenza nella quale si definirono gli indirizzi preliminari per il progetto di bonifica.

«Piombino – dichiara Carla Bezzini, assessore all’Ambiente – ha atteso diciotto anni tra alterne vicende e totale inefficienza, con risorse stanziate e mai utilizzate, se non per la raccolta del percolato che quelle discariche producono: adesso è arrivato il momento di impegnarsi seriamente per la città e per il territorio. Finalmente, dopo vari incontri e carteggi, il commissario Rossi ha emesso un’ordinanza che individua il Comune di Piombino come soggetto attuatore. Adesso saranno necessarie molte azioni preliminari, a partire dalle procedure amministrative e contabili per arrivare alla stesura del progetto e del relativo bando per affidare i lavori. Si tratta del primo passo di un percorso lungo e impegnativo che presto ci porterà a risolvere un problema annoso che da troppo tempo attanaglia la città».

Sarà anche l’occasione per capire come – e dove – il Comune intenderà gestire i rifiuti prodotti in fase di bonifica, presumibilmente (almeno in parte) da conferire in discarica. Un tema col quale in questi anni l’Amministrazione comunale non ha dimostrato grande feeling.

Rimane poi, naturalmente, tutta da giocare la partita riguardante la bonifica del Sin di Piombino, nel quale rientrano anche le due ex discariche di Poggio ai venti: insieme rappresentano un’area da 15 ettari, mentre complessivamente il Sito d’interesse nazionale conta 928,4 ha a terra e 2015 ha a mare (si veda la mappa allegata, ndr). Istituito nel lontano 1998, secondo gli ultimi dati comunicati dal ministero dell’Ambiente  risulta bonificato il 49% dei terreni e il 4% della falda, con i famosi 50 milioni di euro previsti dal 2014 ancora in attesa di essere spesi.