A che punto è la diffusione di Ostreopsis ovata, un’alga potenzialmente tossica nei nostri mari

Durante la fioritura può rilasciare una tossina con effetti sulle prime vie respiratorie e talvolta stati febbrili. Il contatto diretto invece può provocare congiuntiviti e dermatiti

[15 Luglio 2019]

Quando la stagione estiva è più calda, può capitare che nei nostri mari si verifichino abbondanti fioriture di una microalga potenzialmente tossica, la Ostreopsis ovata.

È una microalga di origine tropicale individuata in diverse zone del Mediterraneo a partire dalla fine degli anni novanta probabilmente diffusa attraverso le acque di zavorra e le chiglie delle navi.

La proliferazione di Ostreopsis ovata alle nostre latitudini è legata essenzialmente a fattori climatici e idrodinamici quali: condizioni meteo-marine stabili (alta pressione atmosferica), moto ondoso ridotto (presenza di scogliere naturali o artificiali), temperatura dell’acqua relativamente elevata.

I segni caratteristici del fenomeno di fioritura massiva, osservabili a occhio nudo, sono: formazione sott’acqua di una pellicola brunastra dall’aspetto membranoso e gelatinoso sugli scogli e su tutto ciò che si trova sul fondo, presenza di aggregati brunastri (fiocchi e/o filamenti) di consistenza gelatinosa in sospensione; in superficie tali aggregati possono presentarsi sotto forma di schiume di color bruno-rossiccio, talvolta con opalescenza dell’acqua.

Le Linee Guida del Ministero della Salute (Rapporti Istisan 14/19) stabiliscono che, se i controlli dimostrano presenza di una densità in colonna d’acqua >30.000 cellule/L si è in fase di allerta, mentre con una densità in colonna > 100.000 cellule/litro si è in fase di emergenza.

Durante la fioritura può rilasciare una tossina, i cui effetti sulla salute umana, principalmente causati dall’inalazione dell’aerosol marino, sono temporanei e riguardano le prime vie respiratorie e talvolta stati febbrili. Il contatto diretto invece può provocare congiuntiviti e dermatiti in bagnanti o persone che stazionano sulle spiagge durante intense fioriture.

Per questo, nell’ambito delle attività che le Arpa svolgono per monitorare la qualità delle acque di balneazione, vengono effettuati costanti controlli per verificare tali situazioni e segnalarle tempestivamente alle autorià locali e sanitarie, al fine di prevenirne gli spiacevoli effetti.

Anche nel corso della prima parte della stagione balneare 2019, già si sono registrate fioriture significative di questa microalga in alcune regioni (Liguria, Toscana, ecc.)

Di seguito proponiamo i link alle pagine dedicate delle diverse Agenzie ambientali, nelle quali è possibile trovare informazioni sull’attività di monitoraggio effettuate per rilevare l’Ostreopsis ovata:

Abruzzo

Liguria

Friuli Venezia-Giulia

Veneto

Emilia-Romagna

Assenza di fenomeni di inquinamento e della microalga Ostreopsis ovata nel 2018

Toscana

Marche

Campania

Calabria

Puglia

Sicilia

Sardegna

di Sistema nazionale per la protezione dell’Ambiente (Snpa)