Covid-19, dalle vacanze alla ripresa delle attività: il punto dal Cnr

«Sarà un autunno non facile, ma possiamo far sì che sia vivibile se continueremo a convivere responsabilmente con il virus»

[1 Settembre 2020]

Abbiamo assistito a un repentino aumento dei casi positivi, come si evince dai dati della Protezione Civile, tra il 17 agosto (320 casi) e il 23 (1.210 casi). Un aumento del 378%, quasi il quadruplo in una settimana, è stato ovviamente motivo di grande attenzione; ma nella settimana dal 23 al 29 agosto l’incremento è stato di poco inferiore al 20% (da 1.210 a 1.444 casi). Abbiamo forse pagato il prezzo di vacanze troppo spensierate, ma ora sembra che la curva si stia appiattendo.

A rafforzare ulteriormente quest’impressione contribuisce la percentuale di positivi rispetto al numero di tamponi: va ricordato infatti che, contrariamente a quanto accadeva a marzo, quando abbiamo contato praticamente solo i nuovi casi sintomatici che man mano si presentavano, adesso i positivi vengono “cercati” attivamente e quindi il numero di casi riscontrati è fortemente influenzato da quello dei tamponi (il numero di quelli effettuati negli ultimi giorni è il più elevato degli ultimi due mesi). Di nuovo, i dati indicano che tra il 17 e il 23 agosto il rapporto positivi/tamponi effettuati è quasi triplicato, da poco più dell’1% a poco meno del 3%, mentre dal 23 al 29 agosto è in discesa, attestandosi intorno al 2.2%. La maggior parte dei casi identificati sono relativi a persone che rientrano dalle vacanze e con la fine di agosto si chiude la maggior parte dei rientri. Essendo questi casi tracciati attivamente e isolati, se le persone rispetteranno l’isolamento non dovrebbero accendersi catene di trasmissione rilevanti, per cui è possibile che nei prossimi giorni i casi tornino a diminuire.

L’incognita maggiore sarà la ripresa delle attività nel mese di settembre: lavoro e scuola rimetteranno in movimento milioni di persone e in particolare la platea degli studenti potrebbe potenzialmente costituire un bacino di nuove infezioni. Però questi ambienti saranno certamente più controllati e la situazione rimarrà gestibile se tutti faremo la nostra parte con il mantenimento delle misure di sicurezza: mascherine, distanziamento, igiene delle mani; monitoraggio, tracciamento e isolamento rapido dei casi.

Ricordiamo che al momento non esiste alcuna emergenza sanitaria: i casi sono a carico di persone giovani, per lo più asintomatiche, i ricoveri sono pochi anche se possono aumentare di qualche unità, le terapie intensive sono per fortuna pochissime. Purtroppo non siamo riusciti ad azzerare i decessi, che si mantengono su numeri pur dolorosi ma molto bassi. Sarà un autunno non facile, ma possiamo far sì che sia vivibile se continueremo a convivere responsabilmente con il virus. E ricordiamoci anche di vaccinarci contro l’influenza.

di Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm) e della sezione di DNA Enzimologia e virologia molecolare