Esa: «A lungo termine le risorse dello spazio potrebbero essere utilizzate sulla Terra»

L’Agenzia spaziale europea lancia un bando incentrato sull’utilizzo “in situ” delle risorse, in previsione di lunghi soggiorni umani sulla Luna o Marte

[22 Gennaio 2019]

L’Agenzia spaziale europea (Esa) ha lanciato una sfida mettendo in palio 500mila euro – attraverso il bando Metalysis–ESA Grand Challenge – per gli imprenditori e start-up che l’aiuteranno a progredire sul fronte dell’innovazione volta all’esplorazione dello spazio. Con un obiettivo specifico: impiegare utilmente le risorse disponibili al di fuori dei nostri confini planetari, prendendo a modello tecnologie usate per la stampa 3D di manufatti.

«Mentre l’Esa e altre agenzie si preparano a riportare gli umani sulla Luna – questa volta per restarci – le tecnologie che utilizzano materiali disponibili nello spazio (utilizzo in situ delle risorse) sono considerate la chiave della sostenibilità e un trampolino di lancio nell’avventura dell’umanità per Marte e oltre, all’interno del Sistema solare». In altre parole, finora gli astronauti che lavorano a bordo della Stazione spaziale internazionale – l’avamposto dell’uomo nel cosmo – si affidano ad acqua, ossigeno, materiali di consumo e propellente che arrivano dalla Terra, ma in previsione di lunghi soggiorni umani sulla Luna o Marte l’utilizzo di risorse di provenienza locale viene visto come la chiave per la sostenibilità a lungo termine della presenza umana.

Non solo: esplorando orizzonti futuribili, dall’Esa aggiungono che queste idee possono inoltre contribuire ad affrontare i temi della «sostenibilità e scarsità di risorse sulla Terra. A lungo termine, le risorse dello spazio potrebbero persino essere utilizzate sulla Terra».

Secondo i più recenti dati Onu disponibili, il consumo di risorse naturali da parte della specie umana è aumentato vertiginosamente nel corso degli anni: dalle 22 miliardi di tonnellate di materie prime estratte nel 1970 alle 88,6 del 2017. Una crescita turbolenta e tutt’altro che equa, visto che i paesi ad alto reddito continuano a consumare 10 volte più materiali rispetto ai paesi a basso reddito, alimentando una profonda spirale di disuguaglianza. È ancora presto per sapere se e come nuove miniere potranno diffondersi anche nello spazio, ma replicare tal quale il modello estrattivista che abbiamo diffuso non sembrerebbe la migliore delle idee.