Esplosione a Beirut provocata dal nitrato d’ammonio, che cos’è? Lo spiega il Cnr

Viene utilizzato come fertilizzante in agricoltura, ma è anche uno dei componenti principali di esplosivi usati in ambito civile e industriale

[7 Agosto 2020]

La gigantesca esplosione che ha devastato la capitale del Libano, Beirut, ha provocato enormi danni alla città in un’area di ben 4 chilometri quadrati: il bilancio delle vittime è salito a 157 morti, cui si aggiungono 5mila feriti e 300mila sfollati. Com’è potuto succedere?

Il presidente libanese Michel Aoun ha dichiarato che l’esplosione è stata causata da 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio immagazzinate in modo non sicuro nell’area portuale della città. Di che cosa si tratta lo spiega Valeria Di Sarli, ricercatrice dell’Istituto di ricerche sulla combustione del Cnr di Napoli.

«Il nitrato di ammonio è un composto chimico che si presenta come un cristallo inodore e incolore e viene utilizzato come fertilizzante in agricoltura, ma è anche uno dei componenti principali di esplosivi usati in ambito civile e industriale, ad esempio in miniera. È di per sé inerte a temperatura ambiente ma, se sottoposto a temperature elevate, va incontro a reazioni che liberano, in pochissimo tempo, grandi quantità di energia».

Un’esplosione di nitrato di ammonio, come quella che si è verificata a Beirut, produce enormi quantità di ossidi di azoto, come aggiunge la ricercatrice: «Il biossido di azoto è un gas dal colore rossastro e dall’odore molto sgradevole, ha una tossicità fino a quattro volte superiore rispetto al monossido di azoto ed è responsabile di diverse patologie respiratorie, come l’edema polmonare».