Luca, l’antenato di tutti gli esseri viventi ora ha un’identità

Pubblicato su Nature Microbiology uno studio che ne traccia genoma e metabolismo

[26 Luglio 2016]

Chi era Luca? «Probabilmente tutti gli esseri orga­nici che sono da sempre vissuti sulla terra – si legge ne L’origine delle specie – sono discesi da una qualche for­ma primordiale, in cui la vita fu soffiata per la prima volta». Luca, l’acronimo di Last Universal Common Ancestor, era questa forma di vita primordiale ipotizzata già da Darwin e sorta circa 4 miliardi di anni fa. Allora, la terra non era un posto così ospitale: bombardata continuamente dagli asteroidi, sul pianeta le temperature erano caldissime, tanto da far probabilmente evaporare oceani; anche l’ossigeno, con le prime piante lungi dall’apparire, era merce rara. Eppure è proprio qui che Luca, l’antenato comune di tutti gli esseri viventi, si sarebbe sviluppato.

Esaminando 6,1 milioni di geni appartenenti a specie unicellulari presenti oggi sul pianeta, ricercatori della Heinrich Heine University di Düsseldorf hanno pubblicato ieri sulla rivista Nature Microbiology uno studio in cui vengono elencati 355 geni che erano probabilmente presenti in Luca, e che si ritrovano oggi nei suoi discendenti. Inizia così a farsi nuova luce sull’origine della vita. «Stiamo osservando qualcosa per cui non vi era alcuna prova in precedenza», ha commentato il microbiologo Bill Martin, a capo della squadra di ricercatori.

Partendo da questo corredo genetico minimale, i ricercatori hanno ricostruito habitat e metabolismo di Luca, ovvero il metabolismo dominante e di maggior successo sul pianeta Terra – spiega James McInerney, biologo dell’Università di Manchester – prima che gli esseri viventi si dividessero in batteri e archea». Dall’analisi emerge come Luca fosse un organismo autotrofo, capace di trasformare idrogeno (anziché ossigeno) e anidride carbonica in energia; era inoltre  dotato di un enzima che gli ha permesso di prosperare a temperature estremamente elevate. Elementi che giocano a favore della teoria secondo cui la vita sul pianeta ha avuto inizio attorno ai camini idrotermali, non molto diversi da quelli che ancora oggi è possibile trovare sui fondali marini.