Una settimana da imprenditori ambientali per gli studenti liceali di Livorno

Il Contamination Lab dell'Università di Pisa ha premiato gli studenti del Liceo Cecioni

[28 Marzo 2019]

17 giovani studenti della classe IV del Liceo Cecioni di Livorno hanno presentato delle idee di impresa attraverso un elevator pitch nell’ambito del progetto “Start-upper junior”, promosso dal Contamination Lab dell’Università di Pisa. Il progetto ha previsto una settimana di formazione sui temi legati all’imprenditoria e alle analisi economico-finanziarie e delle attività di laboratorio in cui hanno sviluppato i loro progetti, sotto la guida di due neolaureate presso il dipartimento di Economia e Management di Pisa.

All’ateneo pisano spiegano che «L’obiettivo finale di questo percorso ha portato alla realizzazione di un business plan di una start-up innovativa, con executive summary in lingua inglese e la presentazione di un elevator pitch. Gli studenti hanno anche acquisito una serie di soft skills quali produrre testi e presentazioni in power point, comprendere la propria attitudine a lavorare in gruppo o mettere alla prova il proprio spirito d’iniziativa, utilizzo dell’Excel per le valutazioni economiche nonché linguistiche per la presentazione. Il percorso del progetto “Start-upper Junior” è stato coordinato dalla professoressa Giovanna Mariani, Project Manager del Contamination Lab e organizzato dall’Unità Servizi per la Ricerca e il trasferimento tecnologico dell’Università di Pisa».

Allas fine di questo percorso i fragazzi livornesi hanno presentato 5 idee di start up innovative, valutate da una giuria composta dalla professoressa Antonella del Corso, prorettrice per gli studenti e il diritto allo studio, da Lorenzo Santalena, in rappresentanza dei gruppo giovani di Confindustria Livorno Massa-Carrara, e dalla professoressa Giovanna Mariani. È stato valutato come miglior progetto “Il caso GPLR Foundation”, presentato dal gruppo composto da Francesco Gallo, Alessandro La Russa e Niccolò Pellegrini, che ha valutato il lancio di una gamma camera in grado di rilevare tumori anche allo stadio primordiale.

Gli altri progetti sono stati “Vino e benessere”, per la produzione di vino biologico, di Nicola De Pompeis, Linda Papini e Carlo Rolfini; “Il caso See Far” di Giulia Fulceri, Marco Salvadori e Ilaria Sardelli, che hanno valutato il lancio di un radar anticollisione; “Integral +” di Arianna D’Amico, Gabriele Shu, Irene Tavanti e Gianluca Vitelli, che producono un nuovo integratore ; “Project X” di Julie Cencini, Filippo Peruginelli, Marco Tridenti e Manfredi Zoncu, che hanno analizzato un sistema di sicurezza per e-bike.

La prorettrice Antonella Del Corso e Lorenzo Santalena hanno sottolineato «il valore che tali collaborazioni rivestono per gli studenti che saranno chiamati in poco tempo a decidere sul proprio futuro. Con tali esperienze, infatti, gli studenti delle scuole superiori possono entrare in contatto con diverse discipline che spaziano dallo studio delle scienze, dell’informatica, dell’ingegneria e dell’economia aziendale, il tutto con un obiettivo operativo, in modo da avvicinarli ad una decisione più consapevole del percorso futuro di studio e di lavoro».