Cave di Campiglia: incontro positivo, riattivati i contratti di solidarietà

Simoncini: «Dare continuità all'attività aziendale nel rispetto delle compatibilità ambientali»

[30 Novembre 2016]

Le prospettive delle Cave di Campiglia Marittima, dove era stata ipotizzata la presenza di dieci esuberi, sono state al centro dell’incontro al Comune Campiglia e al quale hanno partecipato il consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini, la sindaca di Campiglia Rossana Soffritti, il vicesindaco Jacopo Bertocchi, i rappresentanti dell’azienda Cave di Campiglia, Cna, Fillea-Cgil, Cgil Livorno, Cgil Toscana, Feneal-Uil LivornoCisl, RSU- Uil Cave di Campiglia, RSU Cisl Cave di Campiglia, RSU Cgil Cave di Campiglia, Filca – Cisl Livorno.

La Regione spiega che «Nell’incontro sono state sottolineate le esigenze di affrontare,complessivamente, il tema della compatibilità ambientale e delle prospettive estrattive dell’area e il comune intento di garantire continuità occupazionale all’Azienda.In tal senso si è preso atto, con un verbale firmato da tutti i partecipanti, che è in corso di definizione il Piano regionale cave della Regione Toscana al quale spetta, tra l’altro, la definizione del fabbisogno sul territorio regionale di microcristallino, prodotto strategico per molte aziende della Toscana e principale prodotto estratto da Cave di Campiglia. In questo quadro dovrà essere affrontato il tema della riorganizzazione delle attività estrattive dell’area della Val di Cornia».

Dall’incontro è emerso anche qualcosa che priobabilmente non piacerà a comitati e associazioni che ritengono l’attività mineraria troppo impattante: «E’ stato sottolineato che la normativa attuale darebbe, già oggi, la possibilità di andare oltre al 2018 nell’attività di estrazione della cava di Campiglia.
In considerazione del fatto che il piano di coltivazione della cava presenta, ad oggi, residui di estrazione rilevanti, che non troverebbero completamento nel periodo già autorizzato, la sindaca, nel rispetto degli obiettivi del piano strutturale (che recita “di non consentire nuove occupazioni di suolo al di fuori del perimetro dei vigenti piani di coltivazione, ma di andare verso il naturale esaurimento dei giacimenti già autorizzati”) ha manifestato la disponibilità a proporre al Consiglio comunale gli atti necessari a garantire, nel tempo, il pieno esaurimento del piano di coltivazione e del ripristino ambientale già autorizzato, con l’obiettivo di completare i procedimenti autorizzativi entro il primo semestre 2017».

Si è anche concordato di riaprire il confronto con i sindacati per scongiurare i licenziamenti e garantire la tutela del reddito per tutti i lavoratori riattivando il contratto di solidarietà.

Simoncini ha definito «utile e positiva la riunione che ha consentito il superamento del rischio di licenziamento e l’utilizzo dei contratti di solidarietà e ad avviare un percorso che consentirà di dare continuità all’attività aziendale nel rispetto delle compatibilità ambientali».