Crolla un ponte ad Albiano Magra, Rossi: «Infrastrutture in disfacimento»

Giani: «Tutto ciò che riguarda il territorio della Toscana deve trovarci impegnati a investire su infrastrutture e opere pubbliche come capisaldi della ripresa per la fase 2 dell'emergenza coronavirus»

[8 Aprile 2020]

Anche nel bel mezzo delle misure di distanziamento sociale imposte dalla pandemia in corso, con traffico a scartamento ridotto e nessun evento meteorologico estremo in corso, oggi un ponte sul fiume Magra nel Comune di Aulla – più precisamente ad Albiano – è crollato: stando alle prime informazioni disponibili una sola persona sembra avere riportato (lievi) ferite, ma si tratta dell’ennesimo campanello d’allarme per la tenuta delle infrastrutture.

Gli accertamenti sono ancora in corso: la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, ha chiesto immediatamente una dettagliata relazione ad Anas, la società che nel 2018 è diventata gestore dell’ex strada provinciale 70, acquisendo la gestione dalla Provincia di Massa Carrara. Il ponte crollato, precisano dal Comune, è sulla Strada Statale 330 in adduzione alla Strada Statale 62 della Cisa.

«Si è sfiorato la tragedia – commenta il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, che si sta recando a Massa Carrara – Questa  vicenda è il  campanello di allarme per un rinnovato impegno sulle infrastrutture in Toscana, anche se in questo caso la competenza non è della Regione: ha fatto bene il ministro delle infrastrutture, Paola De Micheli a chiedere immediata relazione ad Anas. Tutto ciò che riguarda il territorio della Toscana deve trovarci impegnati a investire su infrastrutture e opere pubbliche come capisaldi della ripresa per la fase 2 dell’emergenza coronavirus».

La Regione Toscana, appresa la notizia del crollo del ponte, si è attivata con la Protezione civile per verificare le necessità urgenti, e per capire se rendersi immediatamente operativa  per la salvaguardia  del  buon regime idraulico del Magra. È stato attivato in particolare il dirigente del Genio civile Toscana Nord, che è sul posto per verificare gli aspetti idraulici di propria competenza e per mettersi a disposizione subito di Anas per una veloce ricostruzione.

«Questo evento – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni – ci rafforza nella convinzione che determinati tipi di interventi, quali quelli di post emergenza o prevenzione idraulica come la manutenzione delle nostre infrastrutture non possono fermarsi neanche davanti a questa pandemia. Pertanto  abbiamo già allo studio nei prossimi giorni una modalità, nel rispetto delle disposizioni del governo, per garantire queste attività essenziali».

«Il crollo del ponte di Albiano Magra poteva essere una tragedia se avessimo avuto il traffico dei giorni ordinari – conclude il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – È l’ennesima dimostrazione che le infrastrutture del nostro territorio sono ormai a livello di disfacimento e che c’è bisogno di una cura da cavallo. Quando ci renderemo conto che veniamo da un decennio nel quale gli investimenti pubblici sono stati dimezzati, e che a sua volta è seguito a un decennio in cui c’era già stato un dimezzamento, cominceremo a capire della necessità di effettuare davvero una svolta nell’intervento pubblico. Una svolta particolarmente necessaria in questa fase di blocco dell’economia per garantire occupazione, lavoro e prospettive positive al Paese. Indebitarsi per fare gli investimenti rende in termini di ammodernamento, di lavoro e di crescita, quindi di competitività sociale ed economica. Sono sempre più convinto che il Governo deve impegnarsi ad attribuire poteri speciali a tutte le istituzioni pubbliche per far partire dovunque i lavori già programmati e finanziati. Il modello Genova deve essere esteso a tutto il Paese, assumendoci la responsabilità morale di fare le cose al meglio possibile, con onestà e rispetto delle competenze. Ma anche questo non basterà. Occorrono altre centinaia di miliardi di investimenti per riparare al dissesto infrastrutturale e del territorio».