Ex Manifattura Tabacchi di Lucca, i Costodi della Città chiedono di convocare gli Stati Generali della Cultura

Italia Nostra, Legambiente e Comitati: l’Amministrazione Comunale è sorda e i quesiti da noi posti sono rimasti senza risposta

[15 Giugno 2020]

«Riteniamo che i prossimi appuntamenti in vista dell’adozione del Piano Operativo mettano al primo punto della discussione un ampio e partecipato dibattito, affinché la decisione risultante sia effettivamente condivisa e determinata».  I Custodi della Città dicono di «condividere questa dichiarazione conclusiva al comunicato delle 3 Associazioni ambientaliste in merito al “misterioso” Progetto Fondazione CRL- Coima su parte della ex Manifattura Tabacchi, un bene culturale materiale ricco di contenuti immateriali (anni di storia del lavoro e delle lotte delle nostre intrepide sigaraie) da salvaguardare, tutelare e rigenerare con criterio? Uno dei notevoli monumenti di Archeologia industriale presenti nel territorio del nostro Comune, per i quali da tempo noi Custodi della Città abbiamo formulato proposte concrete di salvaguardia, tutela e rigenerazione»-

Francesco Petrini dei Custodi della Città cita fra tutti la ex CCC all’Acquacalda e l’ex Jutificio Balestreri a Ponte a Moriano e aggiunge: «Cari amici di Italia Nostra, dl Legambiente e della Rete dei Comitati, la vostra è una condivisibile richiesta di partecipazione attiva dei Cittadini al futuro urbanistico della Città murata. Estendiamola alle storiche Sei Miglia e rivolgiamoci uniti – e chiamando a raccolta altre Associazioni culturali – all’Amministrazione comunale. Chiediamo, per la Manifattura Tabacchi, per la CCC, per lo Jutificio Balestreri; per tutti i preziosi beni materiali del nostro patrimonio territoriale elencati nel Piano Strutturale; per il futuro urbanistico e il risveglio culturale del nostro Comune la convocazione degli Stati Gennerali sulla Cultura nel prossimo mese di settembre»,

Una sollecitazione alla quale rispondono subito Legambiente Lucca, Italia Nostra Lucca Lucca e Rete dei Comitati per la difesa del territorio: «Cari Custodi della Città, apprezziamo la condivisione in merito alle domande poste inerenti la cessione di beni pubblici di estremo rilievo economico per la collettività, per favorire l’intervento di un privato che intenderebbe attuare non meglio definiti interventi di

riqualificazione della ex Manifattura, un contenitore pubblico della città strategico per residenza, commercio e servizi».

Le tre organizzazioni concludono: «A distanza di giorni rileviamo che l’Amministrazione Comunale è sorda e i quesiti da noi posti sono rimasti senza risposta. E’ il Consiglio Comunale il luogo dove le proposte avanzate dal privato sui giornali, per le quali esso si è prontamente premunito di raccogliere il consenso di alcuni portatori di interesse, devono essere discusse ed è il Piano Operativo recentemente avviato lo strumento con cui attuare la partecipazione prescritta dalla legge. Ben venga a completare questo percorso democratico una analisi più generale anche sulle potenzialità culturali della nostra città nell’ambito degli Stati Generali della Cultura, alla cui convocazione ci associamo e a cui non faremo mancare il nostro contributo».