Il disastro dell’ex hotel Garden a Portoferraio

Dal greenwashing alle macerie e ai rifiuti

[29 Marzo 2021]

Archiviato il progetto di greenwashing dell’ex hotel Garden, una “ristrutturazione”  – il cui iter autorizzativo venne fortemente criticato da Legambiente –  in una delle aree più belle dal punto di vista paesaggistico e naturalistico di Portoferraio, quel che resta a livello amministrativo è lo strascico di un contenzioso milionario tra la società Andy che fa capo all’armatore di Moby e Toremar  Vincenzo Onorato, che dopo aver chiesto una proroga del permesso, ha chiesto la restituzione degli oneri di urbanizzazione già versati: 3.189.000 euro pagati in tre anni, e il Comune di Portoferraio.

Ma quel preoccupa di più è quel che questa operazione che veniva spacciata come “sostenibile” ha lasciato sul territorio. Come mostrano le foto mandateci da alcuni escursionisti, l’area dell’ex Garden si è trasformata in un vero e proprio disastro: in macerie vandalizzate e disseminate di suppellettili e rifiuti di ogni genere.

Al di là come finirà questa vicenda urbanistica è chiaro che questa situazione di degrado non è tollerabile e che non può essere accettato che un’area, anche se privata, venga trasformata in una sorta di discarica a cielo aperto.

In un’Isola dove ormai è di moda parlare di sostenibilità, l’ex hotel Garden è l’esempio assoluto dell’insostenibilità, un disastro vergognoso al quale privato e pubblico devono mettere mano assumendosi le rispettive responsabilità.