Riceviamo e pubblichiamo

In risposta all’assessore regionale Ceccarelli sulla terza corsia A11

[11 Settembre 2019]

Da Firenze a Prato est la terza corsia A11 può essere necessaria per risolvere il “tappo” nell’ingresso a Firenze (che è la causa principale delle file che si formano da Prato est a Firenze). La terza corsia A11 da Prato est verso Pistoia è assurda, è l’opposto di una moderna mobilità sostenibile; la Società Autostrade Spa, se riesce a trovare le risorse finanziarie, farebbe meglio a destinarle alle priorità: mettere in sicurezza i ponti ed i viadotti sull’A11 e su tutti i tragitti autostradali della Toscana; inoltre deve mettere le barriere per ridurre l’inquinamento dell’aria ed acustico nei tragitti densamente abitati e magari potrebbe migliorare l’entrata e l’uscita a Prato est e potrebbe fare il nuovo casello a Pistoia est (che è necessario per organizzare meglio tutta la viabilità nella zona sud della città di Pistoia).

Quello che i cittadini ancora non sanno è che la Società Autostrade inizierà i lavori per la terza corsia nel tragitto da Pistoia a Prato est, con due conseguenze: per diversi anni continuerà ad esserci il “tappo” nell’ingresso a Firenze e quindi continueranno a formarsi le file da Prato est a Firenze; inoltre si formeranno le file anche da Pistoia a Prato come conseguenza dei lavori in corso per una terza corsia che in quel tragitto è assurda, inutile e non prioritaria.

Il secondo binario sulla ferrovia da Pistoia a Lucca è finanziato ed in corso di realizzazione fino a Montecatini est; per completarlo almeno fino a Lucca il governo nazionale deve trovare e stanziare il finanziamento che è necessario e urgente (oltre 500 milioni di euro); la neo Ministra Paola De Micheli non farebbe meglio a cercare le risorse finanziare per questa priorità, che è fondamentale per una moderna mobilità nell’area Pistoia-Lucca/Pisa/Livorno?

di Giuliano Ciampolini, del Comitato pistoiese contro la terza corsia A11

In riposta all’articolo Infrastrutture, Ceccarelli alla neo-ministro De Micheli: «Realizzare opere fondamentali per lo sviluppo della Toscana»