La giunta vara le attività 2014 per i porti commerciali regionali

Viareggio, Porto Santo Stefano, Isola del Giglio e Marina di Campo gli scali che fanno capo alla nuova Autorità portuale regionale

[22 Luglio 2013]

Stabilite le priorità di intervento per l’anno 2014 nei quattro porti regionali che fanno capo alla nuova Autorità portuale regionale, cioè Viareggio, Porto Santo Stefano, Isola del Giglio e Marina di Campo.

Questo nuovo organo è stato istituito a fine primavera per migliorare la gestione dei porti di rilievo commerciale di interesse regionale, individuati nel Masterplan dei porti – documento allegato al Piano di indirizzo territoriale (PIT)  – nonché per rendere più efficienti i finanziamenti pubblici e per uniformare le rispettive esigenze secondo un’unica visione regionale.

L’Autorità portuale regionale ha assunto le competenze relative ai Porti di Viareggio, Porto Santo Stefano, Marina di Campo e Isola del Giglio dallo scorso 28 maggio e la Giunta regionale nel febbraio scorso ha attribuito risorse per complessivi 6.2 milioni di euro di cui in particolare al Porto di Viareggio 5 milioni (di cui 2,6 per la realizzazione della banchina commerciale e 2,4 per interventi di escavo dell’imboccatura e dell’avamporto ed opere accessorie ) ed al Porto di Marina di Campo 800 mila euro destinate alla ristrutturazione del molo foraneo.

Per la neo autorità gli ‘indirizzi per il Piano annuale delle attività’ sono quindi uno dei primi passaggi ufficiali, licenziati dalla giunta regionale questa mattina e sulla base dei quali il Segretario dell’Autorità portuale regionale Fabrizio Morelli presisporrà il Piano e successivamente realizzerà gli interventi.

“Gli obiettivi fissati dalla Giunta regionale – ha spiegato l’assessore alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli  – sono comuni a tutti e quattro i porti. Nel definire le priorità, abbiamo deciso di puntare innanzitutto sulla sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura, senza però trascurare la necessità di assicurarne lo sviluppo e migliorarne l’efficienza, in modo tale da sostenere il funzionamento dei porti e dei servizi ad essi collegati”. La regione Toscana fa inoltre sapere che per ottenere questi risultati sono state individuate come priorità:

– per il Porto di Viareggio: 

il mantenimento delle condizioni di accessibilità e di navigabilità valutando in particolare la possibilita di risoluzione del problema dell’insabbiamento dell’imboccatura attraverso uno studio di fattibilità per la realizzazione di un sistema continuo di dragaggio e il completamento delle operazioni di escavo dell’avamporto fino alla batimetria di – 4,50 m; il mantenimento in efficienza delle opere di difesa esterne ed interne; la realizzazione degli interventi previsti dal Piano Regolatore Portuale vigente e la valutazione di eventuali proposte di revisione.

 – per il Porto di Marina di Campo:

il mantenimento delle condizioni di accessibilità e di navigabilità attraverso il completamento degli interventi di dragaggio e dell’adeguamento della diga foranea con il rifiorimento della scogliera. Il mantenimento dell’efficienza delle banchine per il collegamento con l’Isola di Pianosa e per le attività di pesca; l’analisi delle attuali criticità (in particolare dell’insabbiamento del Porto e del fenomeno di ‘agitazione’ interna) per l’elaborazione di un nuovo Piano regolatore portuale.

– per il Porto di Porto Santo Stefano:

il mantenimento in efficienza di moli e banchine per il servizio di linea con l’Isola del Giglio e con l’Isola di Giannutri, oltre che per le attività di pesca e della cantieristica; la valutazione degli oneri per la realizzazione delle opere previste dal nuovo Piano regolatore portuale (in fase di approvazione) verificando la possibilità di sviluppo della nautica da diporto e del charter nautico e l’analisi dei modi di attuazione anche attraverso lo strumento del project financing.

– per il Porto di Isola del Giglio:

il mantenimento delle condizioni di accessibilità e di navigabilità, in particolare il mantenimento dell’efficienza delle banchine destinate al servizio di linea con Porto Santo Stefano e con l’Isola di Giannutri e l’analisi delle esigenze per un eventuale aggiornamento del Piano regolatore portuale vigente.