Le Laccadive nel mirino della destra induista e cementificatrice indiana

Gli isolani contro lo “sviluppo” imposto dal governo centrale e contro norme anti-ambientali e anti-musulmane

[25 Maggio 2021]

Le isole Lakshadweep, che noi conosciamo come Laccadive, sono il più piccolo Territorio  dell’Unione Indiana, formato da di 36 atolli e barriere coralline che si estende su appena 32,62 Km2, nel Mare delle Laccadive, al largo della costa del Kerala, ma dove vivono ben 65.000 abitanti, più del doppio dell’Isola d’Elba che ha una superficie di circa 220 Km2.

In questo popoloso paradiso tropicale, sta facendo molto discutere la decisione di creare una Lakshadweep Development Authority (LDA) che la popolazione ritiene socialmente, politicamente o ecologicamente insostenibile e che dovrebbe attuare la sfilza di regolamenti e progetti del nuovo amministratore, Praful Khoda Patel, negli ultimi 5 mesi del suo governo, che ha visto anche l’arcipelago passare dall’essere stato Covid-free per quasi un anno ad avere 6.847 casi il 24 maggio. Il Covid ha travolto le Laccadive dopo che Patel  ha abolito la quarantena obbligatoria per chi arrivava nell’arcipelago.

Le 10 isole abitate di questo minuscolo territorio dell’Unione Indiana sono in rivolta da due mesi contro quelle che gli isolani considerano “legislazioni arbitrarie”  e non adatte alle realtà sociali, politiche e ambientali dell’arcipelago. Il progetto di creare la LDA è fortemente avversato perché in molti sospettano che dietro ci siano grossi interessi immobiliari che vogliono appropriarsi delle pioccole proprietà di una popolazione che per il 94,8% è costituita da persone appartenenti a i popoli tribali, censite nel 2011 come  Scheduled Tribes.

Centinaia di isolani hanno scritto all’amministratore delle Lakshadweep chiedendogli di ritirare la proposta di regolamento, che prevede «Lo sviluppo ordinato e progressivo del territorio sia nelle aree urbane che in quelle rurali e per preservarne e migliorarne i servizi; per la concessione dell’autorizzazione a sviluppare il territorio e per altri poteri di controllo sull’uso della terra; conferire poteri aggiuntivi per l’acquisizione e lo sviluppo di terreni per la pianificazione; e per le finalità connesse alle predette materie».

Il regolamento autorizza il governo centrale indiano, identificato nell’amministratore, a costituire una Planning and Development Authorities  sotto il suo diretto controllo che avrebbe il potere di “sviluppare”  qualsiasi area identificata come «Mal strutturata o obsoleta».  The Hindu spiega che «Solo le cantonment areas ne sono esentate. Un’autorità così creata avrebbe personalità giuridica, con un presidente nominato dal governo, un funzionario dell’urbanistica e tre candidati governativi “esperti” oltre a due rappresentanti delle autorità locali».

Un progetto politico fortemente voluto dal governo di destra induista indiano che definisce lo sviluppo delle Laccadive come «L’esecuzione di operazioni di costruzione, ingegneria, estrazione mineraria, estrazione o altre operazioni in, su, sopra o sotto terra, il taglio di una collina o qualsiasi parte di essa o la realizzazione di qualsiasi modifica materiale in qualsiasi edificio o terra o nell’uso di qualsiasi edificio o terreno».

Le nuove autorità previste dalla LDA devono preparare mappe di utilizzo del suolo, realizzare la zonazione per tipo di uso del suolo e indicare «Le aree per le autostrade nazionali, le arterie, le circonvallazioni, le strade principali. .. ferrovie, tram, aeroporti … teatri, musei …. parchi giochi, stadi …»

Gli isolani che si oppongono al piano denunciano che si tratta di una colata di cemento e asfalto che sommergerebbe isole minuscole, ecologicamente fragili e densamente popolate. Nelle Laccadive, la più grande delle isole abitate è Androth, 4,9 km2 e con 2.312 abitanti per km2. L’isola più scarsamente popolata dell’arcipelago è Bitra dove 271 persone vivono su appena 0,10 km2. Koya Arafa Mirage, avvocato e leader del Nationalist Youth Congress, si chiede: «Che tipo di autostrada o tramvia hanno intenzione di costruire in queste zone?».

Una delle petizioni che chiedono il ritiro del regolamento LDA sottolinea che la legislazione governativa conferisce questi poteri all’Authority  che così avrebbe mani libere per preparare piani di sviluppo completi per qualsiasi area e ricollocare le persone indipendentemente dalla loro volontà. Prevede lo sgombero coatto, pone sui proprietari l’onere di sviluppare le loro imprese secondo il piano predisposto dalla LAD, penalizzandolole pesantemente in caso di inadempienza.

Come ha fatto notare un isolano a The Hindu, «La comunità isolana è un gruppo affiatato con famiglie che vivono nelle immediate vicinanze. Il regolamento distruggerà il modo di vivere praticato da loro per generazioni».

Inoltre, le proposte di portare sulle Laccadive concetti di sviluppo immobiliare come  i “diritti di sviluppo trasferibili” fanno temere agli isolani che verranno costretti a migrare in massa. Secondo Mohammed Faizal Padippura , deputato delle Laccadive per il Nationalist Congress Party, «Il regolamento draconiano non è né ecologicamente sostenibile né socialmente praticabile e i rappresentanti del popolo non sono stati consultati prima di redigerlo. Inoltre, arriva sulla scia di una serie di cattive proposte di cattiva legge tra cui il “Regolamento per la prevenzione delle attività antisociali”, un “atto goonda“, nelle Lakshadweep, note per avere il tasso di criminalità più basso del Paese».

Mentre le campagne online per salvare le Laccadive sono appoggiate anche da  celebrità come l’attore Prithviraj, o  Rohan Chakravarty , un noto fumettista/umorista/ambientalista indiano che ha disegnato la vignetta che pubblichiamo in  appoggio alla petizione “Save Lakshadweep; revoke LDAR and appoint a new/qualified administrator” e che accusa esplicitamente la destra al governo di avere una visione miope.

Elamaram Kareem, parlamentare del Partito Comunista dell’India (Marxista) al Rajya Sabha (la camera alta federale), ha scritto al presidente Ramnath Kovind esortandolo a richiamare l’amministratore “autoritario”. Kareem si riferisce in particolare al recente “regolamento sulla conservazione degli animali di Lakshadweep” che vieta la macellazione e il commercio del bestiame che, a suo parere, è stato proposto con scarsa considerazione per la scelta del cibo e dei mezzi di sostentamento degli isolani. Ha anche denunciato la decisione di revocare la restrizione sull’uso di alcol nel più piccolo Territorio dell’Unione. Due misure che vanno chiaramente contro il 93% della popolazione delle Laccadive che è musulmana.