Lucca, ancora nel mirino gli assi viari. Legambiente: «Una vera e propria opera fantasma»

[19 Novembre 2015]

Più volte, ed a vari livelli amministrativi e pubblicistici, è stato messo in evidenza che i cosiddetti “Assi Viari”, come soggetto da esaminare, si traducono in realtà in un progetto da non prendere nemmeno in considerazione, in quanto, dal punto di vista delle inderogabili norme per la loro programmazione e finanziamento, sono semplicemente inesistenti: si tratta di vera e propria “opera fantasma”, che, come i “fantasmi dell’opera”, producono solo grandi schiamazzi e soprattutto rappresentano perdita di tempo per coloro che si adoperano per la loro impossibile realizzazione e perdita di prestigio e credibilità per gli amministratori pubblici che vogliono occuparsene calpestando i principi della legalità. Ad essi facciamo appello perché esaminino con serietà l’intera questione, a cominciare dagli studi inerenti l’utilità, la necessità e l’ottimizzazione degli interventi. Si impone a questo punto un tavolo di confronto fra soggetti realmente competenti e capaci.

Quanto precede è il frutto delle considerazioni relative all’interrogazione parlamentare al ministro Delrio presentata in commissione venerdì 13 novembre 2015 dal deputato Arianna Spessotto (M5S, commissione Trasporti), che si ripropone integralmente.

di Legambiente Lucca

Atto Camera – Interrogazione a risposta in commissione 5-06990

presentato da

SPESSOTTO Arianna

testo di

Venerdì 13 novembre 2015, seduta n. 521

SPESSOTTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
il progetto per la realizzazione del «Sistema tangenziale di Lucca. Viabilità Est di Lucca comprendente i collegamenti tra Ponte a Moriano e i caselli dell’A11 Frizzone e Lucca Est» è stato oggetto di rilevanti eccezioni procedurali pregiudiziali, che hanno messo in discussione la legalità degli atti, come denunciato nel Rapporto Interdisciplinare predisposto dall’autorità competente, di cui si ignorano gli esiti istruttori;
inoltre il «Sistema tangenziale di Lucca — Tratto Lucca est 1o stralcio» è anche stato oggetto di numerosi atti di sindacato ispettivo in merito alla presunta qualifica di «opera strategica» attribuita alla suddetta opera viaria e ai finanziamenti previsti per la sua realizzazione;
tuttora irrisolto è il nodo relativo alla legittimità del finanziamento e della programmazione economica del «Sistema tangenziale di Lucca — Tratto Lucca est 1o stralcio» di cui alla delibera del CIPE del 14 febbraio 2014 «contratto di programma ANAS 2014 (delibera n. 4 del 2014)» – pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18 agosto 2014 ed, a cascata, sull’infrastruttura nel suo insieme;
l’ANAS, nell’ambito della propria concessione, vede determinare dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (e dal Ministero dell’economia e delle finanze limitatamente agli aspetti finanziari) un contratto di programma che individua «gli obiettivi perseguibili per la gestione, la manutenzione, il miglioramento e l’incremento della rete stradale e autostradale di interesse nazionale» (CFR. articolo 3 del decreto legislativo n. 143 del 1994 e decreto interministeriale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del Ministero dell’economia e delle finanze del 9 novembre 2007 – Reg. Corte Conti 17 dicembre 2007 Reg. 9 F. 322 –);
in particolare, si rileva come, ai sensi della citata delibera del CIPE, l’effettivo inserimento della infrastruttura di cui in premessa nel contratto di programma del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti-ANAS 2007-2011 rappresenti la pregiudiziale per ottenere in maniera legittima i finanziamenti vantati per il «sistema tangenziale di Lucca – tratto Lucca est – 1o stralcio», ovvero per inserire la medesima opera nel «contratto di programma ANAS 2014»;
inoltre, l’inchiesta pubblica, compiuta unitamente alla procedura di VIA speciale, dall’amministrazione provinciale di Lucca sul «Sistema tangenziale di Lucca Viabilità Est di Lucca comprendente i collegamenti tra Ponte a Moriano e i caselli dell’A11 Frizzone e Lucca Est» si è conclusa con una relazione dei garanti sui lavori svolti ed un giudizio sui risultati emersi dal Rapporto Interdisciplinare di VIA (provincia di Lucca – protocollo N.0211563/2014 del 21 ottobre 2014), in cui il comitato dei garanti denuncia l’incertezza sull’effettivo inserimento nel contratto di programma Ministero delle infrastrutture e dei trasporti-Anas 2007 e, a cascata, su tutti gli atti che ne sono discesi nel tempo. Nell’Atto alcun riferimento al soggetto responsabile della copertura di tale finanziamento. L’assenza dello anche l’Autorità nazionale anti corruzione si è interessata alle numerose criticità esposte in premessa, aprendo sulla questione un fascicolo (n. 3821/2014) e richiedendo al capo struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed al presidente di ANAS, informazioni aggiornate sulle questioni attinenti alla fase economica – finanziaria dell’intervento medesimo e del suo inserimento negli strumenti di programmazione, in particolare nel Programma MIT-ANAS 2007/2011. Nella nota di riscontro prot. n. CDG-0040163-P del 27 marzo 2015 il presidente pro-tempore di ANAS non ha fornito il chiarimento richiesto dall’autorità circa l’effettivo inserimento dell’opera nel programma Ministero delle infrastrutture e dei trasporti-ANAS 2007/2011;
in merito alla pretesa illegittimità del finanziamento e della programmazione economica della suddetta opera viaria, è stato di recente presentato anche un esposto alla sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti da parte di Legambiente — città di Lucca, associazione che ha contestato l’effettivo inserimento dell’opera in questione nel contratto Ministero delle infrastrutture e dei tasporti-ANAS 2007-2011, denunciando, a cascata, la legittimità degli atti amministrativi che ne sono seguiti nel tempo –:
se, in relazione all’iter tecnico-amministrativo dell’opera in questione, il Ministro interrogato, vista la necessità e l’urgenza, possa riferire ulteriori ed aggiornate informazioni circa la legittimità del finanziamento e della programmazione economica e finanziaria del sistema viario tangenziale di Lucca — tratto Lucca est;
a fronte di quanto esposto in premessa in merito alla presunta carenza, discordanza e contraddittorietà degli atti amministrativi relativi alla programmazione infrastrutturale del sistema tangenziale di Lucca, se il Governo, vista la necessità e l’urgenza, non ritenga opportuno e oltremodo urgente, anche in considerazioni delle possibili conseguenze negative per la finanza pubblica, assumere iniziative per rimuovere l’opera dalla lista delle infrastrutture strategiche di cui «legge obiettivo» ovvero all’annullamento in autotutela di quella parte della delibera CIPE 14 febbraio 2014, basata su un presupposto che all’interrogante appare infondato. (5-06990)