Eco² - Ecoquadro

Eco² - Ecoquadro

Complicata scienza quella della sostenibilità: per questo greenreport.it lancia la sua formula Eco²-Ecoquadro, il nostro nuovo think tank. Il primo di un quotidiano italiano dedicato specificamente all’approfondimento della sostenibilità nella sua triplice declinazione – economica, ecologica, sociale.

Lo fa perché ritiene necessario aggiungere qualcosa di maggiormente scientifico al dibattito e non solo per i lettori, ma anche per se stesso. In questi anni bui c’è bisogno certamente di metter mano alle cose che non vanno, ma ancor più di immaginare un mondo diverso, un sogno da realizzare, che nasce da menti capaci di farlo e di condividerlo. Il nostro Eco tank nasce su questi presupposti.

Così la redazione ha raccolto il meglio tra accademici e profondi conoscitori della sostenibilità, ognuno da un suo privilegiato punto d’osservazione, per creare le condizioni di un confronto costruttivo sul tema più importante per le generazioni di questo millennio. A partire dal più noto economista ecologico al mondo – Herman Daly, membro emerito del gruppo –, fino al direttore scientifico del Wwf Italia Gianfranco Bologna e al direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti, esponenti di spicco delle due più grandi associazioni ambientaliste del Paese. Con loro, troviamo in questo serbatoio di pensiero la responsabile Ambiente e territorio della Cgil Simona Fabiani, l’esperta di educazione e formazione permanente Vittoria Gallina, il geofisico Gianluca Lentini, l’ingegnere Alessio Miatto, i giuristi Massimiliano MontiniGiacomo Nicolucci e Francesca Volpe, lo storico dell’ambiente Luigi Piccioni, i chimici Luca Coscieme e Valentina Domenici, i chimici ambientali Dario Caro e Federico Maria Pulselli, il demografo Alessandro Rosina, l’urbanista Ferdinando Semboloni, l’antropologo Cristiano Viglietti, e ovviamente un nutrito gruppo di economisti: Nicola BelliniSimone Borghesi, Luciano Canova, Claudia Ghisetti, Marianna GilliGiovanni MarinMassimiliano Mazzanti, Marco ModicaDaniela Palma.

A tutti loro va il nostro grazie. Rappresentano la sezione Ricerca&Sviluppo della nostra redazione: sappiamo infatti che, senza innovare insieme, l’elaborazione delle idee si inceppa.

 

Analisi della raccolta dei RAEE domestici in Italia: overview infrastrutturale e proposte

All’Italia servono 2.054 nuovi centri di raccolta, ma per realizzarli occorrono oltre 500 milioni di euro. Il Pnrr potrebbe offrire l’occasione ideale

La raccolta dei RAEE in Italia si avvia alla chiusura dell’anno 2021 con numeri ancora una volta in crescita: una prima stima si attesta a 381.000 tonnellate, con oltre 16.000 tonnellate di incremento. Crescita sì, ma ancora non sufficiente ad avvicinarci agli obiettivi europei per cui si impone un’analisi della situazione, che in prima battuta...

Meno inquinamento, più salute: spiegata la serendipità del lockdown italiano

Le misure di restrizione messe in campo nel 2020 abbiano portato a guadagnare circa 66 anni ogni 100mila abitanti, spiega un nuovo studio di quattro ricercatori italiani

Dalla fine di febbraio 2020, cioè da quando il Covid-19 si è rapidamente diffuso dalla Cina all’Italia, poi all’Europa e infine al resto del mondo, quasi tutte le nazioni hanno implementato misure di restrizione atte a salvaguardare la popolazione dall’acuirsi del contagio. Da allora, le conseguenze dei lockdown attuati per contrastare la diffusione del virus...

Come i bias ci impediscono di vedere il vero valore dei servizi pubblici e locali

È solo intrecciando la fiducia, l’informazione e i miglioramenti del servizio che si può costruire un nuovo paradigma rispetto alla percezione dei servizi pubblici

Spesso, l’unica memoria che abbiamo in quanto cittadini dei servizi pubblici locali (Spl) è negativa: ci ricordiamo più dei disservizi piuttosto che del loro regolare funzionamento, oppure ce ne accorgiamo esclusivamente quando siamo chiamati a pagare la tariffa. Ma è normale: siamo umani. La psicologia – confluita nell’economia comportamentale – ha dimostrato che l’uomo, nei...

Ancora troppo inquinamento atmosferico in molti stati europei

C’è molto da fare per rispettare le indicazioni dell’Oms per tutelare la salute delle persone: i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente

Secondo i dati ufficiali dell’Agenzia europea dell’ambiente, la maggior parte degli Stati membri dell’Unione europea (UE) ha superato nel 2019 almeno uno o più dei limiti stabiliti dalle norme europee per gli inquinanti nell’aria ambiente. Sono i dati rilevati attraverso oltre 4.500 stazioni di monitoraggio in 40 Paesi del Vecchio Continente. I dati dell’EEA mostrano...

A che punto sono gli oltre 40 Siti di interesse nazionale (Sin) da bonificare

Da Porto Marghera a Taranto, da Casale Monferrato a Priolo, più di quaranta “buchi neri” per l’ambiente coprono oltre 171mila ettari di terreno (ai quali si aggiunge la falda acquifera sottostante) e quasi 78mila ettari di mare

I Siti di Interesse Nazionale da bonificare sono aree contaminate molto estese classificate come pericolose con specifici provvedimenti e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitare danni ambientali e sanitari. I siti individuati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio erano 57 (28 dei quali...

Digitale terrestre e sostituzione televisori: rischi e opportunità nella gestione dei RAEE

Il Centro di Coordinamento RAEE ha stimato un incremento nei volumi di raccolta di quasi il 50%, il che ha costituito un duro banco di prova per i gestori fisici dei rifiuti

Dal 23 agosto, con l’entrata in vigore del decreto ministeriale 5 luglio 2021, si è avviata la disciplina delle modalità di erogazione dei contributi per l'acquisto di apparecchiature televisive previo avvio a riciclo degli apparecchi obsoleti. Sono tanti gli attori coinvolti dall’applicazione di questa normativa e per tutti è stato necessario un rodaggio, da qualche...

Classifiche olimpiche e le varie dimensioni della missione universitaria

Cosa ‘producono’ le università? In primis capitale umano, la cui qualità è misurabile ma difficilmente nel breve periodo, e lo stesso discorso vale per la ricerca

Vanno molto di moda le classifiche universitarie in anni recenti, e una nota a margine è spesso la posizione non eccelsa delle nostre università. Due considerazioni iniziali. Prima di tutto, la maggior parte dei nostri atenei, e in generale nel mondo non anglosassone, sono ‘generalisti’ e, anche se vi sono oggi dinamiche di specializzazione nel...

Studenti, lavoratori e sindacati uniti nella lotta per il clima in vista della Cop26

Rafforzare e dare voce alle rivendicazioni per la giustizia climatica e sociale di tutti quelli che credono che la partecipazione democratica sia essenziale, quando si tratta di prendere decisioni che riguardano il futuro di tutti gli abitanti del pianeta

Si è riunita all’Università Statale di Milano l’assemblea plenaria della Climate open platform, la piattaforma lanciata da Fridays for future lo scorso luglio che si è costituita attorno ad un appello per la giustizia climatica a cui hanno aderito tantissime organizzazioni, associazioni e movimenti – fra cui anche la Cgil – che intendono dare voce...

Più studenti e più docenti: un new deal di formazione per la giusta transizione

Non c’è possibilità di sviluppo sostenibile senza investire su studenti, docenti e ricercatori. E l’Italia ha molto da recuperare rispetto all’Europa: adesso abbiamo la possibilità di farlo

Per affrontare le sfide del cambiamento climatico, dell’economia circolare, della robotizzazione e digitalizzazione serve un crescente investimento formativo, per l’inclusione sociale (‘non perdere nessuno per strada’) e per aumentare l’efficacia delle nuove dinamiche tecno-organizzative. Le risorse sono oggi disponibili, sia nel campo pubblico (Pnrr, Next generation Eu) sia in quello privato, vista la liquidità esistente...

Il commercio di acqua scarsa in un mondo globalizzato

Quasi il 40% dell’acqua virtuale associata al cibo commerciata a livello globale è trasferita da un paese con una scarsità fisica ed economica di acqua maggiore di quella del paese di destinazione

Il concetto di water footprint indica letteralmente l’impronta dell’uomo sulle risorse idriche: rappresenta la quantità di acqua utilizzata per la produzione di una unità di un bene in un determinato momento e luogo. Nei nostri lavori ci concentriamo sulla water footprint dei prodotti agroalimentari. Per esempio, nel 2016 la water footprint di un chilogrammo di...

Come la geotermia può migliorare la sostenibilità dell’intero settore alimentare

L'energia geotermica ha un potenziale ancora inesplorato per quanto riguarda gli usi diretti del calore

La comunità internazionale sta diventando sempre più sensibile alla sostenibilità del settore agro-alimentare, a causa dell'elevata dipendenza del comparto dai combustibili fossili. Sebbene l'uso dei combustibili fossili da parte dell'agricoltura abbia dato un contributo significativo negli ultimi decenni, stimolando la meccanizzazione, la produzione di fertilizzanti e migliorando la lavorazione e il trasporto degli alimenti, per...

Il consumo di suolo è sempre più insostenibile

Anche il Pnrr costituisce un’occasione mancata, in quanto sostanzialmente non prevede alcun impegno per limitare il consumo di suolo

Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) ha recentemente presentato l’edizione 2021 del rapporto sul “Consumo di suolo in Italia”, con i dati relativi al 2020, mettendo al contempo a disposizione i dati aperti relativi agli anni dal 2006 al 2020. Le attività di monitoraggio del territorio in termini di uso, copertura e consumo...

La cura del ferro che manca all’Italia

Una delle politiche strutturali possibili per le città sta nella realizzazione di sistemi di metropolitane nelle metropoli e di reti tranviarie nelle città medio-grandi

Accade con una certa frequenza che, alla pubblicazione di qualche report europeo o globale sulla situazione dell’inquinamento atmosferico e acustico delle nostre città, nonché dei relativi problemi che ne derivano sulla salute delle persone, si auspichino risposte di tipo strutturale, perché i provvedimenti “emergenziali” (targhe alterne, blocchi giornalieri del traffico, ecc.) costituiscono solo dei palliativi...

Le sfide per una mobilità sostenibile in Toscana

Dopo il successo della tramvia fiorentina la cura del ferro continuerà grazie al Pnrr. Ed è ormai prossima l’aggiudicazione definitiva da parte della Regione della gara per la gestione del tpl

Nel capoluogo della Toscana, Firenze, la prima tranvia elettrica era stata inaugurata nel 1890. La città nella prima metà del secolo scorso era servita da una rete ramificata, che comprendeva anche numerose linee extraurbane, che dalla città portavano a Prato, Poggio a Caiano, San Casciano, Fiesole, Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Casellina, ecc....

Dati ambientali, aperti, disponibili, comprensibili: uno strumento di democrazia

Le scelte politiche passano anche e soprattutto dalla capacità dell’opinione pubblica di determinarle: pretendere il diritto a fruire di un sistema di diffusione delle informazioni ambientali adeguato è cruciale

Quando si parla di informazione ambientale dobbiamo essere consapevoli che non si tratta di una “concessione” da chiedere, ma un diritto che tutti i cittadini hanno e che le amministrazioni pubbliche che le detengono hanno il dovere di mettere a disposizione di tutti. Questo aspetto fondamentale è stato ben chiaro fino da quando nel nostro...

In democrazia troppa disuguaglianza frena le innovazioni verdi

Il numero dei brevetti verdi aumenta di più in quegli Stati dove cresce anche la democrazia, ma se i consumatori più poveri non hanno abbastanza reddito la diffusione di massa della tecnologia non avviene

Lo studio “Inequality, democracy and green technological change” considera fra i fattori in grado di influenzare lo sviluppo di innovazioni verdi la disuguaglianza di reddito e la presenza di regimi politici più o meno autoritari, analizzando 77 Paesi dal 1980 al 2013. Stando agli studi passati, il ruolo esercitato da questi due aspetti lasciava spazio...

Turismo, come traghettare l’Italia dei borghi in una modernità sostenibile?

Se il modello Disneyland è inaccettabile, per reinventare il senso dei luoghi non possiamo delegare neanche ai cultori della memoria

Si scaldano i motori in vista dell’annunciato “Piano nazionale borghi” previsto dal Recovery plan del Governo con una dotazione finanziaria degna del Signor Bonaventura: 1 miliardo di euro. Le aspettative sono molte. Le associazioni si mobilitano e già a fine 2020 Italia Nostra ha annunciato un piano di rilancio dei centri storici, che presenta molti...

A che punto è lo sviluppo sostenibile in Africa?

Seeds e il dipartimento di Economia dell’Università di Ferrara presentano una selezione dei migliori studi portati avanti dai ricercatori italiani (e non solo)

La transizione ecologica e i processi di sviluppo sostenibile sono ormai temi sempre più al centro delle agende politiche di molti paesi che stanno affrontando importanti processi di sviluppo socio-economico come molti stati africani: tematiche al centro del workshop Africa in the Sustainability transition: behavioral change and political economy perspectives, organizzato nei giorni scorsi dal...

Inizia a tavola e nei campi la rivoluzione collettiva oltre il paradigma della crescita economica

I sistemi alimentari prevalenti sono i maggiori fattori di superamento dei limiti planetari ecologici e sociali: ripartiamo dalle piccole comunità virtuose

In Europa la crescita economica, strettamente dipendente dall’aumento di produzione e dal consumo delle risorse, ha generato e continua a generare effetti dannosi sull'ambiente naturale, erodendo la biodiversità, alterando la stabilità climatica, la salute e il benessere umano. Gli attuali modelli prevalenti di produzione e consumo non sono più sostenibili. Sono questi alcuni dei messaggi...

L’economia del benessere: un nuovo paradigma per trasformare la politica

Oltre il Pil, un modello di sviluppo cui è possible aspirare per una ripresa post-Covid davvero sostenibile. Cinque nazioni al mondo hanno già deciso di farlo

Oggi sono già cinque le nazioni che hanno scelto di far parte del network dei Governi per l’economia del benessere (il Wellbeing economy governments network – WEGo): Scozia, Galles, Islanda, Nuova Zelanda e, dal 21 dicembre 2020, anche Finlandia. A partire dal 2018, quando è stato ufficialmente lanciato, il network ha raccolto un rapido consenso...

Le difficoltà della penetrazione delle rinnovabili in mercati elettrici liberalizzati

Il "paradosso delle politiche per le fonti rinnovabili" trova conferma anche in Italia: gli incentivi non bastano, occorre ridisegnare il funzionamento del mercato per poter arrivare al 100% di Fer

I costi delle fonti rinnovabili elettriche corrono da decenni verso il basso, tanto che si parla di raggiunta “parità di mercato”, ovvero di competitività con le fonti tradizionali di generazione a gas o carbone. Ma come si integrano tecnologie distribuite a costo marginale basso o nullo, che trasformano fonti primarie intermittenti di energia inesauribili e...

Pnrr, la transizione ecologica italiana passa dal rilancio del trasporto pubblico

Una robusta cura del ferro è l’opzione migliore che abbiamo per unire la decarbonizzare del Paese a una migliore qualità di vita per i cittadini: una proposta a partire dalla Toscana

È molto vicina la scadenza per l’invio all’Europa del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), e sono in molti a ritenere che la ripresa si debba fondare su un rilancio dei territori da sostenere attraverso il rilancio del trasporto pubblico. La pandemia, pur nella sua tragedia, ci ha insegnato che è possibile lavorare in...

C’è ancora molto da lavorare sull’inclusione sociale dell’economia circolare

E per essere finanziati dalle risorse europee nell’ambito del Recovery fund, gli investimenti di settore dovranno rispettare i 6 target ambientali del Regolamento sulla tassonomia

Il workshop “Making the circular economy work for sustainability: from theory to practice”, organizzato congiuntamente da Cercis [1] e Seeds [2], per l’Università di Ferrara, e dall’Università degli Studi di Trieste ha riunito attorno allo stesso tavolo (virtuale) ricercatori e funzionari delle istituzioni europee, coinvolti in prima persona nelle prossime scelte politiche dell’Unione in campo...

Il Green deal italiano passa dagli investimenti in ricerca, a cominciare da quella di base

Per concretizzare la transizione energetica non basta creare nuovi posti di lavoro, servono anche solide realtà industriali per ridurre la “dipendenza tecnologica” che frena lo sviluppo

Il lancio della strategia del Green deal e il suo rafforzamento nell’ambito del piano Next Generation Eu, messo a punto in primis come risposta alle gravi conseguenze economiche determinate dallo scoppio della crisi pandemica, hanno messo in chiaro che l’obiettivo della decarbonizzazione energetica rappresenta la nuova sfida dello sviluppo europeo. Al di là delle pur...

L’Italia (e l’Europa) alla sfida della transizione ecologica

Uno sguardo ai tre principi chiave su cui dovrebbe poggiare la nuova regolazione giuridica per raggiungere davvero l’obiettivo

Nel volgere di poco tempo il tema della transizione ecologica è venuto prepotentemente alla ribalta. Si tratta di un concetto che fino a poco tempo fa era quasi totalmente sconosciuto alla stragrande maggioranza degli europei e degli italiani. Negli ultimi anni, vi è stato in realtà qualche tentativo di mettere al centro della scena il...

L’egoismo è nemico dell’innovazione: una lezione dalle comunità rurali del Mozambico

Al contrario la prevalente norma sociale collettivistica di “buon agricoltore” non solo non impedisce di intraprendere soluzioni innovative, ma ha anche un impatto significativo sull'adozione di quelle più radicali

Lo studio Beyond individualistic behaviour: social norms and innovation adoption in rural Mozambique, realizzato in Mozambico grazie a Seeds e Ftf Inova – un programma di Usaid –, analizza il ruolo delle norme sociali sull'adozione dell'innovazione da parte degli agricoltori nelle comunità agricole rurali dell'Africa sub-sahariana: l'indagine su 300 agricoltori in Mozambico mostra che la...

Il management dell’economia circolare spiegato dagli esperti della Scuola Superiore Sant’Anna

Teoria e pratica per identificare gli elementi-chiave che dovrebbero caratterizzare un orientamento strategico alla circolarità da parte di un’impresa

Nell’approccio promosso dall’economia circolare il valore delle risorse naturali, e la capacità di massimizzarlo nel tempo, rappresenta una chiave di lettura significativa e originale, che determina implicazioni significative per il design dei prodotti e dei servizi. Basti pensare alla tipologia e quantità delle materie prime necessarie e al come vengono utilizzate (efficienza), ai business model...

Cosa sappiamo davvero sui legami tra Covid-19 e inquinamento atmosferico?

A un anno dall’inizio della pandemia, le correlazioni con la qualità dell’aria sono state al centro del dibattito scientifico (e non solo): il punto sulle evidenze scientifiche a disposizione

Ormai l’appello è venuto da più fronti: esiste una relazione fra la Covid-19 e la qualità dell’aria. Questo risultato è stato stabilito da numerose ricerche, ampiamente trattate anche da questa testata. Tuttavia, rimangono alcune domande importanti che non trovano (ancora) risposta e che, di conseguenza, lasciano spazio ai più scettici. Ad esempio: si è dimostrata...

Palestina, una vita in isolamento senza terre fertili né acqua

Una serie di mappe fa emergere le contraddizioni che segnano costantemente la quotidianità dei palestinesi

“Amo le mappe perché dicono bugie – scriveva la poetessa Wislawa Szymborska – Perché con indulgenza e buon umore / sul tavolo mi dispongono un mondo / che non è di questo mondo”. Con pungente intelligenza Szymborska traduceva in poesia la contraddizione delle mappe, un potente strumento di informazione soggetto alla discrezionalità umana e che,...

Inquinamento atmosferico in Pianura Padana, ecco quali sono gli impatti sulla salute

Solo nella Provincia di Verona i decessi causati dall’esposizione prolungata a PM2.5 sono stati circa 300 ogni anno, nel periodo 2009-2014

È noto che la Pianura Padana è una delle regioni più inquinate d’Europa; gli alti livelli di inquinamento atmosferico sono causati non solo dalla forte industrializzazione e dall’alta densità di popolazione, ma anche dalla particolare conformazione geografica di questa regione. Infatti, la Pianura Padana è circondata per tre-quarti da catene montuose che impediscono un’efficiente ventilazione...

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