SmartFish: pesca intelligente per mari più sostenibili (VIDEO)

Un progetto finanziato dall’Ue sviluppa e collauda reti e scanner smart e altre tecnologie per contribuire alla lotta contro la pesca eccessiva

[21 Dicembre 2020]

Negli ultimi decenni, la crescente domanda di prodotti ittici da parte dei consumatori sta esaurendo le risorse ittiche nei nostri mari e oceani. Secondo la Fao, nel 2017 solo il 65,8% delle risorse ittiche presentavano livelli biologicamente sostenibili, rispetto al 90% del 1974. L’urgente necessità di affrontare il problema della pesca eccessiva e illegale ha portato alla realizzazione di progetti come  sforzi come il progetto Smart fisheries technologies for an efficient, compliant and environmentally friendly fishing sector (SmartFish), finanziato dall’Unione europea, che sta sviluppando tecnologie innovative per ridurre l’impatto negativo dell’industria della pesca sulla vita marina. L’obiettivo finale di SmartFish è che queste tecnologie innovatove vengano installate sui pescherecci di tutta Europa. I sistemi SmartFish verranno collaudati nel Mare di Norvegia, Mar Mediterraneo, l Mar Nero, Scozia occidentale,  Mare del Nord settentrionale e meridionale, Mar Celtico e il Golfo di Biscaglia, oltre agli stretti di Kattegat e Skagerrak.

Rachel Tiller, ricercatrice senior di Sintef Ocean, coordinatore di SmartFish, ha spiegato  in un recente video di CNN Business Evolved, che «Prima di tutto vogliamo assicurarci di poter scoprire quanto pesce si trova nell’oceano e quanto ne possiamo raccogliere entro limiti sostenibili».

Il  servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo, Cordis, sottolinano che «Le tecnologie in sviluppo per promuovere la pesca sostenibile comprendono una piscina al chiuso in grado di simulare l’ambiente oceanico, scanner laser per l’analisi di stock ittici e metodi di visualizzazione 3D per creare modelli del fondale marino. Una delle tecnologie attualmente in fase di sviluppo è CatchScanner, che comprende una tecnologia laser, un sistema di fotocamere 3D e un’intelligenza artificiale per svolgere le analisi».

John Reidar Mathiassen, ricercatore per la tecnologia ittica di Sintef Ocean, spiega a sua volta che «Quando un pesce è inserito nello scanner vengono costruite contemporaneamente un’immagine 3D e una colorata, utilizzate dall’intelligenza artificiale per stimare il peso e la specie dell’animale. Questo ci permette di conoscere con precisione la quantità di pesce che stiamo pescando, così da affrontare correttamente le quote».

Un’altra innovazione di SmartFish è la rete a stracico “SmartGear” che cattura solo le specie ittiche desiderate e permettere alle altre di nuotare via. Per farlo la rete impiega luci LED di diversi colori per catturare l’attenzione delle specie interessate, facendo leva sul modo in cui queste reagiscono alla luce. La Tiller  sotrolinea che «E’ molto importante comprendere che alcune di queste tecnologie possono essere molto costose da installare sui pescherecci. Perciò i pescatori devono vederne i benefici per desiderare di averle a bordo».

Cordis evidenzia che «Tuttavia, nonostante la spesa, molte imprese di pesca in Europa hanno mostrato interesse per le tecnologie di SmartFish, che si rivelano molto promettenti nella promozione della pesca sostenibile».

Le tecnologie saranno collaudate dalle industrie della pesca europee. In caso di successo, il team del progetto spera che si diffonderanno sul mercato.

La Tiller conclude: «Saremo in grado di eseguire migliori valutazioni degli stock in generale, potremo definire regolamenti che siano realistici e avere una migliore comprensione di quanto davvero siamo sostenibili».

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