PSR della Toscana, dall’Ue più di 414 milioni per l’agricoltura della Regione

 

La Commissione europea ha approvato oggi altri 24 programmi di sviluppo rurale (PSR) che puntano a «migliorare la competitività del settore agricolo dell’Ue, a preservare l’ambiente rurale e il clima e a rafforzare il tessuto economico e sociale delle comunità rurali nel periodo fino al 2020» e prevede che «i programmi adottati oggi creeranno oltre 40 000 posti di lavoro nelle zone rurali e circa 700 000 posti di formazione per promuovere l’innovazione, il trasferimento delle conoscenze, pratiche agricole più sostenibili e imprese rurali più forti».

Tra questi PSR ci sono anche la Rete rurale nazionale e quelli di Toscana, Bolzano, Emilia Romagna e Veneto. Alla Toscana sono andati 414,7 milioni di euro  dei 27 miliardi di euro disponibili nel bilancio dell’Ue, che  saranno integrati dal cofinanziamento di fondi pubblici a livello nazionale o regionale e/o di fondi privati.

Il Programma di sviluppo rurale della Toscana  per il periodo 2014-2020, formalmente adottato oggi dalla Commissione europea,  che delinea le priorità della Toscana per l’utilizzo di circa 962 milioni di  euro  disponibili nell’arco di 7 anni (circa 547 milioni di  cofinanziamento nazionale). Il PSR per la Toscana si concentrerà su ambiente  e investimenti compatibili con il clima ed  investimenti in ecosistemi forestali più resistenti e per la calcinazione forestale.  Nella scheda del PSR della Toscana si legge che «Quasi il 17% dei terreni agricoli sarà sotto contratti di gestione a sostegno della biodiversità, il 10% per i contratti per migliorare la gestione delle risorse idriche e un altro 10% per i contratti per  migliorare la gestione del suolo».

Il PSR toscano riserva un ruolo importante all’agricoltura biologica con la conversione al biologico di 18.000 ettari  e il mantenimento della produzione bio su altri  87.000 ettari.

Il PSR della Toscana punta anche ad aumentare la competitività delle imprese agricole e forestali : «Oltre 900 azienda riceveranno un sostegno agli investimenti per ristrutturare e modernizzare, 1 .000 giovani agricoltori riceveranno un sostegno per lanciare il loro business, e la Regione attuerà il Partenariato europeo per l’innovazione per contribuire a fornire soluzioni innovative per il settore agricolo. In aggiunta ci saranno 5.500 posti in corsi di formazione e quasi un quinto della popolazione rurale beneficerà di nuove infrastrutture a banda larga o del loro miglioramento».

Phil Hogan, commissario Ue all’agricoltura e lo sviluppo rurale, ha detto che “Uno dei principali punti di forza del nostro concetto di sviluppo rurale è che noi stabiliamo le priorità fondamentali, ma spetta poi ai singoli Stati membri o alle singole regioni definire il programma più consono ai loro problemi e alle loro opportunità. I programmi adottati oggi offrono finanziamenti per una serie di progetti dinamici, che vanno da progetti di ammodernamento dell’agricoltura e di incoraggiamento del rinnovo generazionale in Croazia e in Romania, alla diffusione della banda larga in zone scarsamente popolate dell’Emilia-Romagna e al sostegno all’agricoltura biologica in Svezia o alla promozione di una gestione del suolo rispettosa dell’ambiente su 1 milione di ettari di terreni agricoli in Irlanda. Rafforzare la base di conoscenze del nostro settore agricolo è un aspetto importante dei PSR. Sono lieto di constatare che quasi tutti i programmi adottati oggi sosterranno progetti di innovazione nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione».