Al via “Circulando en Amazonia”, per supportare turismo naturalistico e agroecologia in Perù

Un progetto di cooperazione internazionale per rafforzare, in partnership con le istituzioni locali, i sistemi di produzione ecologica e il loro inserimento nel sistema di eco turismo

È iniziato il progetto “Circulando en Amazonia. Per lo sviluppo del commercio biologico con economia circolare e agroturismo nel corridoio economico Ucayali e San Martin”, in Perù. Presenti al webinar di presentazione, svoltosi nei giorni scorsi, la Camera del Commercio, dell’Industria e del Turismo di Ucayali, rappresentanti della ong Terranuova (capofila del progetto), della provincia di Coronel Portillo, del ministero dell’ambiente e della delegazione dell’Unione europea nel Paese. Tra i partner del progetto anche Cospe, e l’associazione nazionale dei produttori ecologici del Perù.

Le regioni di Ucayali e San Martin, sono regioni frontaliere che confinano con lo stato brasiliano di Acri e sono in gran parte occupate dalla foresta amazzonica. Qui, dal 2001, è stato istituito anche il parco nazionale della Cordillera Azul (che comprende anche regioni confinanti, come quelle di Loreto, Huanuco e Loreto), una zona protetta di 1,353 mila ettari.

Si tratta di luoghi con un altissima biodiversità e di grande interesse turistico ma si tratta anche di zone forte rischio: il Perù, come tutti i paesi amazzonici, ha perso milioni di ettari di foresta negli ultimi 20 anni, a causa di attività antropiche svolte secondo pratiche non sostenibili. Le regioni di Ucayali e San Martín in particolare mostrano una costante perdita di biodiversità, legata all’espansione della frontiera agraria e all’agrobusiness legato al cacao, al caffè e alla palma africana.

I governi regionali hanno appena iniziato ad affrontare questo problema ma produttori agroecologici e imprenditori locali delle filiere della biodiversità, compreso l’ecoturismo, da tempo non nascondono la loro preoccupazione per queste tendenze.

Secondo i rapporti Dircetur, in queste regioni c’è stato un aumento del 23% dei turisti nel 2019 e la maggior parte desidera fare turismo naturalistico, il che indica che si tratta di un’attività con un grande potenziale. Eppure, nonostante la loro grande diversità bio-culturale, meno del 5% degli operatori in queste regioni si dedica all’ecoturismo e solo uno è certificato (Ruta Alfa, partner Isto); inoltre ci sono solo 5 pacchetti di ecoturismo e la loro offerta è fornita con guide turistiche non certificate.

Secondo il Rapporto Inei 2020 sulla povertà, San Martín presenta un livello di 24,6 e Ucayali di 13,8, con punte tra il 33,8% e il 38,3% di povertà nella sua area rurale. L’agricoltura familiare è ancora il principale mezzo di sostentamento della sua popolazione rurale, mentre i Mse sono il motore del commercio e dell’occupazione nelle città.  Insomma un insieme di contraddizioni che il progetto cerca di evidenziare e risolvere.

“Circulando en Amazonia” infatti va proprio a rafforzare, in partnership con le istituzioni locali e nazionali, i sistemi di produzione ecologica e catene del valore sostenibili e il loro inserimento nel sistema di eco turismo. In particolare il progetto si concentra sulle filiere della frutta amazzonica, sostenibili, verdi, circolari, innovative, diversificate e competitive sul mercato agroindustriale e turistico nazionale. Lo farà attraverso formazioni mirate, fornitura di attrezzature per la trasformazione, miglioramento di competenze gestionali, di marketing e di accoglienza turistica, accompagnamento alla certificazione dei prodotti, lo sviluppo di nuovi itinerari e collegamento dei produttori con nuovi tour operator. Destinatari di queste azioni soprattutto donne e giovani.

Appena sarà possibile tornare a viaggiare, dunque, ci aspettano nuove scoperte in zone meno conosciute di un paese incredibilmente ricco come il Perù, con la consapevolezza di sottrarre terra e risorse allo sfruttamento in atto nei confronti della foresta.