Domani alle 17.30 il webinar organizzato da Aitr in collaborazione con Amnesty international, Cospe, Gender responsible tourism, Ram viaggi incontro, Ecpat Italia

Diritti umani e turismo responsabile, come viaggiare in modo davvero consapevole?

Dopo la pandemia sarà ancora più importante infatti conoscere e rispettare i contesti in cui ci troveremo a fare i turisti

In tanti paesi dove viaggiamo i diritti umani vengono calpestati. Ne soffrono le minoranze etniche e religiose, le donne e i minori; molto spesso le discriminazioni e repressioni riguardano gli orientamenti sessuali delle persone; talvolta l’intera popolazione è priva di libertà civili. Che cosa può fare il turista sensibile a questi problemi? Informarsi? Boicottare? Denunciare? Testimoniare al rientro? La cooperazione internazionale può fare tanto. Ne parliamo, insieme agli altri organizzatori, il 13 aprile nell’evento “Diritti umani e turismo responsabile. Sintonia di valori e principi”.

Presente per Cospe Caterina Carmassi, responsabile per i diritti umani. Insieme a lei Riccardo Noury – portavoce nazionale Amnesty international Italia, Renzo Garrone – Presidente di Ram viaggi incontro, Yasmine AboLoha – direttrice Ecpat Italia, Iaia Pedemonte – giornalista e presidente Grt. Introduce: Maurizio Davolio – Presidente di Aitr; Modera: Angela Caporale – giornalista. L’evento potrà essere seguito su Zoom o su Facebook dalle 17.30 alle 19.30.

Un’occasione per capire l’essenza profonda del turismo responsabile e per prepararci a ripartire e a viaggiare in modo sempre più consapevole. Dopo la pandemia sarà ancora più importante infatti conoscere e rispettare i contesti in cui ci troveremo a fare i turisti.

Cospe, membro dell’Aitr, lavora su questo tema fin dagli anni ‘80 nei paesi dove siamo presenti. Tutto iniziò con un progetto per la realizzazione di un Ecomuseo in Senegal. Da allora le esperienze sul tema si sono moltiplicate: dai programmi di cooperazione internazionale alle campagne di sensibilizzazione in Italia ed Europa; dai laboratori nelle scuole indirizzati a studenti ed insegnanti all’elaborazione di una carta etica sul turismo scolastico in collaborazione con Aitr, dalle partnership con tour operator solidali come Planet viaggi o Viaggi solidali alla promozione di eventi e manifestazioni, come il “Festival del turismo responsabile It.a.ca. Migranti e Viaggiatori”.

Oggi (o meglio domani, appena sarà possibile), organizziamo anche viaggi solidali sui nostri progetti. L’ultimo è stato il viaggio di trekking sul Libano mountain trail, in Libano nell’ottobre del 2019, molti altri sono già in cantiere: Capoverde, Regno di Eswatini, Libano di nuovo.

L’esperienza Cospe dimostra come il turismo responsabile possa rappresentare una possibilità concreta di sviluppo sostenibile e di rilancio, in particolare per quei territori marginali che soffrono di spopolamento o di mancanza di opportunità economiche; uno strumento di valorizzazione e salvaguardia delle risorse del territorio (agricoltura, pesca, artigianato, tradizioni e saperi locali, beni materiali ed immateriali, ambiente e biodiversità) ma anche e soprattutto un’opportunità per promuovere politiche di giustizia e di inclusione sociale.

Fondamentale, in quest’ottica, è il coinvolgimento della comunità locale (operatori, istituzioni, associazioni, cittadini) che deve poter incidere sulle politiche di sviluppo e beneficiare dei servizi e dei proventi derivanti dal turismo.

Nel corso degli anni, Cospe ha contribuito al successo di esperienze importanti come quella della comunità di Shewula in Swaziland, che attraverso il programma “Eco turismo Shewula mountain camp”, direttamente gestito dalla comunità, ha migliorato la qualità della vita della popolazione e garantito al tempo stesso la fornitura di servizi essenziali (ad esempio l’accesso all’acqua) e l’assistenza alle fasce della popolazione più vulnerabili come i minori e gli orfani.

Di grande interesse anche il programma di ecoturismo nell’isola vulcanica di Fogo (Capoverde) che coniuga lo sviluppo di circuiti turistici con la tutela e la valorizzazione delle risorse locali, come la produzione di vino e la riserva naturale.

O ancora l’intervento di Cospe in Brasile, nello stato del Piaui, che ha contribuito, in collaborazione con Federparchi e Wwf Oasi, alla creazione di un parco naturale protetto “Parco Serra das Confusões” e ad avviare un modello di gestione integrato del parco con il coinvolgimento della comunità locale.

L’evento è organizzato da Aitr, in collaborazione con Amnesty international, Cospe, Gender responsible tourism, Ram viaggi incontro, Ecpat Italia.

Qui il link a zoom per assistere all’evento:

https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZArcuGvrzwpE9VDlDVG4K1iboliUIpJ5WkM?fbclid=IwAR2u-PWB2KKgVBEJBXcHx-yMD6rSlCVH_Rz2HKQW211uVE4D307o5pyQ28c

Qui l’evento facebook: https://www.facebook.com/events/467726897707524