Donati: «C’è la volontà di far seguire all’ingresso di Alia anche quello di Retiambiente»

Scapigliato, persone e non campanili al centro dell’economia circolare toscana

Grazie all’impegno dei lavoratori parte da Rosignano Marittimo un fronte di società interamente pubbliche come presidio ambientale per la corretta gestione dei rifiuti

Ci sono momenti nella vita di ogni organizzazione in cui è necessario guardarsi in faccia e condividere il senso del lavoro che quotidianamente viene portato avanti: per questo Scapigliato srl ha convocato l’assemblea generale del personale – oltre 130 dipendenti, riuniti in sicurezza nel piazzale attiguo all’impianto di biostabilizzazione – alla presenza del sindaco Daniele Donati, del presidente e ad di Scapigliato Alessandro Giari e del presidente di Alia Nicola Ciolini.

«Abbiamo il privilegio di lavorare in una realtà il cui scopo non è il perseguimento del massimo profitto di qualcuno – sottolinea Giari – Qui lavoriamo per concretizzare obiettivi d’interesse generale e per le generazioni future. Per questo stiamo realizzando la “Fabbrica del futuro”, che non è uno slogan, ma un progetto di sviluppo portato avanti dal quotidiano impegno delle persone che vi lavorano».

Un progetto da oltre 70 milioni di euro in investimenti, che permetteranno alla Società di superare l’impiego della discarica senza rinunciare alla funzione di presidio ambientale nella gestione dei rifiuti che ha esercitato fin dal 1982. A cambiare sarà il ruolo: passare dagli smaltimenti in sicurezza alle forme di recupero di materia ed energia previste dalla moderna economia circolare, all’interno di una dimensione non più localistica ma d’interesse regionale, permettendo di massimizzarne la condivisione dei benefici col territorio.

Si tratta di un percorso carico di opportunità, ma anche denso di criticità, come mostra l’inchiesta “Stop stinks”, aperta dalla Magistratura, che ha generato momenti di dubbio e incertezza: «Siamo tra le società più controllate d’Italia – spiega nel merito Giari – E possiamo dire che Scapigliato opera secondo principi di legalità e trasparenza. Dobbiamo essere orgogliosi di rappresentare un presidio ambientale e reagire positivamente, con la consapevolezza che bisogna migliorare sempre».

E proprio in questa prospettiva s’inseriscono le principali novità abbracciate da Scapigliato Srl nelle ultime settimane. La prima verte «sul “patto per lo sviluppo” in corso di sottoscrizione con le organizzazioni sindacali e che guarda lontano – informa Giari – Se oggi superassimo la discarica senza offrire alternative manderemmo a casa la metà del personale, e questo non è possibile pensarlo. Dobbiamo dare continuità e stabilità al lavoro, aggiornando le professionalità presenti, per renderle coerenti con l’evoluzione della Società».

La seconda guarda, invece, all’ingresso in Scapigliato, con una quota del 16,5%, di Alia, il più grande operatore toscano (e interamente pubblico) nel settore rifiuti: «Insieme al Comune abbiamo tolto Scapigliato dal suo isolamento – conclude Giari – Finora la nostra era una struttura autarchica, con un solo riferimento territoriale, ma in un’economia davvero circolare non è più possibile lavorare con logiche di questo tipo».

Oggi la competitività economica di un territorio è, infatti, data dal livello di servizi ed efficienza che sa offrire: l’obiettivo, dunque, è quello di dotarsi delle infrastrutture industriali per creare lavoro e ricchezza in un’area – quella del livornese – oggi per molti aspetti in crisi, ma che ha le caratteristiche giuste per riqualificarsi grazie alla green economy e all’innovazione tecnologica.

«Scapigliato già oggi rappresenta un pilastro per la gestione dei rifiuti in Toscana; ora è il momento di superare i campanilismi – conferma Ciolini – Noi siamo certi della bontà del progetto Fabbrica del futuro, che potrà dare valore aggiunto non solo alla Società, ma soprattutto alle comunità che vivono questo territorio, in cui il rispetto dei luoghi, anche nella gestione dei rifiuti, deve essere elemento fondamentale, prioritario. Il nostro lavoro insieme inizia adesso, con l’auspicio di poter costruire nuovi progetti per la crescita di questa importante realtà, verso una gestione dei rifiuti basata sui principi dell’economia circolare, accompagnata dalla lungimiranza che un’Amministrazione come quella di Rosignano Marittimo ha dimostrato nel corso degli anni».

Non a caso a concludere l’assemblea è stato Donati, mostrando piena fiducia in chi ogni giorno lavora a Scapigliato: «Siamo convinti che qui l’attività venga sempre portata avanti con trasparenza e correttezza – assicura il sindaco – Certo, su alcune procedure è sempre possibile commettere errori, anche perché le normative di riferimento sono oggettivamente di difficile interpretazione, ma siamo convinti che anche le indagini in corso una volta concluse potranno confermare la regolarità di quanto è stato fatto. Nel frattempo sono felice ci sia stata una reazione d’orgoglio della società, con l’avvio della campagna d’informazione “Legalità e trasparenza. È meglio che i cittadini sappiano”, che penso sia importante continui per far conoscere a tutti le attività che qui vengono portate avanti».

Apertura e trasparenza saranno, infatti, i capisaldi per l’attività di Scapigliato anche nel prossimo futuro, consolidando ulteriormente – dopo l’ingresso di Alia Servizi Ambientali SpA nel capitale sociale – un ruolo di primaria importanza nell’economia circolare toscana, tramite un partenariato con il gestore unico (e totalmente pubblico) dei servizi d’igiene urbana nell’Ato Toscana costa.

«C’è la volontà – spiega Donati – di far seguire all’ingresso di Alia anche quello di Retiambiente, seppure con una quota più piccola. Un percorso che pone questo Polo impiantistico al centro di un orizzonte regionale e virtuoso, in termini di economia circolare, che è in grado di offrire garanzie di gestione e controllo sul sistema di gestione rifiuti. Un insieme di territori – dall’area fiorentina alla costa – si sta collegando, mettendo in campo un fronte unico di società interamente pubbliche, a garanzia di presidio ambientale e per dare risposte importanti al territorio sulla gestione rifiuti. Un fronte in grado di marginalizzare quegli elementi di pericolosità sociale e ambientale che si affacciano nel mondo dei rifiuti quando questi non sono adeguatamente lavorati e controllati. In quest’ottica, Scapigliato rappresenta tutt’altro che un problema, ma anzi una garanzia per un sistema di gestione rifiuti controllato, attento e in linea con le normative nazionali e regionali pur nelle loro difficoltà d’interpretazione. Per questo voglio ringraziare tutti i lavoratori di Scapigliato, per aver intrapreso insieme un percorso di sviluppo che sta andando avanti e che credo porterà grandi soddisfazioni per tutti».